Articoli | Da | Articoli pubblicati | Commenti pubblicati | Commenti ricevuti |
---|---|---|---|---|
La registrazione | 0 | 2119 | 0 | |
1 mese | 0 | 0 | 0 | |
5 giorni | 0 | 0 | 0 |
Stoppare >
Il governo che MATTARELLA intende varare è qualificato “neutrale” perché composto da soggetti non connotabili politicamente e che non si candideranno alle prossime elezioni. Avranno uno spessore sovranazionale e delle specifiche competenze di carattere gestionale.
INOLTRE ha affermato che, ove nei prossimi mesi si formasse in Parlamento una qualche maggioranza, quello stesso governo si dimetterebbe per far posto ad un governo "politico".
Il presupposto di base è che a breve si prospettano delle decisioni da assumere nell’interesse del paese.
Tutto qui.
SCONCERTANTE è ascoltare dei leader risultati “premiati” dal voto che contestano tale iniziativa di Mattarella rivendicando solo a sé la responsabilità “politica” dei provvedimenti da adottare.
Come se fosse da imputare al Presidente il fatto che dal Parlamento testé eletto non venga fuori l’indicazione di una “accertata” maggioranza.
Quale altro compito hanno i “rappresentanti” del popolo se non quello di varare un primo ORGANO di governo? Magari anche “provvisorio” nell’ottica di completare il percorso tracciato per superare eventuali “carenze” di sistema.
Dopo le “promesse” i cittadini hanno il diritto e vogliono vedere dei fatti.
Ergo.
Le ELEZIONI non sono una sorta di campionato, con tanto di gironi, di spareggi e perfino di prestiti. Al paese occorre che qualcuno detti lo “stop”.
Promettere cambiamenti “a venire” è escamotage tipico di un Dossier Arroganza …
CLONAZIONI >
Qualcuno dovrebbe ricordare che L Di MAIO ha esordito sfidando gli altri partiti a sottoscrivere il “contratto” di governo da lui predisposto. POI ha ristretto l’area dei possibili contraenti alla sola Lega (senza Berlusconi) o al PD da solo. ADESSO esclude M5S dal sostegno ad un qualsiasi tipo di governo “istituzionale” varato dal Presidente Mattarella.
Piuttosto “preferisce” tornare al voto già l’8 luglio. In tal modo “consolando” milioni di attuali elettori con la prospettiva di raggiungere (a breve) la fatidica maggioranza in Parlamento.
Qualcuno dovrebbe altresì notare che M SALVINI, per poter competere alla pari con M5S, non intende mollare la coalizione di Centrodestra.
ANCHE LUI spera di aumentare il “peso” della Lega con un ravvicinato (8 luglio) ritorno alle urne.
Non pochi dovrebbero prendere atto che, accorpando i nostalgici ex democristiani e socialdemocratici, M RENZI potrà “avere le chiavi” di un partito con cui puntare fino al 15% dei consensi.
Entità politica non indifferente già nel nostro sistema proporzionale e che potrà diventare decisiva in un possibile maggioritario a doppio turno (con ballottaggio). NOTA: lasciando i cocci ai “rottamati” del PD.
Conclusione.
Solo all’inizio si è parlato di voto di denuncia e di protesta, alla ricerca di una promettente alternativa.
Di fatto per spiegarsi tante “affinità” assertive (e mutevoli) di certi personaggi politici, carismatici e “accentratori”, basta risalire a una sorta di clonazione, in larga parte frutto della sempre più eclatante risonanza mediatica.
L’auspicio è che Mattarella riesca a percepire il rischio di un astensionismo di massa.
Di “realtà virtuale” si nutre la Pescitudine di chi …
Fatta su misura >
Ferma convinzione (e verità disvelata) dei massimi vertici di M5S è che gli altri partiti non vogliono che “vada al governo”.
Tuttavia “dimenticano” (?) di precisare che nell’unico tipo governo “politico” da loro auspicato sarebbe M5S a detenere almeno il 55% dei seggi. Tanto implica la partnership “cercata” sia con la sola LEGA che con il PD.
Ossia.
Quando la maggioranza in Parlamento è frutto del concorso di più gruppi politici, a QUELLO che dispone del maggior numero di seggi viene accordato un ruolo prioritario su scelte, azioni da promuovere e continuità.
Al di là della composizione fisica del governo, CHI ha il 55% dei seggi complessivi detta in Aula i tempi ed i passaggi, specie di un programma “sottoscritto” ASSUME cioè di fatto la “titolarità” dei provvedimenti varati.
VICEVERSA, con dentro tutto il Centrodestra il contributo di M5S “peserebbe” solo il 35% dei seggi messi in comune. Situazione comparabile a quella di un governo “istituzionale” varato dal Presidente Mattarella.
Ergo.
E’ FACILE dichiarare che (mancando certi presupposti) a M5S è impedito di “andare al governo”.
DI SICURO è una sortita “fatta su misura” per consolare, all’occorrenza, i milioni di suoi attuali elettori. SERVE, altresì, a persuaderli a rinviare aspettative e bisogni, nonché a “scommettere” su un M5s in grado di varcare (a breve) la fatidica soglia del 50% di voti +1.
Promesse di “svolte” epocali sono messaggi tipici di un Dossier Arroganza …
Manubrio >
Sconcertante è ascoltare M RENZI che individua in L Di MAIO e M SALVINI il prototipo di capi politici portatori di “mirabolanti” promesse, di fatto non realizzabili.
Lo stesso RENZI che, a riprova delle sue lampanti capacità di premier, cita il Bonus da 80 euro ed il Jobs Act (risalenti al 2014), ma “dimentica” (?) le tappe della sua agenda per i primi 100 giorni, il messaggio sbandierato con le sue 30 slide ed i 1000 giorni fissati “per cambiare l’Italia”.
In compenso riafferma la “priorità” delle sue bocciate riforme “istituzionali” e del suo modello di legge elettorale a doppio turno (ballottaggio) per uscire da una “evidente” situazione di stallo.
Sintesi.
Aldilà delle differenze somatiche i tre succitati leader mostrano “pari attenzione” (se non culto) per i canali mediatici e gli slogan di facile presa in grado di “coronare” la loro aurea di indiscussa guida suprema.
In realtà, quanto più tortuosa e accidentata è la strada dinnanzi tanto più serve “compensare” con il manubrio. Nostro concreto primo problema à la montagna del Debito.
Una Democrazia “sana” non si nutre delle millanterie di Primi Super Cives interessati a …
Strafare >
Cambiano le situazioni, ma non cambia la filosofia.
Siamo già al terzo caso in Italia di coppie omosessuali iscritte formalmente come “genitori” di figli nati da rapporti estranei.
TUTTO sulla base di documenti previsti e compilati in conformità al dettato legislativo di Paesi terzi.
Nulla da eccepire sul fatto che, in tali Paesi, la richiesta di ricorrere alla banca del seme o all’utero “in affitto” presupponga un atto scritto di esplicito assenso da parte dei componenti la coppia omosessuale che così assumono individualmente (in anticipo) tutte le responsabilità della potestà genitoriale verso il nascituro.
Tutt’altra cosa è assumere in ITALIA siffatto atto scritto come fonte “validante” l’iscrizione anagrafica a titolo di “genitori”.
La nostra giurisprudenza prevede che, nel preminente interesse del minore, il convivente stabile possa ADOTTARE il figlio del partner. Adozione che può essere revocata soltanto con Sentenza di accertata “indegnità”.
Ergo. Il VERO motivo di certe iscrizioni anagrafiche è porre le premesse per un futuro allargamento dell’istituto del matrimonio anche alle coppie omosessuali.
Risultato che renderebbe altresì “usuale” profittare dei progressi della scienza medica anche per la nascita di figli concepiti e “migliorati” al di fuori del naturale rapporto sessuale.
Guai a strafare!.
Nessuno ha il potere di creare prototipi di nuove specie di Genere Eugenoma …
AgoraVox utilizza software libero: SPIP, Apache, Ubuntu, PHP, MySQL, CKEditor.
Chi siamo / Contatti / Avvertenze legali / Protezione dei tuoi dati personali / Regole della moderazione