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Ultimi commenti

  • Di pv21 (---.---.---.50) 15 aprile 2018 18:47

    Retromarcia >

    VERA palla al piede di un sano ed efficace rilancio del paese è la grossa fetta di elettori sempre “sensibili” a facili promesse e a mirabolanti soluzioni frutto di colpi di bacchetta magica.

    DOPO un quinquennio di affabulanti metafore RENZIANE sono ancora tanti a scommettere su emergenti “stregoni” in grado di rimbombare dentro i mass-media.

    NEI FATTI seguono una serie di “si, però ..” e persino l’auspicio di un’investitura “superiore”. Passerella di forze (soggetti) destinate a complicare il quadro politico.

    Altro che la speranza di una stabile, coesa e qualificata squadra di governo, foriera di risultati costruttivi.


    Eppure è noto che all’interno dei partiti “tradizionali esistono diverse scuole/linee di pensiero e che si registrano periodici avvicendamenti e/o “distinguo” (e non rottamazioni) tra i vari esponenti guida, sulla spinta della realtà che evolve.

    Ergo. Una MIRATA articolazione del voto dato a tali partiti favorisce e accredita il cambiamento auspicato e le relative misure attuative.


    Sintesi.

    NON basta “faccia” ed appeal del leader carismatico di turno a migliorare la situazione.

    Le “novità” vanno bene purché non prefigurino un salto nel buio.

    PUNGOLARE referenti politici già noti e testati è andare Avanti con Metodo e …

  • Di pv21 (---.---.---.50) 11 aprile 2018 20:05

    Postilla > Nessuno nasce “profeta”.

    Voglio comunque ricordare che hanno diversi mesi dei miei post in cui “pronostico” che a M Renzi basta “avere le chiavi” di un partito (ex democristiani + socialdemocratici) che possa puntare fino ad un 15% di consensi. 

    Ecco intanto un bel Congresso. per la nomina del Segretario, dove sa di detenere la maggioranza di quasi i 2/3.

    Saluti.  

  • Di pv21 (---.---.---.50) 10 aprile 2018 19:47

    Replicanti >

    L’attuale Grosse Koalition tedesca ha visto all’origine (settembre 2017) una SPD che, persi in consensi 3 punti %, sceglieva di stare alla “opposizione” per ritrovare il rapporto con operai e emarginati.

    Trascorsi 5 mesi (marzo 2018) M SCHULZ ha ottenuto dalla A Merkel dei Ministeri chiave ed un programma dove “si riconosce la mano dei socialdemocratici”.


    Veniamo in Italia.

    Il PD, a matrice Renziana, è arrivato terzo e per ora ha deciso di starsene alla “opposizione”. Preso atto delle differenze di fondo, appare evidente che l’incontro tra M5S e la Lega ha ben poche possibilità di riuscita. Si prospetta altresì che qualunque futuro tipo di governo dovrà trovare termini e contenuti che “convincano” il PD a farne parte.

    In sintesi.

    Viste le analogie dei due casi non c’è proprio bisogno di pensare a delle “geniali” strategie partorite dalla fulgida mente di un M RENZI, quale autentico leader capace di rilanciare il partito.


    Meglio convincersi che una Democrazia “sana” non si nutre delle millanterie di Primi Super Cives interessati a …

  • Di pv21 (---.---.---.50) 7 aprile 2018 19:40

    Stessa zuppa >

    L’anima del PD di matrice Renziana, fin dalla sua scesa in campo, è  il connubio tra ex democristiani e socialdemocratici

    Una formazione politica di centro, in grado di raccogliere fino al 15% dei consensi, disposta a trovare punti di convergenza con FI di Berlusconi.

    Non è quindi escluso che, dopo altre scissioni del PD, possa perfino assumere una nuova sigla.


    Il problema da affrontare e superare a monte è la “persistenza” del fascino mediatico dei diversi leader carismatici e accentratori presenti sulla piazza.

    A rischio è il concetto stesso di democrazia. (Nota > più tempo passa e più ne sono convinto).

    Troppo facile è alimentare il Consenso Surrogato di chi è sensibile a …

  • Di pv21 (---.---.---.50) 7 aprile 2018 18:28

    Postilla >

    Lo scorso 15 febbraio il capo politico di M5S lanciò la sua prima sfida per una convergenza di governo. FIRMARE un atto d’impegno per una Legge che dimezzi lo stipendio dei parlamentari e li obblighi a dettagliare i rimborsi spese.

    Una “mossa” di forte impatto sociale proprio per il suo contenuto etico.


    ADESSO l’empasse del quadro politico fa montare dei seri dubbi sulla durata della legislatura.

    Si narra che nei corridoi del Parlamento, tra gli esponenti interessati di M5S, si cominci a ragionare su una “deroga”, una tantum, al limite di 2 mandati previsto dal Regolamento.

    Vera o no che sia questa “voce”, nessuno dei vertici di M5S ha finora smentito in modo categorico una notizia che inficia quella “dedizione” spontanea ed il rigore morale declamati dagli atti istitutivi e dalle regole del Movimento.


    Professare il “cambiamento” del paese non è uno spettacolo da Pantomima e Rimpiattino


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