Come
per il piccolo Charlie anche per il povero Alfie la natura ha compiuto il suo triste
decorso.
L’aspetto più che discutibile è il forte clamore suscitato dalle schiere
di sedicenti “difensori” della vita inclini a tentare ogni sorta di soluzione
pur di procrastinare l’esito fatale. In pratica trattando tali sfortunati bimbi
al pari di “amorevoli bambolotti” pronti solo da coccolare.
SONO spesso gli stessi
che assimilano a puro accanimento terapeutico il supporto di nutrizione e di ventilazione
assistite per ragazzi o adulti ormai insensibili agli stimoli esterni.
VERO è che
i progressi della scienza medica sovente sono raccontati dai media a mo’ di
scoperte occasionali e quasi fortuite.
Come non mancano taluni sedicenti
“esperti” che dei fatti focalizzano solo gli aspetti funzionali alle loro tesi,
arrivando perfino alla speculazione.
Da segnalare che Papa Francesco, nel Suo
odierno intervento, ha richiamato più volte il concetto dell’umano soffrire.
Ergo. Il
dramma dei genitori merita sempre rispetto.
Sono almeno
20 giorni che scrivo che sarà il Presidente MATTARELLA a giocare la carta
risolutiva.
ACCERTATO che i più consistenti gruppi politici non riescono o non
intendono convergere su una pattuita formula di maggioranza, MATTARELLA, pur memore
dei segnali emersi dalle consultazioni, potrà procedere ad incaricare un
soggetto “terzo” della costituzione di un Governo che, con tanto di programma,
vada a ottenere la fiducia del Parlamento.
A parte la ricezione di eventuali sensati
“aggiustamenti”, il sostanziale presupposto dirimente sarà il fatto che, se
mancasse la doverosa fiducia, unica alternativa sarebbe l’immediato scioglimento
anticipato delle Camere.
Prospettiva quanto mai “nebulosa” per la credibilità delle
forze politiche e delle evanescenti promesse ascoltate, ma, soprattutto, “deleteria”
per le urgenti esigenze del Paese.
Codicillo.
NON serve tornare alle urne finché
sussiste un “vincolo” di sistema da affrontare e sciogliere. Quello della “persistenza”
del fascino mediatico di certi leader carismatici e accentratori presenti sulla
piazza.
Gestire la cosa pubblica ha senso e valore se è preludio di un Ritorno
alla Meta …
REALTA’ che vale in fase di crescita e di maturità,
Vale come abitudini ed esigenze personali, come contributo e aspirazioni individuali.
Ancora.
NON
esistono servizi di base che, per loro insita natura, risultano “garantiti" a ciascuno e a tutti in
termini di uniformità e adeguatezza.
Di più.
E’ FATTO accertato che una
comunità che si muove “come un tutt’uno per obiettivi condivisi” tende a
riprodurre la condotta di un gregge di pecore, in cerca della guida del pastore.
Buonsenso vorrebbe che lo schema di “contratto” di governo pubblicato da L Di
MAIO venisse comparato agli 8 punti formulati da PL BERSANI ben 5 anni fa.
Salvo
che qui siamo su un piano trascendente.
L’idea stessa di stendere un “decalogo” è l’impronta
di una logica ieratica.