Il Presidente
MATTARELLA ha metabolizzato le critiche (e minaccia d’impeachment) mosse alle
ragioni del suo diniego sulla “pretesa” squadra di governo, specie per il Ministero
dell’Economia.
Nel giro di 24 ore ha messo in campo l’alternativa di un governo
“neutrale” (di garanzia) con cui arrivare almeno a fine estate.
DA QUI il
dietrofront dei due leader aspiranti alla guida dell’esecutivo.
In primisla rinuncia all’impeachment. Quindi, ripresa la
trattativa nonché il confronto con il Presidente Mattarella, è sortita una diversa
squadra di governo che pare orientata a politiche meno tranchant ed euroscettiche.
Non è dato sapere quale sarà il risultato, ma quanto meno l’inesperto Giuseppe
CONTE nel suo arduo compito (responsabilità) da Premier sarà “affiancato”proprio dai sommi leader di M5S (L Di Maio) e Lega
(M Salvini), formalmente designati suoi Vice.
Altro che sopruso apicale ed
ingerenza “politica” del Presidente della Repubblica.
In futuro Di Maio e
Salvini non potranno “incolpare” dei soggetti terzi se le promesse fatte (contratto)
resteranno sulla carta.
Se Mattarella ha fatto uno “sbaglio” ben vengano certi
errori.
Come Volevasi Dimostrare: pretendere di governare il paese non è alimentare
il Consenso Surrogato di chi è sensibile …
Se
Mattarella, con “cinismo”, avesse dato il via al governo giallo-verde, a pagarne
più che dure conseguenze (inflazione, tassi, ecc) sarebbero stati gli italiani.
Magari anche con sommosse di piazza.
Uno strano modo di impartire una lezione.
Mentre
Di Maio e Salvini si sarebbero dileguati pur con la coda tra le gambe.
In
alternativa provare a leggere il mio post “Fazioni”.
In merito
alle ragioni del diniego del Presidente Mattarella quella più veritiera è l’unica
su cui si sottace.
L’Art 95 della Costituzione assegna al Presidente del
Consiglio compito/responsabilità di “dirigere la politica generale” del
Governo. Ne “mantiene l’unità di indirizzo politico” e “promuove e coordina
l’attività dei Ministeri”.
Come tale è il primo interlocutore e il garante del
Presidente della Repubblica ed impersona la “posizione” dell’Italia nel consesso
internazionale.
Ecco il punto.
Nella “pretesa” squadra di governo proposta al
Presidente Mattarella il Premier designato era un “principiante” inesperto di
politica e di PA che veniva posto al traino di un Ministro dell’Economia noto
specialista, navigato ed euroscettico dichiarato.
Tant’è che nessuno dei proponenti
ha speso una sola parola di rammarico sull’uscita di cotanto Premier dal
Quirinale.
Non solo.
Perorare l’impeachment del Presidente della Repubblica nonché
osteggiare a priori una qualificata soluzione “ponte” per andare ad incassare con
il voto le reazioni ed i moti di “rabbia” alimentati, non serve proprio a smorzare
i “bollori” degli investitori e dei mercati.
Altro che sopruso apicale. E’
caccia aperta alle fazioni.
Dando l’incarico
a Carlo Cottarelli il Presidente MATTARELLA ha dato corpo alla sua idea di
Governo “neutro” con cui arrivare al massimo a fine anno, gestendo alcuni
appuntamenti inderogabili.
NULLA esclude che frattanto il PARLAMENTO metta mano
alla legge elettorale, alle clausole di salvaguardia o altri “aggiustamenti”
necessari.
IVI compreso un eventualeritorno alle urne.
Per contro.
L’ipotesi
di promuovere l’impeachment del presidente S Mattarella non serve proprio a “irrobustire”
la posizione dell’Italia nei confronti della UE e dei mercati finanziari.
E’ un impeachment
di dubbia fondatezza giuridica, ribadita da quella mai interrotta campagna elettorale
che ora si vorrebbe trasformare in un referendum sull’Europa.
Altro che sopruso
apicale!
Promesse di “svolte” epocali sono messaggi tipici di un Dossier
Arroganza …