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 Home page > Tribuna Libera > Processo Ruby, un’interdizione che sa tanto di politico

Processo Ruby, un’interdizione che sa tanto di politico

Alla fine è arrivata. La sentenza del più rumoroso dei processi contro Berlusconi, quello riguardante la giovane ed avvenente Show Girl Ruby. Posso immaginarmi ancora un Berlusconi più vivace e tentato di altri, ma concussore no, non ne avrebbe mai avuto bisogno. Neppure un Berlusconi sfruttatore, la legge italiana vieta lo sfruttamento e non la prostituzione.
 
La storia della "nipotina" di Mubarak è certamente discutibile, ma volerla innalzare a vicenda giudiziaria è da teatrino dell'assurdo. Ciò che emerge sia da dati, da intercettazioni, da indagini, è piuttosto altro, ovvero che a Berlusconi sia stato imbandito una specie di "Truman Show" in cui gli era lasciata la parte del "Grande Conquistatore" dell'irresistibile "Sciupafemmine" a cui nessuna riesce a dire no, a suo danno - ovviamente - e stupisce che di ciò la magistratura non abbia assolutamente tenuto conto.
 
Ancora più è provato che tutti abbiano tratto profitto e non solo economico da Berlusconi e anche di questo stupisce (e di più) che la magistratura non abbia tenuto conto, eppure di a cosa servisse "Papi" e come le varie ragazze lo sfruttassero era ben venuto fuori.
 
Più che circa la vicenda in sé vanno tuttavia fatte delle osservazioni, e sono estremamente gravi, circa la sua gestione da parte delle istituzioni, sia mediatiche, sia politiche, sia giudiziarie. Le vicissitudini private di un cittadino, sante o discutibili che siano, quale espressione e connotazione morale del suo partito politico, e questa contro le altre parti politiche: è inammissibile.
 
Ancora, "la mia immagine di giudice" contro "la mia immagine di politico": è inaccettabile ed è sovversivo rispetto al nostro ordinamento costituzionale che riconosce la montesquieuiana divisione dei poteri. È sovversivo perché alla fine il cittadino DEVE essere colpevole perché altrimenti il giudice è un incapace. Impostazioni che istituzioni serie avrebbero assolutamente dovuto evitare. Una sentenza a questo punto, la quale inasprisce di ben 2 anni - 7 invece di 5 - le richieste dell'accusa è necessariamente sospetta e fortemente.
 
L'ulteriore accanimento - perché a questo punto questo è - con l'interdizione a vita dai pubblici uffici avrebbe poi a qualunque costo dovuto essere evitata perché essa ne prova con certezza la qualifica di sentenza politica, inaccettabile per il nostro ordinamento. Una sentenza da Robespierre, da Saint Just, da Stato dei giudici. Manca solo la ghigliottina.
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.78) 25 giugno 2013 17:27

    "Posso immaginarmi ancora un Berlusconi più vivace e tentato di altri, ma concussore no, non ne avrebbe mai avuto bisogno." 


    Ma che argomentazione è: siccome è potente, non ne avrebbe avuto bisogno? Eppure la telefonata l’ha fatta, non è stata la questura di Milano a telefonare al presidente del consiglio e chiedergli cosa fare di una minore in stato di fermo perché accusata di furto. 

    Ruby sarebbe stata rilasciata senza il suo intervento o trattenuta come qualsiasi minore nella sua situazione? E se colui che ha telefonato in questura non fosse stato Berlusconi, ma un qualsiasi potente di turno, se fosse stato un magistrato o un pezzo grosso di qualche apparato, continueresti a dire che non c’è niente di male o punteresti il dito contro il potente di turno che interviene per ottenere un favore? I reati sono individuati da comportamenti illeciti, a prescindere da chi li compie: le generalità servono solo per individuare la persone contro cui procedere, ma non è che lo stesso gesto se fatto da un pincopallino diventa reato, mentre se lo fa Berlusconi automaticamente non lo è perché non ne avrebbe avuto bisogno.

    Altra argomentazione fallace: i giudici avrebbero dovuto tener presente che la sua vita era un truman show, circondato da ragazze che lo assecondavano per sfruttarlo? Guarda che il secondo capo di imputazione non è essere un "utilizzatore finale", ma prostituzione minorile. In altre parole, quello che facevano le varie ragazze attorno è accessorio, serve a provare delle circostanze, sono testimoni, ma qui si parla della sola Ruby, che a quanto pare era minorenne. Il nodo della questione è se sia vero che si prostituisse quando era minorenne. Questo è ciò che hanno stabilito i giudici di primo grado, magari in appello la sentenza sarà capovolta. Ma che le altre sfruttassero il presidente del consiglio è irrilevante. Tutto il quadretto attorno ha valore di testimonianza, ma Berlusconi non è stato imputato perché avrebbe organizzato festini nella sua villa. Ma perché avrebbe pagato una minorenne per andarci a letto. Io non ho letto le carte, non so come è andata, ma il capo di imputazione è questo.
    • Di (---.---.---.78) 25 giugno 2013 17:43

      E aggiungo: se parli dell’ex presidente del consiglio come di un truman sfruttato da una serie di ragazze prive di scrupoli, con un teatrino attorno allestito per scucirgli soldi, significa che prendi per buona la realtà che è venuta fuori dalle intercettazioni e non le dichiarazioni di chi in aula la smentiva. Perché la difesa di Berlusconi non si è incentrata a sottolineare un ruolo da vittima dello stesso, ma a negare categoricamente il quadro che emerge dall’ascolto di dette telefonate, piene di cavolate millantatorie. 


      Non si capisce perché ti stupisca tanto la sentenza, se tu per primo reputi affidabile la verità emersa in fase indagine e non quella presentata dalla difesa. 
  • Di paolo (---.---.---.138) 25 giugno 2013 18:17

    Il problema è che Francesco Latteri non riesce a distinguere i due piani della vicenda .
    Quello privatistico del signor Berlusconi e quello istituzionale del "premier " Berlusconi .

    La sentenza sulla concussione costrittiva non riguarda il "Truman Show " della vita di Silvio ,ma un passaggio ben preciso e documentato della sua vita istituzionale .Un abuso di posizione dominante con la quale si inducono terzi a sottostare alla propria volontà in un contesto al di fuori delle proprie competenze istituzionali . E’ un reato penale grave e viene giustamente perseguito ,oltre che indegno della carica ricoperta .

    La prostituzione minorile è invece una questione strettamente privata del cittadino Silvio che è incappato in un reato previsto dal codice penale . Se dimostrata con prove documentali o testimonianze dirette ,scatta la condanna .
    E’ stato Silvio a mischiare le due cose . Se avesse fatto sesso con un cavallo nelle sue notti di Arcore ,giudizio morale a parte che non è declinabile penalmente ,nessuno avrebbe avuto da ridire.
    Trovo preoccupante , perché sintomatico di una cultura molto tollerante e supina degli abusi di potere ,che si definisca "accanimento " l’interdizione a vita dai pubblici uffici , assimilandolo a " sentenza politica " (che è il refren dei berluscones ) .

    Faccio notare a Latteri che nel dispositivo di 1° grado va introdotta inquanto congrua alla tipologia di reato posto in essere . Diversamente , nella ipotetica sentenza definitiva di condanna al termine di tutto l’iter processuale , si avrebbe l’obbrobrio giuridico di un " delinquente socialmente pericoloso " , perché tale risulterebbe il cittadino Silvio Berlusconi ,in grado di permeare ancora le istituzioni.

    Latteri ,hai un master in sociologia politica ma mi lasci di stucco ,certi argomenti e deduzioni le posso accettare dal mio macellaio che ha la terza media ma non da uno come te . A meno che non sia la passione politica che prende il sopravvento sulla razionalità e allora ....
    ciao

  • Di David Asìni (---.---.---.59) 25 giugno 2013 20:23
    David Asìni

    Penso che B. sia manifestamente colpevole, e che questo tra i tanti suoi processi, sia il meno grave, Penso che i suoi interessi e quelli della casta siano stati coincidenti negli ultimi 20 anni, e che per questo sia stato lasciato al comando. Penso che definire "discutibile" la storia della nipotina sia molto ipocrita; la parola giusta sarebbe "assurda".

  • Di GeriSteve (---.---.---.164) 25 giugno 2013 22:57

    leggo qui:

    "...a cosa servisse "Papi" e come le varie ragazze lo sfruttassero era ben venuto fuori."

    e mi rifiuto di leggere oltre:

    è vergognoso scrivere che un puttaniere sarebbe sfruttato dalle prostitute che lui paga ! , e forse è anche criminale.

    Ma ad Agoravox si accorgono di cosa pubblicano?

    GeriSteve

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