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Pere Duchesne

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  • Primo articolo venerdì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di Pere Duchesne (---.---.---.95) 14 giugno 2011 11:20
    Pere Duchesne

    Gentile Signora

    La sua cortese risposta ad una mia meno cortese esclamazione merita qualche spiegazione da parte mia. Io sono lombardo da infinite generazioni, abito su un lago che io trovo molto bello, abbastanza deturpato negli anni 50-60, ora più sorvegliato, ma sottoposto ad una crescente antropizzazione. La gente di qui è piuttosto chiusa, appare difficile agli estranei, ma è generosa, e poi credo che ognuno abbia diritto di vivere secondo le proprie abitudini. Vede, se dico che non mi piace il modo di vivere dei tedeschi e ancora più quello dei finlandesi, nessuno ha da ridire. Ma se dico le stesse cose di un campano o di un siciliano, sono un bieco razzista. Sono stufo di sentire tacciare di razzismo la gente del nord ad ogni piè sospinto. Sono stufo di sentire parlare delle mafie delle tre regioni come fossero opera di marziani, e non di gente radicata nel territorio e che trova aiuto, protezione e quanto altro da parte della popolazione (e sarebbe interessante quantizzare da quanta parte): se non si parte da questa constatazione non si farà mai nulla. I vari Borghezio straparlano sovente, ma sono parole, mentre quante migliaia di Borghezio meridionali stanno portando la mafia nei nostri territori e li stanno violentando, e non a parole. E anche questo radicamente nella mafia al Nord, è sempre presentato come fosse colpa nostra: ma mi sa dire quanti lombardi, veneti e piemontesi “originali”  ci sono nelle grandi ondate di arresti? Anche la Lombardia non ha amato i piemontesi nel 1859, anche se le ultime celebrazioni hanno sorvolato sui problemi: sono stati meno invasivi che nel meridione solo perché allora le amministrazioni civili austriache erano meglio di quelle del Piemonte. E’ vero che molti rifiuti pericolosi di industrie del Nord sono andati al Sud, ma chi si è fatto avanti per sistemarli, chi ha trovato i posti dove buttarli, chi ci ha guadagnato?

    Per capire cos’è il razzismo strisciante e l’emarginazione del diverso, avrebbe dovuto lavorare in una certa scuola brianzola dove vi erano circa 200 insegnanti, di cui 12 lombardi, con un provveditorato interamente meridionale: lascio a lei immaginare chi erano le vittime, e gli emarginati.

    Lo so, sono chiacchere, che purtroppo hanno al fondo reali situazioni di disagio, e che andrebbero discusse serenamente, senza strillare continuamente al razzismo. Proprio ora che abbiamo anche le mafie cinesi, albanesi e slave, in aggiunte alle nostre tradizionali.

  • Di Pere Duchesne (---.---.---.238) 13 giugno 2011 11:24
    Pere Duchesne

    Caro Paolo

    Siamo sostanzialmente d’accordo, tu hai votato, io ho preferito non farlo, ma abbiamo ben chiara la presa in giro. Alle ore 11 c’è trionfalismo sul quorum, ma non ne sarei così sicuro, c’è l’incognita del voto all’estero e alle interpretazioni che se ne potrà dare, i furbetti sono sempre all’opera. Anche che sia un segnale forte, può essere, ma ho qualche dubbio, solo le elezioni politiche possono togliere quelle che chiami la marmaglia al governo, e le elezioni vanno chieste fortemente, devono essere la priorità, ma la logica della sinistra su questo punto non è chiara. E purtroppo ho anche dubbi che, eliminata questa marmaglia, ne arrivi un’altra, magari di altro tipo, ma sempre marmaglia. La classe politica attuale, da Bertinotti a Rauti, ha ben chiaro una cosa, e cioè che prima vi sono gli interessi della casta e dei clientes, poi quelli del paese.

  • Di Pere Duchesne (---.---.---.135) 12 giugno 2011 16:43
    Pere Duchesne

    Quante banalità.

  • Di Pere Duchesne (---.---.---.135) 12 giugno 2011 16:36
    Pere Duchesne

    E io davvero non sopporto quelli che si credono padreterni e che la loro opinione sia la verità. Il Suo modo di pensare, e di tutti quelli che predicano contro l’astensione, è semplicemente talebano: in una democrazia le persone hanno il diritto sia di votare che di non votare, soprattutto in un caso come questo dove l’astensione equivale ad un NO, e quindi è come esprimere un voto.  Il problema dei referendum è molto più complesso, ma una cosa è sicura, questo referendum è assolutamente inutili ed una autentica presa in giro. Per la prima volta da quando esistono i referundum in Italia, non vado a votare. E’ una presa in giro, perché non ha più alcuna importanza il contenuto dei quesiti, l’importante è superare il quorum perché così lo si sbatte in faccia al governo, ed è per questo che alcuni partiti chiedono di votare SI per eliminare leggi (acqua) da loro stessi presentate. E’ inutile, perché basta una leggina fatta subito dopo da chi ha interessi per vanificare qualunque volontà espressa: esemplare il referendum sul finaziamento ai partiti votato a grandissima maggioranza e subito dopo abbiamo avuto la legge sui rimborsi elettorali, e nulla è cambiato, anzi. E a proposito di questo che dicono i promotori di questo referendum, quelle persone che continuano a sproloquiare sulla volontà popolare, ma della stessa se ne infischiano altamente?. Il quesito sul nucleare, a dirla tutta, è semplicemente stupido e infantile: come se dopo la tragedia di Seveso (ha idea di cosa sia successo?) si fosse fatto un referendum per l’eliminazione delle industrie chimiche. A meno che Lei sia convinto che dopo la vittoria dei SI noi diventiamo un paese denuclearizzato (come comicamente scrivono molto comuni), e quindi, anche se esplode una centrale in Francia, Svizzera, Austria o Slovenia, a noi che importa? Abbiamo respinto il nucleare e quindi la radioattività se ne starà a casa sua e ci lascerà indenni.

    Non voterò mai più un referendum in Italia, se non si elimina il quorum: ripeto, la gente ha il diritto di votare o no, ma se non vota vuol dire che non vuole esprimere opinione, o non ha interesse ad espimerla, rimettendosi alle decisioni altrui. Come in Svizzera dove un referendum è valido qualunque sia la % di votanti. E sarebbe ora di introdurre il referendum propositivo come vero strumento democratico, ma la cosa non ha alcun interesse per la nostra classe politica, in primis per i grandi sostenitori di questo referendum.

  • Di Pere Duchesne (---.---.---.247) 9 giugno 2011 15:32
    Pere Duchesne

    Mi sembra che nell’analisi manchi qualcosa: il 30% di assenti alle elezioni (vado a memoria sui numeri) che mi pare siano circa 300.000 voti. Quanti di questo sono di leghisti che non si sono sentiti di votare la Moratti?. E’ il caso per il centrosinistra di parlare non di vittoria, come sarebbe giusto, ma di trionfo e di svolta epocale?

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