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Vox populi

In attesa che l’officina terminasse il tagliando della macchina, e con la temperatura a -5°, mi sono infilato in un bar, a leggere il giornale aspettando di trascorrere più di un’ora di noia. Invece, ascoltare i commenti della gente, è stato istruttivo.

Quando sono entrato, il barista stava chiedendo ad un uomo sui 40 anni come mai non fosse ancora al lavoro, visto che erano le nove passate: la risposta è stata che al rientro a gennaio ha trovato l’impresa chiusa. Il viavai dei clienti ha portato nel bar gente di varie età, dal pensionato, al ragazzotto, alle giovani signore, e le chiacchere hanno ovviamente riguardato l’attualità.

Un elenco di alcune cose dette: La Chiesa non ha proprio nulla da predicare sulla moralità, dovrebbe prima occuparsi dei suoi pedofili. Non se ne può più di Berlusconi e di tutti quelli che non fanno altro che parlare di Berlusconi. Accidenti se, come raccontano i giornali, se ne è fatte otto una dopo l’altra, sì che è in gamba. Alla sua età. Non mi frega niente di quello che il Berlusca fa a casa sua, mi interessa quello che fa al Consiglio dei Ministri. Alla TV non fanno che chiacchere sulle donne, quando i nostri problemi sono la disoccupazione, il vergognoso prezzo delle benzina, lo stipendio che non basta: quelli che chiaccheranno di soldi ne prendono tanti. I giudici, sì, buoni quelli. Per la privacy mi costringono a riempire moduli su moduli per ogni cosa, e poi spiattellano alla TV tutte le storie private.

La cittadina è una piccola città lombarda per tantissimi anni governata dalla sinistra, ora mi pare, da una lista civica. La gente mi è sembrata di diversi orientamenti politici, ma nessuno aveva i toni dei santorini o dei dipietrini. Mi sembra che la gente abbia la sensazione che nessuno dei politici, destra o sinistra o centro, si preoccupi dei problemi reali, che sono pesanti e gravi, e, come diceva uno degli avventori, che non stiano a fare altro che occuparsi di puttane (pardon, aggiungo io, escort). E solo di questo si stanno certamente occupando i “grandi giornalisti” della TV, quelli occupati ad ampliare la propria visibilità, ma mai a scapito del proprio portafoglio, per carità. La gente non ne può più di detrattori e sostenitori, tutti ugualmente inguardabili. Shame.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.27) 29 gennaio 2011 19:56

    Messaggio negletto >

    Nel silenzio della Curia al cattolico Berlusconi (divorziato, risposato, riseparato e rifidanzato) continua ad essere impartita la comunione.

    Per la Cei è esercizio di equilibrio accomunare, nella lettura del “disagio morale”, sia i protagonisti di comportamenti contrari a sobrietà, correttezza e pubblico decoro, sia la contestazione (di parte) della presunta ingente mole di strumenti d’indagine attivati dagli inquirenti.
    In un quadro da “disastro antropologico” secondo la Cei è prova di pacatezza, nonostante l’indignazione, richiamare parimenti a capacità di “auto-limitazione” e serenità di giudizio sia i magistrati che esercitano l’azione penale, sia i detentori di quel potere politico-mediatico, fazioso e rissoso, portavoce di successo artificioso, guadagno facile, ostentazione e mercimonio.

    Il Vangelo ricorda che perfino Gesù, impugnando una frusta, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio.
    La forza di un messaggio è tutta nel peso e nel valore dato a Parola e Merito

    • Di yepbo (---.---.---.202) 9 aprile 2011 15:53

      Sarebbe DOVEROSO comprendere che:- La chiesa é fatta di terra e di cielo. Che la chiesa é in terra. Che il cielo nessuno lo ha mai visto e, se qualcuno c’è stato, nessuno é mai tornato per darne testimonianza. Ergo, alla chiesa interessa la terra, esclusivamente la terra, anche perché, finchè dura, la chiesa in terra ci si trova benissimo. Questa é la realtà. Il resto, sono belle parole e tante favole. Per il gregge.

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