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 Home page > Tribuna Libera > Vauro e il senso della democrazia

Vauro e il senso della democrazia

Qualche sera fa mi è capitato di passare col telecomando sulla LA7 mentre trasmettevano “In onda”. Di solito evito come la peste trasmissioni come questa, dove giornalisti, si fa per dire, mettono in mostra il loro ego contornati sempre più o meno dalle stesse persone, ma mi sono fermato un momento perché c’era una persona che non avevo mai visto, assomigliante moltissimo a Gargamella dei Puffi. Ho ascoltato una serie di frasi “adolescenziali”, nel senso che erano le tipiche frasi dei ragazzini nell’età della ribellione alla ricerca di una propria personalità e stavo per girare quando ho capito che si trattava del signor Vauro. Non lo avevo mai visto (lo so, è grave, ma Anno Zero proprio non riesco a guardarlo), e quindi mi sono fermato un momento. Qualcosa su di lui ho letto sui giornali o Internet, ed ho visto qualche vignetta, e ad essere sincero mi è sempre sembrato il solito ribelle contro le tirannie, sempre però senza rischio, come in Italia dove puoi dire tutto di tutti senza pagare dazio, e senza soprattutto perdere mai una lira. Non mi risulta che abbia mai fatto satire contro le tirannie islamiche o integraliste, ma certo, quelle non scherzano, meglio Berlusconi.

A parte queste facezie, ha detto “se la legge è ingiusta, non la seguo” a proposito di immigrazione clandestina: ora, a parte che potrebbe ospitare a casa sua uno o due clandestini, così la legge la trasgredirebbe realmente, e sarebbe così felice, mi ha veramente colpito la gravità di questa affermazione.

Chi stabilisce se una legge è ingiusta? Il Signor Vauro? E su che base? Perché lui è il più intelligente, o il più colto, o perché è di sinistra, e quindi fa parte del popolo eletto (non in senso elettorale)? Ma allora il signor Berlusconi quando non segue le leggi, lo fa perchè non le ritiene giuste, e se può farlo il signor Vauro, perché non dovrebbe farlo lui? O quando i mafiosi violano le leggi dello Stato, fanno bene, perché le ritengono ingiuste? O i vari africani che fanno le infibulazioni alle figlie, fanno bene, perché ritengono la legge italiana ingiusta? Se chiunque segue solo la legge che ritiene giusta, dove finisce il vivere civile?

E’ terribile che persone, in un certo qual modo pubbliche, soprattutto di una certa età, pensino in questo modo, dimostrando quanto “democrazia“ sia una parola vana, perché certe modi di pensare sono la base su cui si sono sempre cresciuti i nazismi, i fascismi, gli stalinismi e i khomeinismi: io e i miei, non importa quanti siamo, pensiamo in modo giusto, tutti gli altri sbagliano, anche se sono la grande maggioranza. Ed è soprattutto il modo con cui le religioni, quando hanno potere politico, hanno imposto, ed ancora impongono, i loro credi e i loro modi di vita, perché loro li ritengono giusti.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.118) 7 febbraio 2011 19:38

    Abbiamo capito che Vauro non ti piace ,che Otto e Mezzo non ti piace e che Anno Zero ti provoca il rigetto. A proposito di Vauro devo smentirti perchè ha fatto pure satira feroce sull’integralismo islamico e per quanto concerne le sue prestazioni , al momento , è a contratto zero con la RAI .Probabilmente però Santoro gli versa un’obolo di presenza .

    Comunque se non apprezzi la satira di Vauro sarei curioso di sapere come giudichi quella di Fred ,il vignettista di Vespa a Porta a Porta .Non sto dando un giudizio politico ,parlo soltanto dell’aspetto professionale .
    Sul fatto che le trasmissioni politiche siano oltremodo ripetitive e forse anche inutili posso essere d’accordo con te ma magari sarei partito da "Matrix " o da "L’ultima Parola " che mi sembrano ,anche da un punto di vista prettamente giornalistico , delle boiate pazzesche .
    La legge va rispettata sempre . " dura lex sed lex" , tuttavia detto da te confesso che mi lascia veramente di sasso .O sei cambiato te o devi cambiare il tuo pseudonimo.
    Ciao 
  • Di (---.---.---.4) 7 febbraio 2011 21:08

    Guarda,
    ti rispetto, perchè faccio parte del popolo non eletto in senso elettorale (quindi ho la cultura del rispetto, checchè tu ne dica), ma tu non dimostri di essere una persona brillante scrivendo queste sciocchezze.
    Io non so cosa tu abbia visto, nè a cosa Vauro si riferisse, perchè il tuo modo di riportare la (non)notizia è un po’ acquoso.
    Però quello che non capisci è che le leggi che si fanno in Italia, secondo il parere di molti, non sono leggi fatte per il bene del popolo e negli interessi del cittadino, per cui uno, se non le segue, incorre in una negazione della democrazia.
    Al contrario, per la maggior parte, sempre secondo alcuni, si tratta di leggi fatte nell’interesse di un solo cittadino, o di una casta di cittadini, per cui la maggioranza dei cittadini potrebbe non sentirle giuste, e in questo caso la negazione della democrazia non sta nel non seguire tali leggi, ma NEL PROMULGARLE.

    Quando ti sarà chiara questa minuzia, forse capirai che cosa è la vera democrazia.

    V

  • Di paolo (---.---.---.118) 7 febbraio 2011 23:00

    xxx.xxx.xxx.4 sarebbe bene che tu precisassi il tuo intervento a chi si riferisce . All’articolo o al commento ? E’ buona norma essere espliciti per consentire un’eventuale replica . 

  • Di Pere Duchesne (---.---.---.191) 8 febbraio 2011 11:41
    Pere Duchesne

    Per xxx.xxx.xxx.4

    Nei pochi minuti che ho seguito il signor Vauro, ho sentito dire “che non seguo la legge sui clandestini, perché è ingiusta”, e questo mi è bastato.

    Il senso del mio articolo mi sembrava chiaro: se il signor Vauro ha l’autorità di dire che una legge è ingiusta, e quindi non la segue, perché lo stesso non lo può dire Berlusconi, o il mafioso di turno, o l’evasore fiscale? Il signor Vauro ha il diritto di dire che una legge a lui sembra ingiusta, non che “è” ingiusta. Il senso della democrazia non è quello dell’anarchia, ma quello di un riconoscimento delle leggi emanate, di un accordo fra le parti sociali nel riconoscere il volere della maggioranza. Se il governo che le emana fa delle leggi ingiuste, lo si manda a casa con le elezioni (grazie a Dio ancora ci sono anche se con una legge elettorale che “a me” non piace, ma sembra non dispiacere a tutti i partiti in parlamento) e il successivo governo porrà rimedio, se mai lo vorrà fare.

    Quello che mi fa sempre sorridere è vedere i nervi scoperti di certa sinistra, per cui una critica al signor Vauro è certamente opera di un Berluscones.

    Se molta gente ritiene alcune leggi ingiuste, non per questo non le deve rispettare, deve solo fare in modo di abbattere (con le elezioni) il governo che le le ha emanate e riportare le leggi al giusto, sempre che la maggioranza sia d’accordo. In questi semplici concetti sta la base della democrazia. Purtroppo nel DNA di molti ex-comunisti di sinistra, come di molti ex-fascisti di destra (e sono tanti, da una parte e dall’altra), non c’è la democrazia, ma solo la pretesa che le proprie idee debbano governare, non importa se in minoranza.

    L’unica cosa seria da fare ora è chiedere elezioni il più presto possibile, per mandare a casa mister B. e soci, ma se tornasse a vincere, cosa dovremo fare? Non rispettare la volontà della maggioranza?

  • Di Pere Duchesne (---.---.---.191) 8 febbraio 2011 17:57
    Pere Duchesne

    A Paolo

    Pere Duchesne è stato rivoluzionario, quando la grandissima maggioranza della gente era dominata dalla minoranza nobiliare e clericale, e la rivoluzione non solo era giustificata, ma scarosanta. Col passare del tempo ha scoperto che la democrazia è l’unica forma civile inventata dagli uomini e che può funzionare, anche se ha molti difetti. Per funzionare ha però bisogno che la gente condivida i principi democratici (e di questo siamo ben lontani in Italia, purtroppo), come quello del rispetto delle idee altrui e del rispetto della volontà della maggioranza (anche se duole molto, come ora).

    Quindi, insisto, se un Vauro sostiene di violare una legge perché lui la ritiene ingiusta, allora anche un Berlusconi può fare la stessa cosa; altrimenti il Vauro dovrebbe spiegare perché lui sì e l’altro no.

    Per il resto, sono anni che non guardo i telegiornali TV e le trasmissioni di approfondimento, talk show e simili cose, dai Vespa ai Santoro, e quindi mi sono perso le vignette del signore in questione, al quale porgo le mie scuse per l’ironia fuori posto, se effettivamente ha fatto vignette contro l’islamismo.

  • Di (---.---.---.80) 8 febbraio 2011 18:26

    Ogni uomo dovrebbe essere in grado di saper giudicare la bontà di una legge, e dovrebbe sempre impegnarsi a combattere e cercar di modificare le leggi che considera ingiuste. Se poi fosse anche coraggioso, anzi direi eroico, dovrebbe avere anche il coraggio di disobbedire alle leggi ritenute ingiuste in buona fede, ma non nascostamente, bensì dichiarando la propria intenzione di disobbedire e di essere socraticamente disposto a subire le conseguenze.
    Fatto salvo il rispetto dovuto alle opinioni altrui, quindi anche alle tue, vorrei dire che i tuoi paragoni sono assolutamente sbagliati e irragionevoli. Durante il fascismo qualcuno ha disobbedito le leggi razziali nascondendo ebrei perseguitati. Ebbene, così come credo che ben pochi oggi disapproverebbero questa disobbedienza, altrettanto credo impossibile usare questo fatto per giustificare i reati commessi del signor B. Se non ti apparisse lampante la differenza, permettimi di mostrartelo: nel primo caso chi disobbedisce non ne trae alcun vantaggio mentre anzi corre consapevolmente un serio rischio. Nel secondo caso la disobbedienza alla legge è fatta a tutto vantaggio proprio, e con la convinzione (fondata purtroppo) di non correre alcun rischio perche il signor B. è consapevole di detenere un potere enorme ed ha la piena volonta di usarlo a proprio vantaggio, né più né meno di come facevano i signorotti medievali. La democrazia è un’altra cosa. Gino T.
  • Di Claudio Paudice (---.---.---.143) 9 febbraio 2011 01:43

    Purtroppo, Pere Duchense, la tua critica non è per niente rivoluzionaria, né tantomeno controcorrente. in un paese libero e democratico, una persona è libera di non pagare le tasse, di non rispettare una legge ecc ecc. Ma con una fondamentale conseguenza: ne dovrà rispondere di fronte alla legge. Vauro può dire o fare quello che vuole, ma, laddove venisse a trasgredire una legge dello stato, andrà a processo. come fanno tutti. E, al netto delle simpatie che si possono nutrire verso il vignettista, è giusto così. quando tu sostieni  se un Vauro sostiene di violare una legge perché lui la ritiene ingiusta, allora anche un Berlusconi può fare la stessa cosa; altrimenti il Vauro dovrebbe spiegare perché lui sì e l’altro no.   dimentichi un particolare: Vauro se accusato, viene processato. Berlusconi no. 


    Stiamo attenti con i paragoni. Questo è stato proprio infelice.
  • Di paolo (---.---.---.118) 9 febbraio 2011 23:31

    Dai Pere ,ammetti di avere preso una topica . La tua posizione è insostenibile perchè è contro ogni principio logico . Hanno ragione Gino T. e Claudio . Vauro nella ipotetica disobbedienza ad una legge da lui ritenuta ingiusta ne paga eventualmente le conseguenze . La sua può essere la difesa di un principio , giusto o sbagliato che sia , ma comunque non gli arreca nessun vantaggio . Grazie a Dio l’umanità è piena di persone che si sono opposte a leggi ingiuste o ritenute tali .Spesso e volentieri hanno pagato duramente , anche con la vita. Ecco perchè sono rimasto sorpreso dalle tue affermazioni , il tuo pseudonimo ti rema contro . Berlusconi non disobbedisce in nome di un’ideale ,di un convincimento etico ,morale o religioso , viola le leggi e basta . Commette reati che non hanno alcuna giustificazione se non il proprio tornaconto . Delinque ,contando sull’impunità che il popolo italiano gli sta concedendo .

    Non mi sembrano francamente posizioni parametrabili . Stai mettendo la disobbedienza civile sullo stesso piano di una rapina in banca.

  • Di gianni (---.---.---.56) 11 febbraio 2011 23:47

    Consiglio a di Pere di fare uno sforzo e guardare qualche volta trasmissioni come ballerò e anno zero, ne guadagnerebbe il suo senso critico, civico, e eviterebbe di scambiare Vauro con Gargamella. 

  • Di Pere Duchesne (---.---.---.169) 17 febbraio 2011 23:06
    Pere Duchesne

    Mi rendo conto dai commenti quanto sia difficile sostenere principi di democrazia (sempre secondo me, non ho la presunzione della certezza universale delle mie idee), e quanto sia bloccata la gente dal fattore B., tanto da vedere rosso come il toro, solo a sentirne il nome. Mi ripeto, ma se purtroppo il signor B. tornasse a vincere le elezioni, cosa si dovrebbe fare? Invalidare il principio della maggioranza? E con quale diritto? Quello del sig. Vauro, immagino: siccome  riteniamo ingiusta l’elezione, questa non conta più).

    A parte questo ringrazio il signor Gianni per i suggerimenti tendenti a migliorare il mio senso civico e critico, ma io, che vengo da lontano, sento nelle trasmissioni tipo Santoro, un sottile, ma persistente puzzo di fascismo.

    E con questo, chiudo definitivamente.

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