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 Home page > Attualità > Cronaca > Omicidio di Sarah Scazzi: a quando la riabilitazione di Michele (...)

Omicidio di Sarah Scazzi: a quando la riabilitazione di Michele Misseri?

Questa tristissima vicenda, tale tragedia espressione della peggior follia umana, spettacolarizzata all'ennesima potenza dai media, giornali, dimostra come il concetto di nozionismo, la fretta di trovare il colpevole, tende a mutare dopo pochi giorni, lentamente, il grado di percezione dell'opinione pubblica sulla valutazione delle responsabilità .

Mi riferisco all'opinione maturata ed in itinere sulla persona di Sabrina e presto probabilmente anche su quello che è stato definito l'orco, ovvero il padre della stessa.

Forse il movente dell'omicidio ed il suo corso è più semplice di quanto possa sembrare nella sua articolata tragicità.

Storie di gelosie, tra ragazze ed un padre che pur di salvare ed aiutare la propria figlia si "prende" in toto le accuse di quell'omicidio di cui il/la diretto/a responsabile o meglio l'autore/autrice materiale sembra essere una sola persona.

La cosa non era chiara sin dall'inizio.

Si è condannato subito il padre che ha confessato (?). Ma è notizia, prevedibile, di oggi che: "È possibile che Sarah sia stata strangolata da una donna". L'ultimo atroce sospetto sulla morte di Sarah Scazzi piomba nel giorno dell'interrogatorio della cugina Sabrina. E lo introduce il medico legale Luigi Strada. "Le lesioni riscontrate sul collo della vittima - spiega Strada - sono compatibili anche con l'azione di una persona di sesso femminile, non particolarmente gracile". (fonte repubblica.it).

Sabrina attira la cugina nel luogo del delitto, la strangola, dopo un diverbio per l'interesse comune nei confronti dello stesso ragazzo, il padre l'aiuta, forse abuserà anche del suo corpo, forse no, ciò solo per indirizzare sulla sua persona la responsabilità di questa atroce vicenda e si prenderà tutte le colpe pur di salvare la figlia.

Sarà andata così? Lo capiremo presto.

Anche perché se il movente fosse la questione relativa alle attenzioni "morbose" del padre di Sabrina verso la nipote, possibile che mai nessuno si sia accorto di ciò?

Ecco quanto dichiara sul punto Cosima Misseri: "Io non riesco ancora a credere alle molestie, difatti. Ma quando sarebbero avvenute? Non stavano mai insieme, Michele e Sarah. Lui stava sempre in campagna".



Ora ci si deve chiedere perché il padre ha accusato la figlia dopo essersi prese le accuse in toto? Io credo che avrà letto le dichiarazioni dei giornali rilasciate dalla propria figlia, credo che qualcuno gli avrà riferito che la propria figlia, che lui ha difeso in toto, lo ha disconosciuto e denigrato pubblicamente e come dire disonorato.

Queste cose un padre non le tollera, specialmente alla luce di tale vicenda, specialmente alla luce del fatto di essersi preso in pieno le responsabilità di tale omicidio pur di coprire e salvare la figlia.

Ed ecco allora che il padre dice no, ora basta.

La prima cosa che ho pensato è, leggendo i giornali, da orco diverrà "principe"? Un padre che pur di proteggere la figlia si accusa di tale assassinio così efferato?

Verrà compreso, sarà compatito, sarà "riabilitato"?

Mentre la figlia,Sabrina, verrà trasformata da vittima (?) anche lei di questa vicenda a carnefice? Mi chiedo anche, nel caso in cui invece dovesse emergere che Sabrina in realtà non abbia alcuna responsabilità, il senso di disgusto che ora emerge nell'opinione pubblica nei suoi confronti in cosa si trasformerà?

Ciò ripeto lo comprenderemo presto, ma quello che volevo sottolineare è il fatto che è incredibile come la superficialità delle analisi delle vicende anche tragiche come queste, come, appunto, condizionino la massa, e come la massa si faccia trascinare dal nozionismo mediatico.

Questo concetto lo ribadisco perché per le strade, nei bar, nei luoghi comuni non si parla di altro, non si parla altro che di questa vicenda, ed è interessante notare come il vento dell'odio e dell'indignazione stia mutando direzione.

Se le indagini fossero state svolte con una certa segretezza (come dovrebbe essere ex lege), se i media non fossero entrati nella casa di Sabrina, invadendo ogni spazio di riservatezza, forse la verità sarebbe venuta a galla prima, quanto meno il tutto si sarebbe svolto con un maggior rispetto per la Sarah, e la sua famiglia.

Il mio pensiero corre ancora verso sua madre, che in tutto ciò, dopo Sarah, è la vera vittima morale ed etica di questa società, anche per il modus con cui si sono svolti i funerali.

Riflettere è atto dovuto e necessario, ma ho poche speranze che da questa vicenda il cui esito finale viene scritto lentamente dai giornali, impareremo tutti qualcosa.

Commenti all'articolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.139) 19 ottobre 2010 12:01
    alessandro tantussi

    parlare di riabilitazione è quantomeno azzardato. Preferisco guardare di rado i programmi Tv che se ne occupano, perché talvolta mi verrebbe voglia di strangolare qualche conduttore, ma queste sono cose che non si fanno. l’informazione, attiva e passiva, cioè la produzione di informazione da parte dei media, così come l’utilizzo da parte degli spettatori è doveroso, anch’io ho seguito la cosa, sia pur con misura. L’eccessivo risalto mediatico è di per sé morboso. IL POVERO ZIO PRIMA ERA AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO. poi è diventato l’assassino. POI è DIVENTATO necrofilo. POVERA FAMIGLIA DI SARA, MA POVERA ANCHE QUELLA DI SABRINA. poi la mamma di Sara era troppo impassibile. POI LA VITTIMA ERA ANCHE SABRINA CHE piangeva sempre AVEVA PERSO LA CUGINA DEL CUORE. Poi forse qualche colpa ce l’aveva anche lei. .CONTATI I MUSCOLI CHE SORRIDONO E QUELLI CHE PIANGONO, BILANCIATE LE LACRIME si scopre che avrebbe avuto un ruolo anche lei. FERMA TUTTO: MESSERI NON HA VIOLENTATO IL CADAVERE assassino ma non mostro. Marcia indietro a tutta birra il mostro non è neppure assassino, ma solo complice. EVOLUZIONE FINALE DA OTTOVOLANTE, forse Messeri non è né assassino, né orco, né complice, va a finire che è vittima della sua amata figlia che ha inteso difendere addossandosi la responsabilità e condendola con lo stupro di cadavere per rendere più credibile il tentativo di salvataggio dlla figlia colpevole. Anche se non ho ascoltato TUTTE le trasmissioni, ne ho ascoltate diverse. NON ASCOLTERò PIù NIENTE PERCHé PIU NE SAPRò E PIù SAPRò DI NON.SAPERE. Da noi c’è un esempio che facciamo ricorso ad una metafora di chi, a forsa di studiare, non ci apisce più nulla: ho FATTO COME L’OVA CHE PIù BOLLONO E PIù S’ASSODANO, ora sono proprio duro ed ho capito una cosa certa: che non ci ho capito niente.

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