• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Messina: sovrapposizione di eventi

Messina: sovrapposizione di eventi

A Messina, come in ogni realtà di provincia, non succede mai nulla: i giorni trascorrono sempre eguali, le stagioni si susseguono ed i fatti importanti li vediamo accadere sugli schermi televisivi in altre città, ad esempio a Roma o a Palermo.
 

Ha fatto eccezione il due ottobre, quando ne sono accaduti ben due di eventi, distinti, ma, forse, fra di loro in qualche modo collegati.
 
Il primo è nelle prime pagine di tutti i giornali: il maltempo ha causato un vero e proprio disastro sulla riviera ionica, con decine di vittime ed ingenti danni. I fatti sono accaduti di notte ed hanno preso in contropiede anche il vostro reporter, il quale ha dormito tranquillamente senza accorgersi di nulla.
 
A dire il vero, al mattino, qualche dubbio lo aveva perché solo una decina di giorni orsono, sempre a causa delle piogge, una frana presso Letoianni aveva interrotto contemporaneamente la statale, la ferrovia e l’autostrada. Si perché, con straordinario acume, in queste zone sono state costruite a ridosso della battigia e praticamente stratificate l’una sull’altra:
1. la strada statale 114, corredata su entrambi i lati da una fila di edifici praticamente ininterrotta da Messina a Catania, vero e proprio esempio di ciudad linear,ignorato per non si sa bene quale motivo dai testi di architettura moderna;
2.  la ferrovia, che finiamo per trovarcela sempre in mezzo i piedi sulle coste italiane dovunque andiamo, incontrovertibile attestato di una antica ottusità delle nostre Istituzioni (la realizzazione della rete ferroviaria è avvenuta tanti decenni addietro);
3. l’autostrada Messina-Catania, a riprova che la sopradetta ottusità si è mantenuta endemica nelle nostre Istituzioni, sino a raggiungere la prima fase della costruzione della rete autostradale e forse oltre.
 
Una cosa a giustificazione del vostro reporter: in effetti egli ha vissuto piogge ben più intense senza che succedesse nulla, sia nel nostro Paese sia all’estero. Ad esempio in Nigeria, durante la stagione delle piogge, non si vede il sole per mesi e piove per settimane intere, alternando precipitazioni correnti, simili a quelle che hanno messo in crisi la ionica, con inimmaginabili scrosci torrenziali di grande potenza. Finita la burrasca, non smette affatto di piovere : continua a piovere come prima. Se dovesse succedere ovunque quello che è successo a Messina dopo poche ore di pioggia …
 
Questo tragico primo evento ha messo in secondo piano il secondo, ossia la commemorazione a Terme Vigliatore del professore Adolfo Parmaliana, docente universitario ed uomo politico fortemente impegnato contro la criminalità organizzata, suicida esattamente un anno orsono dopo aver constatato di essere stato lasciato solo dalle Istituzioni, anzi di essere stato addirittura rinviato a giudizio per aver inneggiato in un volantino al provvedimento dell’allora Capo dello Stato Ciampi, che scioglieva il Consiglio municipale di Vigliatore Terme per infiltrazioni mafiose (sic !!!!!). Resta incomprensibile come, in assenza del “Lodo Alfano”, la magistratura non abbia perseguito anche lo stesso Ciampi per l’audacia dimostrata.
 
Un fatto assurdo, grottesco, oggi oggetto dell’attività di un sito Internet denominato illume.it, cui si rimanda per approfondimenti chi fosse interessato. Con l’avvertenza che oggi, a distanza di un anno dalla morte del professore Parmaliana, le Istituzioni non hanno reso edotto di nulla in merito il cittadino : di responsabilità nella trasparenza, come sempre, nemmeno l’ombra.
Questo, noi cittadini, ci mette decisamente a disagio : se dovessimo venire a trovarci in una situazione similare, con una magistratura che prende cantonate tanto ad un magistrato che sbaglia non può succedere nulla e poi nessuno lo viene mai a sapere, dobbiamo suicidarci tutti come il professore Parmaliana oppure esiste una qualche via alternativa?
 
Vi chiederete, infine, quale possa essere il collegamento fra i due eventi. Ebbene, esso è nell’ipotesi che siano entrambi da attribuire al costante, endemico, inesorabile, impunito, inverecondo malfunzionamento delle Istituzioni nel Meridione d’Italia.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares