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Marina Serafini

Dottore in filosofia e dottore in scienze della formazione, ho conseguito diversi master e corsi di specializzazione in comunicazione, formazione, selezione del personale e project management. Affascinata dal mondo del web marketing e dello storytelling management. Da anni impegnata nella gestione di Risorse Umane, in area didattica e nel problem solving aziendale. Mi piace dire qualcosa parlando di altro, mi piace parlare dell'uomo...
 

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  • Primo articolo venerdì 08 Agosto 2016
  • Moderatore da domenica 09 Settembre 2016
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Ultimi commenti

  • Di Marina Serafini (---.---.---.231) 3 febbraio 2021 00:36
    Marina Serafini

    Bello, semplice, solenne.

  • Di Marina Serafini (---.---.---.231) 3 febbraio 2021 00:28
    Marina Serafini

    La sofferenza spaventa, soprattutto chi la osserva da fuori, e questo avviene per la consapevolezza di non avere strumenti, o perché si pensa di non averne, o anche - come scrivi tu - perché ci sono cose da fare per sè stessi e non rimane abbastanza tempo per gli altri. Altri che, se sofferenti, ne richiederebbero molto. Dunque ci si allontana per rispetto, perché non si ha la disponibilità necessaria, per indifferenza, per debolezza.... sono tanti i motivi, e spesso si intrecciano. Lo so: sono una di quei pochi che adesso aiuta qualcuno che soffre, che è stato silenziosamente e progressivamente lasciato solo. Questa domanda se la pone questa persona, me la pongo anche io. Non mi sento però di giudicare, perché so che a certi livelli aiutare significa rinunciare a fornire energia a se stessi per regalarla ad altri, così da riuscire almeno a camminare insieme. E so anche che non tutti hanno abbastanza energia da poterla donare, o la forza di rinunciare a un abbraccio per poterlo donare a propria volta.

  • Di Marina Serafini (---.---.---.56) 26 gennaio 2021 09:08
    Marina Serafini

    Su ma un eccesso di anidride carbonica le danneggia, impedendo loro di attuare la salvifica fotosintesi. Come dice il saggio: il "troppo stroppia", anche per i vegetali. Inutile illudersi, con la strategia degli struzzi, che tanto ci sono altri a risolvere i nostri problemi: dobbiamo iniziare a cambiare modi. Ma le nostre scuole oggi, cosa insegnano?

  • Di Marina Serafini (---.---.---.56) 23 gennaio 2021 00:26
    Marina Serafini

    Carissima, i Cocco cuccioli sono bellissimi; le persone che li usano, meno. Ho voto occasione di osservare un coccodrillo vivo di persona, tempo fa: una esperienza davvero strana. Sono animali antichissimi, che si sono conservati senza troppe mutazioni, senza necessità di adattamenti...la loro arguzia e la loro forza sbalordiscono. Aggiungo che sono animali belli, e che ucciderli per esibirne solo una parte è un pò come recidere un fiore: non ha senso ed è stupido. Togliere la vita per mostrare un residuo??? La pazzia degli esseri umani non è davvero descrivibile!

  • Di Marina Serafini (---.---.---.228) 13 gennaio 2021 00:58
    Marina Serafini

    Carissima, recentemente mi sono imbattuta nel documentario di Wenders "Il sale della terra", uno straordinario lavoro che si apre con immagini sconvolgenti di un campo di scavo per la ricerca di oro. Le persone, afferenti da ogni parte del mondo e da ogni tipo di condizione sociale, vengono a lavorare spontaneamente con l’intento di arricchirsi. Si tratta di un enorme spazio, rivestito all’interno di scale e corpi umani in quantità impensabile, che scavano incessantemente allo scopo. Sembra un campo di prigionia da incubo. E a dirla tutta, in effetti, lo é. Poi, in altra sede, ho trovato un dato pubblicato dalla Nasa, secondo cui, in quella zona - al confine tra Perú e Amazzonia - in soli 5 anni la foresta ha perso 206 km quadrati a causa della estrazione dell’oro. Ecco che l’uomo degrada se stesso e l’ambiente in cui vive - e quindi, di nuovo, se stesso - per correre dietro a una idea di benessere che la struttura sociale impone come dignitosa. Ma la dignità che porta l’uomo a non rispettare se stesso, può davvero fregiarsi di tale nome?

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