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La strenua resistenza del serbo-cirillico

Aumenta il prestigio dell’alfabeto serbo o serbo-cirillico per opera degli stessi serbi.

Già diverse volte abbiamo avuto modo di appurare quanto i Serbi ci tengano alla loro civiltà, alla loro cultura e alle loro tradizioni, ma eccoci di fronte a un nuovo esempio di questo quasi morboso attaccamento alle proprie radici.

Con l'avvio delle euro-integrazioni, come ben sappiamo, la Repubblica di Serbia ha dovuto cambiare, spesso in maniera radicale, il funzionamento di molte sue istituzioni e si è vista costretta a un approccio più pragmatico ma non meno fermo sulla Provincia Secessionista del Kosovo.

Uno dei grandi cambiamenti che la Serbia ha dovuto mettere in atto è stata anche la reintroduzione dell'alfabeto latino per quanto riguarda la segnaletica nelle città più grandi e inoltre ha dovuto anche acconsentire alla richiesta che molti giornali (alcuni anche d'importazione) utilizzassero i caratteri latini.

Questo avvenimento però si è scontrato con l'indomita resistenza dei serbi che dispongono già di un loro alfabeto nazionale e non sembrano affatto intenzionati ad accettare quello latino.

I Serbi utilizzano un tipo molto particolare di alfabeto che appartiene a loro soltanto ed è una formidabile mistura di caratteri cirillici russi, caratteri greci e caratteri latini.

Iscrizione in serbo-cirillicoDa sempre orgogliosi della modernità e dell'efficacia del loro alfabeto i Serbi hanno detto un secco no alle novità portate in Serbia dall'Occidente.

Le risposte che i serbi danno sono sempre le stesse: "Non abbiamo bisogno del latino, abbiamo già un alfabeto" oppure "Perché complicarci la vita con i caratteri latini se il nostro alfabeto è molto più funzionale?".

Effettivamente se lo guardiamo con occhio obbiettivo l'alfabeto serbo è davvero un capolavoro perché ha un simbolo per ogni suono della Lingua Serba, i serbi infatti scrivono come parlano e per questo i bambini a scuola non sono vittime degli errori di ortografia.

Da circa due anni è iniziata un'intensa attività di cirillizzazione su Facebook, Youtube, Netlog e molti altri siti nonche la creazione di molte organizzazioni in difesa del serbo-cirillico dall' "invasore" latino.

Commenti all'articolo

  • Di katrina (---.---.---.150) 16 febbraio 2011 15:12
    katrina

    Illiric89, lei si conferma attento osservatore degli slanci e delle storture delle genti balcaniche.
    I Serbi come sempre sono contraddittori. La voglia /necessità di integrazione impone (imporrebbe ) loro alcuni compromessi, tra i quali l’ adozione di una "doppia cifra comunicativa", allo scopo di agevolare le relazioni tra loro e il resto d’ Europa.
    Ma si sa, sono controversi. Disposti a molto per avvicinarsi all’ Europa, non a rinunciare a un filo della loro identità nazionale, che è perentoria.
    Faticano ad accogliere le istanze che vengono da fuori anche quando sono ragionevolissime, in compenso loro hanno una ben nota tendenza a dilagare, lo sappiamo bene....

    Ma quando non deragliano il loro patriottismo non è bieco nè greve, anzi, li spinge ad affermarsi, li trascina tutti come una mission. Basta vedere Djokovic, o Krasic. Illuminati dall’ interno.
    Ora il ministro dell’ economia si è dimesso, travolto dalla crisi, che non è riuscito ad arginare. Ma ha assicurato che nulla cambierà sul fronte degli investimenti stranieri, che così bene stanno facendo (a loro).
    Questo io lo chiamo senso di responsabilità.
    Non tutti ne hanno altrettanto, in altre nazioni che si considerano più evolute.
    Resto convinta che il loro slancio e la loro determinazione, se ben orientati, contenuti e incanalati, li aiuteranno ad essere tra i protagonisti dell’ Europa prossima ventura.

  • Di (---.---.---.5) 27 luglio 2012 16:03

    ottimo articolo, traspare apprezzamento per la dignita’ culturale di un popolo. renata

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