• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Europa > Turismo Croato in Crisi, Serbia e Slovenia all’attacco

Turismo Croato in Crisi, Serbia e Slovenia all’attacco

La grave crisi politica e sociale in cui si ritrova la Croazia rischia di mettere a repentaglio la stagione turistica 2011. Serbia e Slovenia ne approfittano.

La crisi politica e istituzionale croata dura già da parecchi mesi ormai e ha assunto anche caratteri sociali dopo che il Tribunale Penale Internazionale ha condannato Ante Gotovina a 24 anni di carcere per Crimini contro l'Umanità commessi nei confronti della minoranza serba che un tempo viveva in territorio croato e che è stata costretta a fuggire in Serbia per salvarsi.

In Croazia la popolazione è in rivolta nelle maggiori città del Paese, da Dubrovnik a Zagabria a Vukovar. I croati continuano a sostenere il generale Ante Gotovina benché la sua condanna sia ormai irrevocabile. Tuttavia questo atteggiamento rischia di compromettere in maniera irreparabile la stagione turistica 2011 ed essendo la Croazia un paese che vive essenzialmente di turismo, una stagione estiva povera di turisti darebbe all'economia croata un colpo micidiale.

Le scritte fasciste e antiserbe sui muri delle maggiori città croate, molte delle quali meta preferita dai turisti, rischiano di dare una cattiva immagine della Croazia, proprio adesso che è a un passo dall'UE!

Ma naturalmente c'è sempre chi da tutto questo trae vantaggio: i falchi serbi e sloveni hanno visto nella crisi croata un'imperdibile occasione per rilanciare il loro turismo e dare nuova forza all'immagine dei rispettivi Paesi e stanno cercando di dirottare i turisti che normalmente vanno in Croazia verso la Slovenia e la Serbia.

Nel giro di pochissimi giorni YouTube è stato letteralmente invaso da video propagandistici che mostrano le terme della Serbia, il litorale Sloveno, i quartieri di Belgrado, le grotte di Postumia, le vie austro-ungariche di Novi Sad e così via e tutto a prezzo stracciato!

La Slovenia sta concentrando le proprie forze su Austria, Italia e Germania mentre la Serbia sta puntando all'Ungheria, alla Romania, alla Bulgaria e alla Bosnia e bisogna riconoscere che se i croati non si rimettono in carreggiata al più presto rischiano veramente di vedersi soffiare il primato dai loro vicini perchè Belgrado e Lubiana non scherzano, oltretutto anche il Montenegro si è messo in gioco negli ultimi due anni e sta riscuotendo un discreto successo.

Non ci resta che seguire gli sviluppi della situazione e sperare che la Croazia si riprenda, anche perché sarebbe veramente un peccato che un così bel Paese rimanga vittima dei neofascisti e dei criminali di guerra.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.35) 27 maggio 2011 18:23

    prima chidetevi se ha senso la sentenza contro chi difendeva il proprio stato

  • Di (---.---.---.6) 15 giugno 2012 14:53

    La Slovenia con quei pochi metri di mare che si ritrova, peraltro a pagamento, quando gli stessi sloveni sono i piu’ frequenti turisti in Croazia, e soprattutto la Serbia?...HA HA HA HA...ma questa e’ buona veramente! E questa sarebbe la concorrenza al mare della Croazia, per citare solo quello. Le grotte di Postumia e le terme serbe in alternativa ai laghi di Plitvice? Ma mi faccia il piacere.....Ma chi vuoi che vada in vacanza in quella cozzaglia balcanica di Belgrado e dintorni! La sola Istria per es. fa piu’ turismo in un mese che tutti quei paesi messi insieme nell’ordine di anni. Ma chi ha scritto sto articolo ridicolo? Sarebbe come a dire che in alternativa al turismo in Italia, che sta attraversando una crisi politica ecc.ecc..., ne puo’ aprofittare per es. la Moldavia o la stessa Serbia, con le sue "bellezze" e con i costi bassi... che ridere....Mah!.............

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares