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Il rito della Perdonanza celestiniana si ripete nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio

Tra pochi giorni ricorrerà l'anniversario, (28 agosto 1294) della incoronazione di Celestino V nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio (L'Aquila) che egli volle far erigere, primo e unico Papa che esercitò il suo ministero fuori dalla città di Roma. 

Papa Celestino V, al secolo Pietro Angelerio, il Papa del gran rifiuto. Uno dei primi atti che redisse fu la bolla del perdono, con cui si elargiva indulgenza plenaria senza distinzione di sesso o casta, quale gesto di grande apertura verso tutti i credenti, ricchi o poveri, uomini e donne di buona volontà che pentiti e confessati dai vespri del 28 agosto al tramonto del 29 agosto varcheranno la porta Santa della Basilica saranno perdonati.

Ma il vero significato che volle dare fu quello di lasciare alla municipalità e non alle gerarchie ecclesiastiche la proprietà del prezioso manoscritto. Papa Celestino istituì a Collemaggio il primo giubileo della storia della chiesa. Presente all'incoronazione di "colui che fece per viltade il gran rifiuto" il "sommo poeta" , Dante Alighieri. Questo a marcare le differenze tra stato e chiesa dell'epoca, e non come oggi dove i vertici ecclesiali sono proiettati più agli interessi temporali che spirituali.

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