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Lettera aperta ai dissidenti non "talebani" del M5S

Lettera/intervista di Maurizio Aloisi a un cittadino elettore del Movimento Cinque Stelle.

Con tutto quel che accade in questi giorni, ultima dichiarazione in ordine di conoscenza, i deputati del PdL: "Se condannano Berlusconi ci dimetteremo in massa". Tradotto vuol dire che parlamentari della repubblica non riconoscono il terzo potere dello stato, quello giudiziario. Una grave anomalia del nostro Paese che ne ha viste tante.

Voi deputati e senatori cittadini di fronte alla grave crisi democratica che stiamo attraversando, andate a cercare il tono alto, il pelo nell'uovo, il capro espiatorio invece di fare corpo unico contro questi personaggi pericolosi per la democrazia e la tenuta del paese. La colpa è di Beppe Grillo? 

Sono un cittadino qualunque, un cittadino che nell'arco della sua vita ha vissuto tante stagioni della politica del paese.

Negli anni ottanta per motivi di lavoro andavo nei Ministeri della Repubblica, e si avvertiva anche ai più bassi livelli la corruzione, le mazzette. Il paese viveva di una luce che non gli apparteneva, credevamo ad un benessere che non c'era, tutta la scenografia era studiata ad arte per imbonire il popolo, mentre loro... i politici, sguazzavano a meraviglia danneggiando inevitabilmente quelli che sarebbero venuti dopo, mia figlia compresa.

Poi la stagione di mani pulite e il ritorno per terra, l'italiano medio scopre la corruzione nelle classi dirigenti, negli alti funzionari di partito e nelle imprese pubbliche. L'avvento del berlusconismo con tutti i danni che ha prodotto in vent'anni ci porta ai nostri giorni, nel frattempo era nato un movimento dal basso, di comuni cittadini come me e come tanti altri che non ne possono più di questa politica marcia, ladra, mediocre e corrotta.

Ma stavolta molti si chiedono: c'è una possibilità di cambiamento? Si chiama M5S, comuni cittadini che entrano nei palazzi del potere per rappresentare tutti coloro che voce non hanno, una straordinaria opportunità di cambiare le cose con l'unico strumento in mano al cittadino... il voto.

E allora quasi nove milioni di italiani votano per voi, per comuni cittadini come noi, che andranno in parlamento sicuramente a rappresentarci contro la partitocrazia e le potenti lobbies che ci condizionano la vita da anni. Voi avevate un compito duro, arduo, quello di svelare gli intrighi, le collusioni, gli interessi di potenti personaggi che bivaccano da anni dentro e fuori le istituzioni e incominciare a cambiare tendenza.

Invece dopo qualche schermaglia iniziale vi siete trovati a fronteggiare un nemico molto forte, la stampa, le televisioni, e tutti quelli che avevano e hanno interesse affinché le cose non cambino per i comuni cittadini, ma restino esattamente così. E voi? Cosa ci aspettavamo da voi parlamentari e senatori cittadini come noi?

Ci aspettavamo una compattezza di gruppo, un monolite quale eremo supremo in difesa degli ultimi, dei giovani senza lavoro, senza speranza e senza futuro, degli anziani che vanno a raccogliere nei cassonetti della spazzatura qualche foglia di verdura, se non a rubare per fame.

Invece voi dissidenti siete andati contro di noi che abbiamo riposto fiducia in voi con delle scuse assurde, banali, così facendo avete scredidato il movimento offrendo il fianco a tutti i nemici del popolo, di quel popolo che non ce la fa più a sopportare questa situazione.

Vi rendete conto di cosa state facendo? Tutti i giorni ci sono persone che si suicidano perché la loro esistenza è diventata impossibile, e voi dissidenti non trovate di meglio che attaccare Grillo con delle scuse banali; così facendo state distruggendo il M5S e le nostre esistenze.

Avevate preso un impegno firmando il "contratto", se le cose non vi stavano più bene vi sareste dovuti dimettere e non passare al gruppo misto, lasciando il posto ad un altro attivista che credeva nel movimento e nel progetto del Movimento.

Ora avete compromesso tutte le speranze che avevamo riposto votandovi... forse ci meritiamo come popolo questa politica per altri cinquant'anni, forse abbiamo sbagliato credendo in un sogno di cambiamento. Buona fortuna a voi, ma soprattutto a noi che soffriamo ogni giorno anche per colpa vostra.

 

 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.138) 24 giugno 2013 11:30

    Traduzione : lettera aperta del "talebano "Aloisi ai "dissidenti "non talebani del M5S.

    Tra l’altro anche contraddittoria perché apre con l’individuazione del pericolo sociale n. 1 ,ovvero l’anomalia dei berluscones (sercito di Silvio) , per poi traslare in una esortazione sulla posizione monolitica di chiusura che è proprio quella che ha salvato Silvio e i suoi scagnozzi ,rimettendoli in sella .

    • Di (---.---.---.181) 24 giugno 2013 17:03

      Gentile Paolo, credo che lei ha travisato quanto riportato nella mia intervista a un cittadino elettore del M5S, " un monolite quale eremo supremo in difesa degli ultimi " significa che i parlamentari 5S dovevano rimanere uniti, fare gruppo contro la partitocrazia e le lobbies di potere al comando oramai da sempre nel paese, e non quello sostenuto da lei, ossia una chiusura preconcetta nei confronti del Pd. Io ho solo riportato il pensiero dell’elettore.

      Buona serata, Maurizio Aloisi
    • Di (---.---.---.46) 24 giugno 2013 17:23

      Non gli fare caso....

       i piddini appecoronati da 20 anni, sono così:
      hanno parato il c..lo a Silvio per 20 anni, pretendono che gli voti a scatola chiusa il loro governo, per mandare a casa Silvio.
      Una barzelletta a cui non credono neanche i loro capi, ma va bene dadare in pasto ai loro elettori.

      Tanto loro si bevono tutto, da 20 anni

      Tantè vero che gli salveranno il c...lo anche tra pochi giorni con l’ineleggibilità.

      Sono senza speranza

  • Di GeriSteve (---.---.---.164) 24 giugno 2013 15:31

    A quanto scritto dall’ottimo Paolo io aggiungerei che il talebano Aloisi si arroga il diritto di scrivere a nome di tutti gli elettori del M5S.

    Io sono uno di quelli e sono rimasto fortemente deluso dalle stupidaggini dette da Grillo e dai suoi colonnelli (torniamo alle elezioni e supereremo il 51%) quando si trattava di fare un governo alternativo a Berlusconi.

    I risultati poi delle elezioni amministrative indicano che io non sono l’unico, che veniamo forse rappresentati dai dissidenti e non certo dai talebani.

    GeriSteve

    • Di (---.---.---.181) 24 giugno 2013 17:12

      Il "talebano Aloisi" è solo l’intervistatore del cittadino elettore deluso dai fuoriusciti o espulsi dal M5S.

      Non mi arrogo assolutamente nulla GeriSteve, se vuole conoscere il mio punto di vista è questo:
      Con un 25,5% si è una forza politica notevole in termini di concerttazione, quindi Grillo aveva l’obbligo morale e politico di non deludere i quasi nove milioni di cittadini che aveva votato il movimento. Come? Ad esempio facendo nascere il governo Bersani per poi incalzarlo sulle tante cose da fare. Buona serata! (Maurizio Aloisi)
    • Di (---.---.---.108) 24 giugno 2013 19:34

      Quindi secondo lei, il primo partito nazionale - M5S - avrebbe dare la fiducia per incalzare il PD su cosa?
      Non hanno neanche eletto il loro fondatore Prodi.
      Neanche il loro ex presidente Rodotà.
      Sono i più accaniti difensori delle politiche di austerità della Troika, unico partito di sinistra(?) ad avere questa posizione in tutta la galassia europea.
      E poi per fare cosa? Perchè lei è convinto che manchino solo dei piccoli aggiustamenti anzichè invertire completamente la rotta? Pensa che il PD è in grado di fare questo? Ha forse una sola legge, una conquista di qualche volarte o diritti oppure anche solo un risultato economico che possa essere riconducile al PD? Uno solo chiedo.
      E poi si ponga anche la domanda di come si sarebbe comportato il PDL qualora una legge non fosse stata votata dal M5S. Prova a riflettere e non dimentichi che in italia ci sono ancora nostante tutte le porcherie che hanno commesso questi politici, ancora 20 mln di italiani che li votano, semmai questo è da chiedersi come sia possibile in stato civile, altro che il M5S deve accordarsi con il PD per fare il nulla, il governo dei so e del ni, come da tradizione democristiana.

    • Di (---.---.---.161) 28 giugno 2013 19:33

      Hanno appena respinto, il PD, la mozione per il reddito di cittadinanza.
      Ma cosa vuole incalzare, ma non si è ancora reso conto che il vero problema i italia e della sinistra è il PD?

  • Di (---.---.---.153) 24 giugno 2013 16:00

    All’attenzione di elettori ed eletti M5S vorrei richiamare un particolare su cui riflettere: il capovolgimento ideologico della realtà: è Grillo che ha attaccato la stampa ed è Grillo che ha attaccato chiunque esprimesse un’opinione; poi, inspiegabilmente (ma mica tanto) il vento della propaganda grillesca ha cambiato direzione e adesso le bandierine di tutti i "fedelissimi" si sono voltate dall’altra parte. Questa è una cosa inquietante perché questo modo di stravolgere i fatti è lo stesso usato nell’antisemitismo nazista e nell’antioccidentalismo bolscevico. Se il buon giorno si vede dal mattino...

  • Di (---.---.---.181) 24 giugno 2013 20:47

    Le rispondo nel merito politico di cosa si poteva fare. In America chi prende un voto in più governa, Grillo avrebbe fatto un figurone se avesse riconosciuto la vittoria di Bersani anche con pochi voti in più, pur riconoscendo che la attuale Legge elettorale "porcellum" fa ribrezzo, e considerando che il voto di fiducia lo poteva dare solo il M5S. Per incalzare intendo dire che nel parlamento una volta partito il governo i ragazzi/e potevano proporre una serie di proposte di legge tipo lotta alla corruzione, chiusura del TAV, sul conflitto d’interesse reddito di cittadinanza ecc.alle quali se il Pd e il governo Bersani chiudevano la porta allora si che la prossima volta Grillo e il M5S prendevano una maggioranza bulgara.

    • Di (---.---.---.224) 24 giugno 2013 22:17

      Perchè lei considerà la democrazia america la più bella del mondo? Lo sa che meno del 40% va a votare?Quindi chi rappresenta la metà più uno? Grillo doveva riconoscere etc....ma se non l’ha neanche riconosciuta Bersani dichiarando che eranno arrivati primi ma non avevano vinto. Senza contare poi il fatto che il primo parito di votanti in Italia è il M5S, il PD si è presentato come coalizione. Quindi siamo fuori dalla realtà.
      Concludo sul fatto che i ragazzi dovevano presentare delle proposte di legge tipo chiusura Tav etc.... ma mi scusi tutte proposte che ha elecanto sono già state presentate al Parlamento dal M5S e sono state tutte respinte proprio dal PD assieme al PDL e quindi per quali salomonico motivo non le ha approvate di fatto mentre lei prospetta che le avrebbero votate nell’ipotetico governo?
      Mi sembra proprio un ossimoro, se il PD le condividesse queste proposte, come ricorda anche il senso logico, un partito serio le voterebbe aldilà delle opportunità numeriche del momento. Questa si chiama truffa sulle spalle dell’elettorato che così facendo risulta essere strumentalizzato per dei miseraili interessi di bottega.
      Forse la politica è porprio questo, credere in un ideale e vederlo reralizzato indipendentemente da chi lo propina, l’importante è che devo essere le idee a vincere e non le persone, proprio la mancanza di tutto ciò ha reso la politica un mercato che in fondo è quello che lei siggerisce.

    • Di (---.---.---.64) 24 giugno 2013 23:43

      Va bene che gli USA sono profondamente diversi da noi, sia culturalmente che politicamente, ma la bassa affluenza al voto NON è affatto un elemento negativo, come sostenuto dalla menzognera e interessata propaganda di regime dell’italica partitocrazia che ci stanno inculcando da almeno trent’anni. In tutte le democrazie vere, stabili e consolidate nessuna forza politica si sogna di mettere in discussione il principio democratico, per cui la popolazione non ha motivo di temere per la propria sicurezza; né si pensa di mettere in discussione il sistema economico per sostituirlo con l’economia pianificata di stampo sovietico o altri deliranti propositi del genere. La questione si riduce quindi solo a diverse interpretazioni dello stesso sistema, senza nessuna minaccia di stravolgimenti e rivoluzioni. Per questo motivo i cittadini sanno con certezza che qualunque sia il risultato elettorale, esso avrà un effetto soltanto relativo sulla loro vita e quasi nullo sui fondamenti della propria civiltà; e allora, a meno di non sentirsi particolarmente interessati per qualche specifico motivo, lasciano tranquillamente che l’esito della consultazione sia affidato a chi ci tiene di più.

      In Italia, invece, la fame di voti dei vari partiti che si contendono fino alla compravendita (come ahinoi ben sappiamo) ogni singolo seggio, li spinge finanche a campagne allarmistiche (che da un certo punto di vista considererei peggio di quelle sui terremoti: da perseguire penalmente) a suon di "democrazia in pericolo", ovvero: "DOVETE votare per noi o sarà la fine". La partecipazione esageratamente alta, quasi "bulgara" (si sarebbe detto fino a poco tempo fa, e non è un caso) è quindi un sintomo, non già di salute bensì di PATOLOGIA della politica italiana; tutto, fuorché qualcosa di cui rallegrarsi, proprio perché è indice di alta conflittualità e bassa fiducia, tanto tra le Istituzioni, quanto tra i cittadini stessi. Mi auguro che tutti noi possiamo riflettere di più su queste cose, senza dare per scontato tutto quello che di volta in volta i nostri vari imbonitori tentano di insidiare nelle nostre coscienze. Cordialmente.

    • Di (---.---.---.224) 25 giugno 2013 00:25

      Guardo, le chiedo scusa ma ne ho già sentite troppe che non intendo andare oltre.
      Se per lei la democrazia è considerare più della metà degli aventi diritto, frutto della presa di coscenza che andare a votare è inutile perchè tanto si ha la certezza che nulla cambia, mi creda siamo proprio messi male, lei mi sta dando una grande notizia, che il voto è una truffa è la politica un inganno per perpetuare la partitocrazia nei secoli perchè nulla cambi a costo di svilire gli elettori.
      Complimenti e poi si chiede perchè non è stata data la fiducia al PD? Proprio per quello che le ho spiegato, per non perpetuare quello che accade da oltre vent’anni della finta sinistra e della finta destra.

    • Di (---.---.---.181) 25 giugno 2013 00:48

      So bene che in America va a votare una minoranza degli aventi diritto, non sono affatto innamorato ne del sistema Americano (tutto accentrato su una sola persona) nel di quella democrazia piena di contraddizioni. Dico però se il principio vale per il mio condominio la metà più uno ha ragione, pur condividendo buona parte del suo ragionamento, allora si poteva riconoscere la vittoria se pur esigua a Bersani.

      Per quanto riguarda le cose proposte in parlamento (molte citate da lei) non voglio credere che sia così ingenuo per non comprendere la differenza tra l’appoggio esterno se fosse nato un governo Bersani, e la attuale situazione con il M5S a l’opposizione.
      Viviamo in un paese malato da tempo, con un personaggio che condiziona da vent’anni la vita politica e non solo del paese.
      Credo personalmente che si sia persa una occasione storica, quella per la prima volta nella storia della repubblica di aver portato nelle istituzioni comuni cittadini senza l’appoggio degli apparati partitocratici a rappresentare altri comuni cittadini. I fatti di questi giorni hanno detto però che i problemi ci sono anche nel Movimento. La saluto e la ringrazio per la sua gentile discussione. 
    • Di (---.---.---.161) 28 giugno 2013 19:30

      Non siamo in un campionato di calcio che vince chi arriva primo, ma siamo in una repubblica parlamentare ove nello stesso vengono elletti i rapprentanti dei cittadini, che per i giochi di forza in base alle percentuali espresse, dibattono e convercono dando corso a leggi.
      La sua invece si chiama DITTATURA DI MAGGIORANAZA, nulla a che vedere con la democrazia parlamentare. Si ricordi che Mussolini in Italia era la maggioranza, se il Re non gli avesse affidato l’incarico, dopo la marcia di Roma e si fosse andato a votare, egli avrebbe vinto con un plebiscito.
      La stessa è avvenuta in Germania, con la presa di potere di Hitler.
      Lei non si rende conto ma ragiona da estrema destra.

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