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Grillo da Vespa: un percorso... naturale

Il fondatore del M5S mette da parte settarismi e ritrosie personali, e regala al movimento un grosso passo in avanti

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Grillo ha deciso: il 19 maggio sarà a Porta a porta di Vespa, programma simbolo della disinformazione perpretata in questi anni. Il passo segna una svolta storica nei registri comunicativi del M5S, e pare figlio di un ragionamento pragmatico, finalmente lontano da estremismi ideologici che hanno fino ad ora ostacolato il vero potenziale del movimento.

Perché, se è vero che i media tradizionali sono artefici e complici del perdurante sfacelo italico, restano il bagaglio di voti piu' prezioso dal quale attingere, usando le dovute precauzioni. E' infatti lecito il timore di essere confusi con "gli altri", e di venire sopraffatti nel dibattito; tre esponenti politici rivali che ripetono la stessa menzogna possono farla diventare reale.

Anche i sondaggi ora confermano quello che pareva di facile intuizione: la partitocrazia si regge, oltre che sul voto clientelare, su quello degli over65 che hanno la tv e i giornali come principale mezzo di informazione. E' a loro che Grillo si deve rivolgere, andandoli a cercare laddove si trovano: nei palinsesti televisivi morenti. E lo deve fare usando dei toni il più possibile pacati, parlando alla testa delle persone e non al cuore: un sussulto, un emozione, hanno un effetto immediato ma tendono a svanire; un semplice ragionamento su Renzi che si permette di dichiararsi "sbigottito" dalla corruzione per l'Expo può avere un effetto di lungo corso. Gli elettori ultrasessantacinquenni  non sono cosi facili ai cambiamenti, e hanno bisogno di essere rassicurati, prima che informati.

Urlare di indignazione per il tracollo delle istituzioni tutte può essere liberatorio, ma in questo momento non è utile. Chi si informa di politica ed ha il ben dell'intelletto, già vota M5S, e non è la maggioranza. Forza Beppe, forza!

 

Foto: screenshot da Rai1

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.115) 14 maggio 2014 12:04

    Per carità legittimo raccontarla come uno vuole ,ovvero che l’operazione talk show di Grillo è il frutto di una profonda elaborazione interiore che lo ha portato a riconsiderarne la partecipazione ( dopo le espulsioni degli eretici e sono sicuro senza il minimo contradittorio) , ma l’immagine degli ultrasessantacinquenni ai quali bisogna parlare pacatamente per rassicurarli e non spaventarli , è splendida .
    Ma dove l’hai pescata ?

    Siamo tutti in trepidante attesa di essere "informati " dal comico , speriamo però che usi un tono pacato e suadente per "informarci " altrimenti ci spaventiamo e ci rovesciamo il brodino addosso .
    Da non credere .
    ciao

  • Di (---.---.---.139) 14 maggio 2014 19:10

    Mette da parte settarismi e ritrosie personali.......ahhh!! e invece no! fa la giravolta, fanne un’altra, ........... e ambarabà cicicoco’. 

    Aveva già "timidamente iniziato", ora va dal morto Vespa; ai 65enni prometterà la dentiera, la "pensione di cittadinanza", la cancellazione dell’IMU, la difesa dai comunisti... ah no quello è l’altro! beh fa niente, ancora un pochino e saranno uguali.....
    Povero Grillo, cosa bisogna fare per qualche voto in più.....’stì morti che leggono i giornali e guardano la televisione anziché essere in rete........
    Io veramente evito la TV causa presenza costante di grilliani,.......
    Un Saluto
    Enzo 
  • Di (---.---.---.98) 15 maggio 2014 10:58

    @21: forse pirla, non uno che si abbassa a seguire "un padrone" di partito,

    @29: è vero, leggo,..... da molto tempo non mi faccio intontire da nessuno. 
    Dalle mie letture evinco che i pseudo partiti, movimenti, sette, sottoposti ad un "padrone" hanno sempre portato "sfighe" e sempre, dico sempre, hanno iniziato il loro percorso da giustizia, onestà, ecc.ecc. per tutti. Naturalmente i "seguaci" sono proni alla volontà del "padrone" o "duce" o "caporale" o "caro leader" o "semplice portavoce", che dir si voglia: LUI e solo LUI li porterà alla felicità: in fondo si tratta di "ideologia dogmatica" anche se dalle tue parti la chiamate "postideologia": diventano tutte dittature, oppure comitati d’affari, ma prima, fanno qualche passo per "accreditarsi": Da radicali a rassicuranti a dialoganti...con gli altri poteri. Personalmente preferisco prevenire: ciò che fanno, anche il buono, mi lascia indifferente.

    In quanto a coloro che fanno politica, male ed a nostre spese: è colpa nostra se nei nostri partiti c’è malaffare ed è sempre colpa nostra se non siamo capaci di cambiarli o non votarli.

    Molto semplicemente si chiama "educazione civica", cittadinanza, che necessitano di costanza per capire cosa è meglio per me, la mia famiglia e la comunità; serve anche "memoria storica".

    Quando le cose non vanno bene non è indispensabile diventare o inventare "nemici", bisogna prendere il buono che c’è, magari sotto lo sporco e le incrostazioni, pulirlo, renderlo nuovamente efficiente: "il buon padre di famiglia" versus "demagogia"

    Un Saluto
    Enzo 


    • Di (---.---.---.98) 15 maggio 2014 11:41

      Caro Asini, legga l’articolo appena apparso qui, su Agoravox, di ggv84, quando ero grillino io.....


      E’ un pezzo molto bello, 
      Un Saluto, 
      Enzo
    • Di David Asìni (---.---.---.176) 15 maggio 2014 15:10
      David Asìni
      • Gent. Enzo, Lei scrive: "è colpa nostra se nei nostri partiti c’è malaffare ed è sempre colpa nostra se non siamo capaci di cambiarli o non votarli"; sono perfettamente d’accordo con Lei. Nei paesi civili, quando un politico ha un comportamento semplicemente scorretto (copiare la tesi di Laurea, per intenderci), il partito lo espelle e lo abbandona al proprio destino, per evitare l’esodo in massa degli elettori. Qui, il Pd rinvia le votazioni per l’arresto del Sig. (...) Genovese, e Berlusconi si indigna perche’ Scaiola e’ in carcere "Solo per aver aiutato un latitante". Io non posso e non voglio essere complice. Critichi Grillo, pensi quello che piu’ le piace, ma non sia complice. Cordialita’
  • Di (---.---.---.98) 15 maggio 2014 17:35

    Gent. Asìni, io ho commentato a modo mio il suo articolo, sulla traccia del commento di Paolo.

    La prendevo in giro, e con Lei Grillo, per la "lisciata" sulla "genialità e razionalità del semplice portavoce e futuro grande timoniere", per la partecipazione ai Talk Show, 

    Mi sono preso del pirla e questo ha provocato una semplice reazione, senza offendere nessuno.

    Ora lei mi invita a non essere complice: e di che cosa? in questo Paese è responsabilità dei singoli eleggere i candidati che vengono presentati dai partiti e sono liberi di farlo: se sono scontenti e non cambiano, non chieda a me il perché, io non lo so, ma non per questo diventiamo tutti delinquenti (immagino che ciò che Lei definisce complice non si riferisca ad una bella tresca amorosa) o nemici. Semplicemente voto tutt’altro.
    Pensi che io non capisco come si faccia a votare 5S; Io qualche cosa sui Movimenti Civici che ne furono la base, ora fagocitati e svuotati, la conosco, ma non considero Lei un nemico. 

    E’ da tanto tempo che la politica partitica ed i politicanti mi fanno leggermente schifo (mai stato militante o iscritto ad un partito, troppo anarchico),
    però so di cosa si tratta, conosco bene l’idea "puritana" della politica nei Paesi nordici e la approvo, lamento nuovamente la mancanza di educazione civica e cittadinanza di questo Paese di pigri, individualisti e,"sospetto", ignoranti, dove aspettiamo sempre il "conducator",

    In tempi dove prevale l’immagine sulla sostanza, l’imbonitore di successo avrà successo sicuramente, in particolar modo se è un "demagogo"; la tattica è sempre quella: io, demagogo di turno, sono contro tutto e tutti, i giornali e la televisione, aborro, rifiuto, poi però compaio perfino sugli sportelli dei forni e dei microonde, possibilmente anche sullo specchio di Enzo quando la mattina si fa la barba, e se non compaio nonostante il casino che faccio, ebbene "ecco la prova che avevo ragione, ci cancellano e zittiscono"...e avanti così.... tanto, dopo Berlusconi qualcun altro che differenza vuoi che faccia.
     
    Troppo serioso, va beh....

    Un Saluto
    Enzo
     




  • Di (---.---.---.125) 17 maggio 2014 09:54

    Sig. Enzo, non so chi sia il sig. "21" che le ha dato del pirla ma, a parte l’insulto gratuito, mi associo.

    Il commento che lei faceva è fuori tema, diceva cose sbagliate, paragonare Grillo a Berlusconi non ha alcun fondamento, e lei lo sa, ed è per questo che magari si è attirato quel simpatico commento. Lei avrà scritto di getto, rivelando il rancore che si annida in lei, e così facendo ha tolto forza alle sue parole. Vuole accusare Grillo di fare promesse vane? Bene, ci sta, ma tra queste promesse non ci sarà mai la dentiera gratis. Vuole accusare Grillo di contraddirsi perché prima dice che la televisione è faziosa e poi va da Vespa? Va bene, ma questo è estremismo perché, come dice l’articolo di Asìni, in realtà è semplicemente pragmatismo.

    In risposta al sig. "21", lei tira fuori i "padroni di partito". Altro bel pensiero. Allora come chiamare i vari Renzi e Berlusconi? Un movimento politico che non ha un leader è destinato allo sbando, non ha senso che esista. Però, per lei essere leader è una colpa solo se lo fa Grillo.

    Infine, nel suo commento qui sopra (e anche prima), arriva a dire che la strategia di Grillo è essere "contro tutto" ma poi pervade ogni angolo possibile. Parole un po’ farneticanti e obnubilate. Primo, il M5S NON E’ CONTRO TUTTO. Si informi e vedrà anche lei. Secondo, il M5S non è così invadente come lei dice - ci sono statistiche chiare e queste statistiche sono NUMERI, non percezioni soggettive.

    Forse lei non se n’è accorto, ma sono proprio i discorsi come i suoi a portare consenso ai grillini. La gente vede sparare cazzate galattiche sul M5S, quando dovrebbero essere dirette altrove, e capisce. Questi discorsi su populismo e demagogia certe persone li fanno senza neanche sapere di che cosa parlano, e li fanno perché non sanno che altro dire, non hanno altri appigli. Che tristezza.

    Saluti,

    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.115) 17 maggio 2014 10:46

    Gottardo ,come si dice "il lupo perde il pelo ma non il vizio " .

    Ma mi dici perché ogni volta che qualcuno esprime un giudizio (di parte ovviamente ) su Grillo devi sempre stigmatizzare l’interlocutore con termini del tipo : " Parole un po’ farneticanti e obnubilanti ", "cazzate galattiche " ,per poi dissociarti da @21 che da del pirla a Enzo che ,per inciso ,esprime concetti largamente condivisibili ( tra l’altro anche dal sottoscritto ) ,in maniera assolutamente educata .

    Guarda che è proprio anche questo linguaggio da bar sport che tiene alla lontana dal M5S molti potenziali elettori .
    Che Grillo non sia come Berlusconi è fuori discussione . Silvio è un personaggio complesso , quasi irripetibile , è un mix di tutti i disvalori che per elencarli ci vorrebbe l’elenco telefonico , ma che ci sia una somoglianza "politica " e nei modi populistici e demagogici di proporsi è sotto gli occhi di tutti . E’ inutile negarlo .Sono entrambi attori consumati che fanno della affabulazione la loro arte captatoria . E devo dire che funziona , ma ha il difetto che è a termine . Con Silvio , grazie anche ai suoi armamenti extra , è durata un ventennio , con Grillo credo che si sgonfierà molto più rapidamente .
    E guarda che quanto a stupidaggini dichiarate nel corso degli anni Grillo non è sicuramente secondo a nessuno . Anzi.
    ciao

  • Di (---.---.---.139) 17 maggio 2014 16:18

    Salve Paolo,grazie per il sostegno.....Salve Gottardo, ho associato scherzosamente Grillo a Berlusconi, non l’ho fatta ridere, ciò prova che non sono comico! Non mi metta al rogo solo per questo, su!

    Ho associato Grillo/Berlusca a Demagogia: il termine è preciso, le forme identificative di un partito/movimento/setta demagogici sono ripetitive,uguali a se stesse: al "Tribuno" è indispensabile scagliarsi contro tutto e tutti, scegliere UN nemico interno ed UNO esterno, sarà affiancato da una ristrettissima cerchia, a volte poco visibile ma senz’altro ascetica, attaccherà tutti i media, LORO raccontano balle, e si procurerà un mezzo mediatico suo od alleato, sarà "movimentista" (come dicevano nel PCI nell’antichità) ed avrà sempre ragione: figuriamoci se in Italia questo è difficile; raggiunto il successo necessario, lentamente, smetterà "pragmaticamente i panni "militareschi", diventerà più conciliante e rassicurante...ecc.ecc.ecc.Questo è nella storia, più volte ripetuta, sono fatti oggi si potrebbe chiamare "format"!

    Padrone di partito: intanto sbaglia Lei a mettere Renzi assieme a Grillo e Berlusconi e sbaglia nuovamente volendo far passare "Leader" quale sinonimo di "padrone"... su non usiamo male le parole.
    Grillo padrone di partito: lo è, a tutti gli effetti, certificato dal Notaio, dimostrato in più occasioni da ultimo in Parlamento ed alle Regionali....che cavolo dici Gottardo.
    Io però ho memoria storica: i movimenti civici che riuniti hanno dato vita a 5S, erano pepite d’oro nella vita di questo Paese: tutto bruciato sull’altare di un successo nazionale.(a proposito, legga l’articolo di ggv84, e lo commenti punto per punto, grazie)

    Populismo: io non ho mai usato questo termine che, di suo, non è necessariamente spregiativo. Di solito per 5S uso "qualunquista" che’ "postideologico" mi fa venire l’orticaria: lo uso per identificare uno che da qui a questa sera può "pragmaticamente" dire tutto ed il contrario di tutto.

    Presenza pervasiva: sospetto che il Blog ed il Fatto Q. siano insufficienti, sarà un miracolo ma io ho visto i 5S anche sullo sportello del forno...santi subito.

    Se il mio commento vi porterà voti, sono contento per Lei, io per fortuna sono uno, valgo uno, non mi faccio remore ad informarmi ed a pensare con la mia testa, non voto pasticcioni e malaffaristi e, certamente, neanche demagoghi....

    Spero però che Grillo, da Vespa, sia prima di tutto sincero, parli di Europa, ricordi il buono ed il meno buono che c’è, lasci perdere per un attimo le nostre miserie interne perchè, caro Gottardo,il nostro futuro è una Europa migliore oppure i confini e il tavolino del dazio fra Comuni.

    Un Saluto, stia in forma, ne vedremo ancora delle belle,
    Enzo



     


  • Di (---.---.---.125) 17 maggio 2014 20:45

    Per il caro Paolo:
    > Ma mi dici perché ogni volta che qualcuno esprime un giudizio (di parte)
    > su Grillo devi sempre stigmatizzare con termini come: farneticanti

    Lo faccio quando noto parole farneticanti, appunto.

    Difatti, Enzo qui sopra dice che scherzava. Era quindi una farneticazione scherzosa e non me ne sono accorto... mah...

    > Guarda che è proprio anche questo linguaggio da bar sport che tiene alla
    > lontana dal M5S molti potenziali elettori.

    Non penso proprio. Io noto che le critiche al movimento 5 stelle sono principalmente due: "non hanno fatto niente" e "Grillo parla male".
    Sulla prima sarebbe interessante discutere, ma lasciamo perdere.
    Sulla seconda m’incazzo, perché Grillo ha un linguaggio fiorito, ma non arriva al livello dei vari Calderoli, Renzie (che parla bene ma racconta balle galattiche), Berlusconi (che oltre alle balle galattiche insulta popolazioni intere), e ce n’è davvero per molti altri.

    La differenza del linguaggio può tenere lontana la gente che non s’interessa, non capisce, che non s’informa, che si fa incantare dalle involuzioni dialettiche del Berlusca o del Renzi di turno (per scoprire le balle galattiche solo dopo). Ma di quella gente, scusa Paolo se lo dico, non ce ne frega una mazza. Non ci interessa avere il voto di chi non capisce e vuole semplicemente delegare qualcuno che gli risolva i problemi. Il paradigma del politico che dice quello che la gente vuol sentire (e anche COME lo vuole sentire), per poi fare quello che conviene a LUI, non è per noi. Gli esempi più lampanti sono Berlusconi e Renzi - due mentitori che difatti si sono associati per propria convenienza, e i risultati si vedono. E’ meglio sentire Grillo parlare sporco e mandare in aula gente per bene, piuttosto che sentire i discorsi infiorettati e vedere un parlamento penoso come il nostro.

    A questo punto, ti chiederai perché me la prendo con quelli che a mio parere "non s’informano e non capiscono", visto che dovrei fregarmene. Sono un essere umano, e mi da’ fastidio vedere le falsità, m’infastidisce sentire parlare di demagogia. Se c’è qualcuno demagogico, adesso, si chiama Berlusconi - si chiama Renzi. Personaggi che dicono quello che dicono per: tenere in piedi il partito, non finire in carcere, per rispettare impegni presi con chissà chi (lobby?). Io ritengo una stupidità prendersela con Grillo, quando bisognerebbe prendersela con altri. E non dispero che, a furia di controbattere, qualche cosa si possa ottenere.

    > che ci sia una somiglianza "politica" [tra Grillo e Berlusconi]

    Ecco, questo mi pare una farneticazione, scusa Paolo.
    Torniamo ai FATTI: guarda la gente che il Berlusca ha mandato in parlamento, e che sta appestando le procure di mezzo Paese, e poi guarda quella che ha mandato Grillo (si fa per dire, perché c’è una bella differenza nei metodi). Ti sei già dimenticato delle cose vergognose accadute grazie al Berlusca? "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei". Stiamo parlando di mafia, tangenti, lobby. Per dirla con il linguaggio fiorito che non ti piace, stiamo parlando di puttanieri (che sarebbe il meno), piduisti, truffatori ladri e corrotti e pregiudicati in genere.

    E poi, Berlusconi e Grillo hanno SEMPRE detto cose diverse, tranne che nel ’94 - ma sono bastati tre mesi (e dico TRE mesi) per mettere a nudo le balle del Berlusca.

    Fine della risposta a Paolo (ma mi sto trattenendo) - Ciao.
    ------------------------------------------------------------

    Per Enzo.

    Da Wikipedia: "Demagogia è un termine di origine greca che indica un comportamento politico che attraverso false promesse vicine ai desideri del popolo mira ad accaparrarsi il suo favore" ...

    Chi è demagogo? Grillo? E quali sono le false promesse?

    Il wiki prosegue citando, come lei, alcuni meccanismi usati dai demagoghi, per esempio il "nemico". Per Grillo, il nemico è la classe politica attuale. Non vedo come dargli torto, ma forse lei ci vede del buono nei nostri politici. Per Berlusconi, il nemico sono i magistrati e i comunisti. Per Renzi, il nemico è Grillo, ma Renzi parla anche di rottamazioni di politici e dirigenti (e questo mi sembra proprio un discorso originale, solo che bisogna guardare i fatti...).

    Infine, tutti e tre i personaggi vogliono abbassare le tasse e snellire la burocrazia. Ma se lo dice Grillo è demagogia, negli altri due casi no. All’atto pratico, le tasse non le ha ancora abbassate nessuno, ma questo cosa importa?

    Altri argomenti sono Euro ed Europa. Berlusconi è sempre stato ambiguo (che cosa mi conviene di più al momento?). Devo dargli atto di aver avuto il coraggio di dire certe cose in tempi non sospetti. Il PD è sempre stato europeista in modo acritico, e ultimamente il rottamatore Renzi ha spostato leggermente il tiro: "Europa sì, ma con Nesquick". Copiatore di idee altrui. Ma PD e PDL hanno firmato il Fiscal Compact senza fiatare, quel capestro che, se andrà in porto, ci rovinerà.

    Sig. Enzo: è demagogia dire che in questa Europa moriremo? E’ demagogia dire certe cose su Parmalat, Cirio, MPS, Expo? Sì? Allora sono fiero di sostenere un demagogo, che dice cose che gli altri non dicono (chissà per quale motivo). E consideri che sull’Expo le cose non sono ancora finite. E non finiranno, come per MPS e la TAV, perché il PD ha molti interessi lì. Ah, ma sto diventando demagogo!

    Riguardo al padrone di partito faccia degli esempi concreti, altrimenti non le credo. Per quanto mi risulta, i grillini in parlamento hanno sempre votato in accordo con le idee fondanti del movimento. In un caso non l’hanno fatto, c’è stato un grande riscontro mediatico, e il "padrone del partito" ha seguito il regolamento contro le sue stesse idee. "Sconfessato dalla base!" Ah ah... sarà stato contento lei, di vedere Grillo sconfessato, o triste perché il padrone non è poi tanto padrone? Mah.

    Il "che cavolo dici Gottardo" lo rigiro a lei. La sua memoria storica la spieghi, non basta dire che i movimenti civici sono stati sacrificati per il successo nazionale. Spieghi bene che cosa è stato perso.

    Per chiudere, lei spera che Grillo da Vespa parli di Europa. Io invece no. Queste elezioni europee sono, in Italia, una semplice scusa. Sia Renzi che Grillo vogliono dimostrare di avere una legittimazione popolare, per avere più forza politica. In Europa non sono necessari i grillini, c’è già abbastanza euroscetticismo anche senza di loro (anche troppo: i grillini non sono estremisti per quanto riguarda l’euroscetticismo). E poi, non ha senso andare a parlare in Europa con l’Italia così com’è adesso - non siamo credibili, direi di più, facciamo ridere (e purtroppo non in senso figurato). Proprio lei, sig. Enzo, se la prende con l’unica forza politica che fa discorsi etici e LI METTE IN PRATICA. Proponga un’alternativa, prima di attaccare Grillo.

    Cordiali saluti,

    Gottardo

  • Di (---.---.---.154) 17 maggio 2014 21:51

    Già solo il fatto che per parlare di demagogia si citi wikipedia invece di un compendio di storia della filosofia dovrebbe far riflettere.


    Mala tempora currunt.


    C’è chi galleggia e chi affoga.

  • Di (---.---.---.139) 18 maggio 2014 00:21

    @154, ha ragione, in questo caso però è illuminante, infatti, caro Gottardo, dimentica addirittura di citare la seconda parte della definizione wikipedia ..........spesso il demagogo.......ecc., la cita con una parola.

    Io mi riferisco ad una definizione meno modernista, ma ho usato il termine solo per evidenziare comportamenti e azioni che si sono spesso ripetuti storicamente.

    Per il resto ho solo commentato Asìni e risposto a commenti sull’argomento Grillo/Vespa evidenziando che non di "genio pragmatico" si tratta ma di comportamento riconoscibile/definibile.

    L’universo politico/partitico, chi è più o meno bravo, paragoni fra partiti, persone, non sono il tema. punto.
    Trovo sbagliato discutere utilizzando..ma anche gli altri.....oppure.....guarda cosa fanno gli altri......cosa hanno fatto gli altri ecc.: siamo alla fiera del ribasso? del meno peggio? Io sarei anche disponibile ma non a commento di questo articolo......o no?

    Ed in ogni caso se c’è un nemico, quello è il delinquente e per lui ci deve essere la magistratura, in politica non c’è il nemico c’è un concittadino che la pensa in modo diverso dal mio.....! e qui si apre una discussione irrisolvibile, affrontabile solo da una comunità solida che "pretende" dignità e si sforza di ottenerla.

    Gottardo chiede: è demagogia dire che in questa Europa moriremo?? sì, è demagogia: Lei vede l’Europa come un nemico che ci ucciderà, per Lei non c’è scelta, vuole convincere che non c’è soluzione alcuna.............che invece c’è, eccome, con la "diligenza del buon padre di famiglia", la dignità, l’mpegno e la cittadinanza.....gli errori si correggono.

    Il padrone:http://www.genovaweb.org/STATUTO-M5S.pdf, si tratta di un atto notarile, legga in particolare gli art.4 e 6.

    Un saluto
    Enzo



  • Di paolo (---.---.---.115) 18 maggio 2014 23:37

    Come ho affermato in altro spot ( Giannuli) sul tema ,ritengo la questione "uscita dall’euro " una pura e semplice speculazione propagandistica .Insomma una cosa senza senso se non quello di achiappare i voti di chi si è fatto strumentalizzare dalle chiacchere antieuro dei vari Grillo ,Paolo Barnard , Claudio Borghi , per non dire Olio Fridman ...ecc . Tutti cantori di disgrazie che sono sicuro sarebbero poi pronti a tirare indietro il braccio se le cose dovessero andare storte.
    Fossimo un paese serio ,con gente seria e responsabile a far da classe dirigente il tema "uscire dall’euro " dovrebbe semplicemente sparire dal dibattito politico .
    A prescindere dalle difficoltà e dai tempi di una uscita concordata e assistita(che non è garantita) , visto che nessuno può certificarne la convenienza ,anzi con forti probabilità di un tracollo generale e definitivo del sistema italia , è semplicemente demenziale continuare a parlarne.

    Nell’euro ci siamo (ormai) e ci dobbiamo rimanere , cercando piuttosto di non farci buttare fuori , cosa non del tutto scontata.
    Semmai dobbiamo curarci i nostri guai (aggravati dal ventennio di follie berlusconiane e d’intorni ) e poi mettere mano ai correttivi opportuni in sede UE . Se siamo credibili abbiamo un peso importante e otteniamo risultati ,altrimenti ci trattano ( a ragione) come cialtroni.

    Grillo : " se vinciamo (?!) le elezioni europee , via Napolitano ,via Renzi e poi via tutti ......un calcio alla Merkel ,uno sputo a Hollande .....sennò via dall’euro ".
    Capirai arrivano i nostri ,i parlamentari eletti con venti voti online cadauno (amici e parenti) ,selezionati dal Guru sulla base della fedeltà messianica. Mamma che paura !!!
    Al peggio non c’è mai fine .
    saluti

  • Di (---.---.---.212) 19 maggio 2014 12:01

    > "Già solo il fatto che per parlare di demagogia si citi wikipedia invece di un
    > compendio di storia della filosofia dovrebbe far riflettere."
    > "Mala tempora currunt."

    Questa è proprio bella. Lo incolli lei, caro "154", un link che definisca la parola altrettanto comodamente come ho fatto io. Se ho citato Wikipedia non è per ignoranza ma per modernità, quella a cui lei forse è avverso tanto da ricorrere a una frase latina (che per altro comprendo perfettamente, il Latino l’ho studiato anche io).

    Il buon Enzo si aggrappa immediatamente, dice "dimentica addirittura di citare la seconda parte ..." e, nella stessa frase, tre parole dopo, scrive "la cita con una parola" (che sarebbe "nemico"). Allora: citai o non citai? Aggiungo: l’intero mio paragrafo parlava del "nemico" - direi che ne ho parlato abbastanza. Io non sono Cicerone, e per scrivere impiego parecchio tempo. Ma so leggere benissimo, e noto le incongruenze concettuali.

    Comunque, per tornare al discorso del "nemico" demagogico, nella mia moderna ignoranza asserisco che è normale, in politica, individuare uno o più nemici - specialmente per un movimento che ha idee diverse (non mi spingo a dire "innovative") da quelle espresse in italia negli ultimi 50 anni. Mi riferisco a idee come: "i politici sono nostri dipendenti", "la politica deve funzionare senza soldi", "democrazia diretta". Tutte cose che, nell’Italia attuale, hanno un riscontro esattamente contrario. Nel paragrafo che avevo scritto cercavo, con la mia limitata capacità espressiva, di mostrare che qualsiasi forza politica individua dei nemici, specialmente in campagna elettorale. Per cui, sono tutti demagoghi. Ma Grillo lo è di più secondo voi e, mi scuso nuovamente per la mia incapacità logica, io non lo credo.

    Qui arriviamo al concetto del "meno peggio", e direi che passiamo dall’eloquenza di Cicerone alla filosofia, campo in cui sono ancora meno ferrato e me ne dispiaccio in anticipo. Però posso dire che SI: in caso di votazioni politiche io voto per il meno peggio. Capisco che è cosa stupida, che dovrei mirare alla perfezione ma, siccome non posso votare il mio vicino di casa, persona stimatissima e con capacità manageriali economiche politiche enormi, sono costretto a scegliere in una rosa limitata di candidati. E’ il "To be or not to be": se sia più nobile astrarsi da queste bassezze mondane e limitarsi a criticare tutto e tutti, come fa Paolo, o se cercare di partecipare attivamente facendo il meglio possibile, consci di sbagliare sempre, ma in diverse gradazioni. Se si sceglie il "to be", per forza occorre scegliere il "meno peggio", e allora i discorsi come "anche gli altri" diventano pienamente ammissibili. Fra tre ladri che mi rubano in casa, certamente scelgo quello che ruba meno; e allora in un’offerta politica limitata scelgo il meno peggio.

    Ma torno a Enzo, che asserisce che in politica non ci dovrebbero essere nemici ma concittadini con idee diverse. Sono d’accordo, Enzo, ma in linea di principio, inapplicabile alla realtà: nel momento in cui io esprimo un’idea, e qualcun altro ne esprime una opposta, quel qualcun altro diventa il mio nemico. Se la discordanza di idee si manifesta in una discussione fra vicini di casa, è auspicabile e possibile che la lite si ricomponga con una mediazione pacifica e intelligente. Ma in politica non può avvenire, specialmente in campagna elettorale. Si parla, non a caso, di "competizione politica"; se ci piace, sostituiamo il termine "nemico" con "avversario", ma la sostanza non cambia. E a questo proposito voglio ricordare che Berlusconi e Renzi strillano "non votate per Hitler, per Stalin, per il Fascista, per il Pazzo furioso, per il Comico, per il Buffone". Hanno individuato un nemico in carne e ossa e lo insultano, che ne dice Enzo? E’ curioso poi che una persona sola possa accentrare tutti questi epiteti così diversi fra di loro, come se questa persona fosse l’incubo terribile di una somma di questi Personaggi... io leggo molti libri di fantascienza ma, le giuro, neanche lì ho trovato esseri così malvagi e poliedrici. Forse nei miti di Chtulu... ma sto divagando.

    Sig. Enzo, la prego, sia meno avventato. Lei scrive "Gottardo chiede: è demagogia dire che in questa Europa moriremo? Sì, è demagogia: Lei vede l’Europa come un nemico che ci ucciderà, per Lei non c’è scelta, vuole convincere che non c’è soluzione alcuna". Che cosa ne sa LEI del mio europeismo? Niente. Lei si aggrappa a poche mie parole, capendole anche male, per dedurre conseguenze estreme del mio pensiero, ma lei sbaglia. Io dico che QUESTA Europa crollerà, mentre io voglio un’Europa che sia davvero l’unione politica e culturale di popoli molto simili tra loro (e non lo sanno). Come un padre di famiglia corregge ed educa i propri figli per il loro bene, anche scontentandoli a volte, così il mio pensiero è correggere questa Europa affinché diventi una unione possibile e reale; non voglio essere acritico per vedere alla fine un’Europa che si disgrega. Lo immaginava lei? Eppure, alla fine, pensiamo nello stesso modo: occorre fare del lavoro per migliorare questa Europa. Però io sono grillino, e in quanto tale io sbaglio mentre lei ha ragione. E le spiego perché dico che in QUESTA Europa moriremo: perché abbiamo firmato due patti che c’impediscono di fermare il nostro declino. Al termine di un declino c’è la morte. Lei si rende conto che abbiamo fatto fatica a trovare 4 miliardi per abolire parte dell’IMU, e c’illudiamo di trovare, ogni anno per venti anni, 50 miliardi? Facciamo fatica a racimolare 10 miliardi per dare 80 euro al mese a un po’ di gente, e pretendiamo di trovarne 50? Quando avremo venduto un po’ di aziende di stato, anche i 10 miliardi non li troveremo più; e vogliamo trovarne 50? Mi fermo qui, non posso spendere tutta la mattina.

    Due note ancora per il buon Paolo. "nell’euro ci siamo (ormai) e ci dobbiamo rimanere, cercando piuttosto di non farci buttare fuori, cosa non del tutto scontata". Non ci butteranno MAI fuori dall’euro. Non sto a spiegare il perché. Riguardo a starci dentro o uscirne, per scelta nostra, chi si crede di essere, Paolo, per saperlo? Mi pare che in questo blog ci sia un sacco di esperti di latino, di storia, di economia e di filosofia. Ma forse questi esperti si guardano poco intorno. Sono bravi a fare i complottisti quando si parla di Casaleggio, ma non si abbassano a discettare di egoismi nazionali e lobby internazionali, quelli che da anni ci stanno facendo sputare sangue.

    Caro Paolo, la tua chiusura poi è esilarante: "Capirai arrivano i nostri ,i parlamentari eletti con venti voti online cadauno...". Il copione l’abbiamo già visto alle politiche del 2013. Per conto mio c’è stato un buon risultato, perché la gente comune, giovane e idealista, s’è dimostrata migliore della media. Naturalmente tu la pensi all’opposto, e io rispetto le tue idee; dico però che in Europa è meglio mandare gente nuova, anche se carica d’incognite, che i trombati, o quelli eletti per un ruolo e mandati in Europa a farne un altro. Il risultato si vede: l’Italia è al 25imo posto per frequentazione del parlamento europeo: si nota una passione politica connaturata ai politici italiani di professione.

    Un saluto a tutti,
    Gottardo

  • Di (---.---.---.212) 19 maggio 2014 12:18

    Addendum per Enzo.

    Sono andato a vedere questo atto notarile http://www.genovaweb.org/STATUTO-M5S.pdf

    Non trovo l’Art. 4, ma presumo che ne facciano parte le ultime righe del capoverso precedente l’articolo 5, che dicono che il simbolo e il blog appartengono a Grillo. Adesso, Enzo, le spiacerebbe descrivere con precisione quale sia il problema? Mi illumini perché, io da grillino ignorante che parla male e che pensa che Wikipedia sia una buona fonte d’informazione, e considerando anche la limitata intelligenza (tipica dei grillini), e considerando anche la mia dabbenaggine (tipica dei grillini anch’essa), NON CAPISCO. Ma lei mi può spiegare, vero? Grazie.

    Restando in trepidante attesa di un mio elevamento culturale e politico, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti a lei e alla sua corrente politica preferita,
    Gottardo

  • Di (---.---.---.212) 19 maggio 2014 12:31

    Addendum per Paolo.

    Solo ora noto che qui: http://www.agoravox.it/spip.php?pag...

    scrivi: Dal momento che nessuno ( e quando dico nessuno dico proprio nessuno ) è in grado (chiacchere a parte) di quantificare il saldo tra i pro e i contro di una eventuale uscita dall’euro...

    Io sono senza parole. Ho il sospetto che, per rispondere a me, asserisci che non si può uscire dall’euro (già, io sono grillino e quindi per contrastarmi dici così). Poi però, ad altri interlocutori, dici ESATTAMENTE quello che dico io. I casi sono due: o ci sei o ci fai. Se ci sei, in quell’età in cui i tentennamenti diventano inconsapevoli, capisco. Se ci fai, allora giochi sporco. Ho avuto molte volte l’impressione di discutere con oppositori in malafede (non mi riferisco a te in particolare); mi dispiace talmente che preferisco dire faziosi, ma il meglio sarebbe pensare che, alla nostra età, la memoria e il filo logico evidenziano temporanee fallacità, senza tuttavia portare a una discontinuità dell’attività cerebrale in senso ampio, tale da inficiare il senso di discernimento fra bene e male...

    Ciao,
    Gottardo

  • Di (---.---.---.139) 19 maggio 2014 19:48

    @154: quella di Treccani è veramente un’ottima definizione; come sempre bisogna fermarsi e pensare, non reagire d’istinto,


    Gottardo: Lei mi ubriaca di parole! Nel suo Addendum, vuol farmi passare per colui che ha voluto "dare" dell’ignorante: non vedo dove. Se la mancanza di reazione agli epiteti ricevuti Le fanno pensare che ritengo ignoranti quelli che li usano, ebbene sì, e nell’accezione volgare del termine.

    Statuto: titolare, titolarità vuole dire, in questo caso, proprietario. IN SOSTANZA IL PARTITO, è lui. (ohhhh, farà dei contentini certo). Spero di avere soddisfatto la sua trepida attesa. 

    Wikipedia: riconosco a Wiki di essere un modello rapido e diretto (con cautela), ottimo tramite per la ricerca di approfondimenti, se Lei lascia fuori la parte importante del "cappello" e la riduce a "nemico", cosa devo pensare? che è superficiale? che lo fa apposta?....!

    Europa: ha ragione, Lei scrive: "in questa Europa moriremo" non avevo considerato il lato geografico, io penso che morirò in Italia/Europa: così non è demagogico assolutamente, mi scusi.

    Europa2: io vedo che i grilliani non sono critici, sono scatenati contro tutto e tutti;
    mia opinione: rimettere a posto le cose presuppone di parlarne, discutere, cercare di comprendere tutti gli aspetti della questione e tenere conto del punto di vista altrui; se la presento come "prendere o lascio" è una prevaricazione: io non ci sto, devo pensare che pretendi per te e fare subire a me.
    Le critiche alle politiche Europee vengono da quasi il 50% dello schieramento "eletto democraticamente". Il famoso 51% che le sta portando avanti, cioè PPE e ALDE (del quale fa parte anche la Vs. OTTIMA deputata Alfano eletta nelle liste DiPietro perchè Voi non eravate in corsa. E’ davvero brava, non scherzo), sono quelli che hanno fatto la politica Europea dal 2004 se non prima. Anzi, Voi e i Vs. quasiamici Fascistoidi e Leghisti d’Europa. potreste ancora essere importanti: nessun cambiamento possibile perchè, per stupida coerenza, non farete politica di cambiamento, farete solo casino e così come avete salvato il culo a Berlusconi, altrettanto farete con Merkel-Cameron-Junker ecc.: ci risentiamo a dopo le elezioni.

    Fiscal Compact: ma di che cazzo parla? 50 miliardi all’anno per 20 anni... ma andate a studiare per piacere. Grillo lancia sta’ storia e tutti dietro, il bello che ci cascano in tanti, anche la FIOM. Pensa che figura per i Vs. candidati eletti, dovranno zittirsi: mica possono dire al padrone che ha torto marcio, quello li caccia magari con la scusa che vogliono più soldi.
    Di fiscal compact hanno già parlato sia i PSE del Vs. odiato Schulz, che i GUE/NGL (la sinistra) e da molto tempo:lo legge, è giusto, i Paesi non devono fare i furbi a scapito degli altri, però in questo momento deve essere rivisto e rimandato: troppi problemi. 

    Il declino è altra cosa: serve capacità di fermasi, pensare, scegliere, spendendo tanto tempo ad informarsi: L’Europa di destra ci vuole portare a sottostare a regole che non ci sono proprie, quelle del liberismo, sempre più succubi degli USA, mentre i pilastri che reggevano i Paesi Cee a 15, prima dell’entrata dei Paesi ex Patto di Varsavia, sono cristiano/socialdemocratici. E lo sappiamo tutti in fondo: ogni volta che diciamo...lo Stato dovrebbe.... !!...perchè non siamo abituati a dire....lo Stato deve starne fuori a me, alla mia famiglia, scuola, sanità, pensione, trasporti, disoccupazione, penso io.......?? (contorno di multinazionali, finanza, a parte ovviamente)

    Dimenticavo: nemico - avversario: perchè mi vuole prendere per il sedere? sono forse la stessa cosa?....! mi fai il giochetto sui significati simili ma non uguali?? a Verona diremmo: non sta’ girarme il butin nella cuna. (non girare il bambino nella culla).

    Lascio a Paolo, se ce la fa, il resto........!

    Un Saluto, questa sera mi gusto GrilloVespa, speriamo non sia deprimente e zuccheroso, non ho voglia di avere ragione,

    Un Saluto,
    Enzo



  • Di (---.---.---.230) 20 maggio 2014 11:05

    Salve Enzo,

    non la ubriacherò più con le parole - era solo un divertimento linguistico. Nel mio addendum mi ero dato dell’ignorante, con sarcasmo, ma ora basta.

    Come lei saprà, i partiti politici sono associazioni private e, come tali, sono rappresentate da una persona fisica. Se lei leggesse gli atti notarili degli altri partiti leggerebbe le stesse cose. Esiste un "padrone" del M5S, uno del PD e uno di FI. Lo dice la legge: non mi pare una colpa imputabile a qualcuno. Il padronalismo, poi, può essere praticato in modi diversi, per esempio chiedere agli elettori di ratificare un’espulsione, o eseguire l’espulsione tout-court come fanno altri (500 espulsioni nel PD nel giro di due anni, per esempio). Oppure chiedere ai propri deputati di asserire, in una risoluzione parlamentare, di essere convinti che Ruby fosse la nipote di Mubarak. O, ancora, indurre i propri parlamentari a votare contro la mozione di abolizione del Porcellum, presentata da un componente dello stesso partito, dopo aver gridato per anni che il Porcellum andava abolito.

    Nella mia citazione da Wikipedia ho preso il sommario iniziale, dal quale ho tralasciato l’accenno ai "sentimenti irrazionali" e null’altro; dovevo puntigliosamente dilungarmi? Se lo faccio, mi si accusa di ubriacare con le parole. Aggiungo che ho consultato la Treccani (si dice che sia ottima). Nel vocabolario mi pare che esprima gli stessi concetti di Wikipedia. Nell’enciclopedia delle scienze sociali la parola è trattata così estesamente da risultare applicabile a tutto e tutti.

    Per quanto riguarda il "morire in questa Europa", il "questa" si riferisce alla struttura politica, non geografica. Grazie per il suo umorismo, ma sono sicuro che lei sa fare di meglio.

    > Europa2: io vedo che i grilliani non sono critici, sono scatenati contro tutto e tutti
    Il nostro programma per l’Europa l’avrà visto: non sono tutte abolizioni, ci sono anche proposte di modifica. E non si toccano tutti i temi. Ritengo che la sua frase "scatenati contro tutto" sia infondata.

    > Fiscal Compact: ma di che cazzo parla? 50 miliardi all’anno per 20 anni... ma andate a studiare
    Me lo spieghi lei, il fiscal compact. Nel dubbio ho ancora verificato queste fonti:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Patto...
    http://www.treccani.it/magazine/lin...
    (Trovo lo stile treccaniano abbastanza basso, forse potevo trovare di meglio)
    Se lei si permette di apostrofarmi con questo linguaggio osceno, faccia uno sforzo in più e si permetta anche di fornire spiegazioni tali da correggere "il cazzo di cui parlo".

    > Dimenticavo: nemico - avversario: perchè mi vuole prendere per il sedere?
    La mia frase non era assolutamente provocatoria, anzi voleva essere distensiva.
    Lascio a lei la decisione: forse ho scritto malamente, forse lei non ha capito. Intanto si rilegga l’intero periodo.

    Saluti,

    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.115) 20 maggio 2014 12:04

    Caro Gottardo ,l’italiano è italiano o lo si capisce o altrimenti è inutile discutere .

    La mia posizione è di assoluta coerenza , anzi di coerenza granitica . Nella citazione che fai del mio commento sul post linkato ,dimentichi di dire che ho pure asserito che l’euro è nato deforme ..ecc.

    Quindi è del tutto evidente che il sottoscritto non è un sostenitore acritico dell’euro , ma ciò non di meno ritengo che giunti allo stato attuale (ovvero 14 anni dopo ) discutere dell’uscita dall’euro è fare pura demagogia ,imbrogliare , prendere beatamente per il culo il prossimo. E il perché è evidente e soltanto chi ha il paraocchi non lo vede . Si individua nell’euro il nemico principale per suscitare l’onda lunga della suggestione ,puntando su tutti i poveracci che identificano il fallimento del proprio progetto di vita (per chi ce l’ha) nella moneta unica . L’euro è un termometro che misura la febbre , non è la malattia .La malattia è in casa nostra , caro entusiasta grillesco , ed è qui che dobbiamo curarla ,poi (capito poi ? ) andiamo a picchiare i pugni a Strasburgo piuttosto che a Bruxelles . Altrimenti ci prendono tutti per dei berlusca .

    L’operazione che sta facendo Grillo ,puntando su questo tema , è esattamente la stessa che fa Silvio con Dudù e le dentiere . Pura meschina strategia per raschiare il barile dei voti .
    Altra cosa è invece quando Grillo critica l’attuale assetto UE e chiede ,legittimamente e giustamente ,di rivedere gli obiettivi e i meccanismi degli accordi comunitari .
    Please ,fare il distinguo tra propaganda (becera) e contenuti è un dovere intellettuale.
    ciao

    • Di (---.---.---.230) 20 maggio 2014 13:30

      Caro Paolo, l’Italiano lo comprendo perfettamente. Il problema è concettuale, e la tua critica si ritorce contro di te.

      Ho capito che non sei un sostenitore acritico, e va bene. Le due cose che non mi vanno giù sono: 1, che asserisci che è stupido (o peggio) parlarne. Io ritengo che si possa parlare di qualsiasi cosa, anche di quelle impossibili. Ma di euro, il solo parlarne per te significa essere demagoghi eccetera eccetera. 2, che è impossibile uscirne. Ci sono solo quattro politici che sostengono che è impossibile, e tu. Ma ti contraddici e scrivi anche "cerchiamo di non farci buttare fuori" (sono parole tue). Mettiamo pure che tu ti sia confuso, o che volessi essere provocatorio. Va bene, ma sbaglieresti lo stesso; qualsiasi accordo può essere rinnegato. E’ brutto, non è serio, è un classico dell’Italia, è vergognoso, è tutto quello che vuoi. Ma si può fare. Gl’Italiani, e non solo loro, hanno fatto anche di peggio.

      Riconfermo la mia impressione: ti fai prendere più dall’impeto che dalla fredda razionalità.

      Arriviamo a un compromesso: uscire dall’euro è una cosa difficile e pericolosa, ma certamente non impossibile. E se ne può parlare, se si citano dati concreti (per il passato e il presente) e teorie o progetti che possono sembrare sensati (per il futuro).

      Nel momento in cui ti degnerai di smuoverti dalla tua posizione cieca ed estrema, allora possiamo discutere della eventuale convenienza di una simile scelta, che sarebbe un discorso interessante anche se spinoso.

      L’avvio della discussione può anche essere logico e semplice: la Gran Bretagna ha scelto di entrare in Europa senza aderire all’Euro. Perché? Datti una risposta. Poi, se la risposta è che l’euro non era adatto per la Gran Bretagna, chiediti se l’euro è adatto per l’Italia. Ricordati le parole del primo ministro inglese che, riferendosi ai soldi pagati all’Europa, ha detto papale papale "io voglio i miei soldi indietro". Che figuraccia (e chi se ne frega)! Bada che io non stimo in modo particolare gl’inglesi, li conosco anche troppo.

      Io concordo con te, e l’ho anche scritto. I problemi sono causati più dall’Italia stessa che non dall’Euro. Ma questo non significa che bisogna risolvere prima i problemi dell’Italia: potrebbe essere più comodo e più efficace eliminare l’Euro. E dico POTREBBE. O, detto in altre parole, potremmo non avere abbastanza tempo per risolvere i problemi italiani, ed essere prima obbligati ad uscire dall’euro, per poi risolvere i nostri problemi. Come dire: mi sta crollando il tetto sulla testa, e sarebbe meglio ripararlo invece di scappare. Ma se non faccio in tempo a ripararlo mi ammazza, e forse è più sicuro scappare e riparare il tetto in un secondo momento. Ti piace il paragone?

      Ciao,

      Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.115) 20 maggio 2014 17:04

    No caro amico il paragone non calza .
    La nostra permanenza nell’euro è un processo ormai irreversibile , non si può uscire né in maniera hard né in maniera soft .
    L’unico modo per uscirne senza farci ammazzare ( e non è una contraddizione ) è che ci sbattano d’ufficio in serie B ,ovvero con un euro B ad hoc per i "paesi pig ", con tutto ciò che consegue per i titoli , lo spread e via dicendo .Allora si che converrebbe il ritorno alla liretta . Ma finché siamo contributori netti col cactus che ci declassano ,noi per loro siamo una risorsa .Quindi animo in pace e togliamo l’opzione uscita dall’euro dalla campagna elettorale ,dalla quale non arriva (da parte di nessuno ) una proposta di che Europa vogliamo , al netto delle menate sull’euro.

    L’inghilterra ha preso il buono dall’Europa (mercati) ma non ha aderito alla moneta unica prima di tutto perché la sterlina è il "brand "delle monete sui mercati finanziari mondiali (anche più del dollaro ) , poi perché i pirla degli altri paesi (con la sola Germania e satelliti che comunque ne hanno tratto profitto) hanno consentito l’entrata nell’eurozona ma non nell’euro (addirittura nominando "ministro degli esteri " UE Catherine Ashton ) . E poi perché stiamo parlando di inglesi ,di sudditi di sua maestà , per la madonna !!!!! Non cedono un filo di sovranità neanche a Dio, non sono mica italioti.

    E’ da sempre che dollaro e sterlina remano contro l’euro , e l’Inghilterra con un piede dentro e l’altro fuori ha potuto trafficare ancora meglio .Credo però che anche per gli inglesi sia imminente l’ora di decidere ,visti anche gli andamenti del rapporto di cambio , o dentro o fuori . Se le economie e le finanze di Spagna ,Italia e ci metto anche la Francia dovessero riprendere fiato , la posizione inglese diventerebbe insostenibile .
    ciao

    • Di (---.---.---.212) 21 maggio 2014 10:27

      Il tuo è un discorso da uomo senza palle sotto, scusami - hai paura che vengano a bombardarci?

      Il 30% del nostro debito pubblico è ancora in mani estere, ma invece di ragionare su questo accettiamo pronamente qualsiasi cosa dicano gli altri. Me lo ricordo Renzi che qualche settimana fa sperava che il vincolo del 3% (veramente era il 2,5... ah ah) potesse essere allentato temporaneamente (doveva dare 80 euro a un po’ di italiani). Il tutto è durato un paio di giorni - poi ha visitato la Merkel ed è stato buono come un agnellino. Delle due l’una: o ci pensi di più prima di sparare cazzate che poi non ti senti di sostenere (chiamiamolo stile Letta), oppure sventoli le bandiere, e poi con la faccia tosta continui a sostenerle (diciamo stile Cameron). Mal che vada continuano a dire di no, MA CAZZO! fai vedere che non sei un cretino!

      Comunque, fatti un giro su alcuni articoli scritti anni fa:
      http://scenarieconomici.it/euro-ana...
      http://www.rolandmarcoli.it/2013/06...

      Milton Friedman lo spiegava già nel 2000 o poco prima, come sarebbero andate a finire le cose, in particolare che i problemi economici avrebbero aumentato le divisioni fra i popoli, che è la cosa che mi dispiace di più.

      Dunque, sul fatto che l’euro sia un problema per noi siamo d’accordo.
      A questo punto, invece di pensare che i Tedeschi cattivi vogliano soltanto spremerci come limoni, provare a pensare che magari capiscano che è meglio per tutti (e sottolineo tutti, i tedeschi, gli italiani, gli europei e il mondo intero) che questa Europa funzioni come dovrebbe. Non ci credi, tu, perché il pensiero italiota di fondo è sempre stato quello dell’orizzonte dei sei mesi. Ma i tedeschi non sono italiani. E non c’è neanche bisogno di uscire dall’Euro. Ma così non si può andare avanti, lo sanno anche loro. MA TOCCA A NOI FARE QUALCOSA! Invece noi diciamo che non c’è niente da fare perché non abbiamo le palle. Aspetteremo che i francesi si stufino, e poi ci aggregheremo. Ci aspettano 10 anni di mal di stomaco.

      Ciao,
      Gottardo

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