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Presidenza della Repubblica: Rodotà candidato M5s, dopo rinuncia della Gabanelli

"Io sono una giornalista, e solo attraverso il mio lavoro provo a cambiare le cose", è quanto ha scritto una manciata di minuti fa, Milena Gabanelli, giornalista, conduttrice di Report, programma di inchieste, in onda sulla Rai dal 1997, al Corriere della Sera che ha pubblicato in esclusiva la sua lettera. A seguito del no della giornalista il M5s ha ufficializzato la candidatura di Stefano Rodotà.

 

"Quello che mi ha messo più in difficoltà in questa scelta è stato il timore di sembrare una che volta le spalle, che spinge gli altri a cambiare le cose ma che poi quando tocca a lei se ne lava le mani. Il mio mestiere è quello di presentare i fatti, far riflettere i cittadini e spronarli anche ad agire in prima persona. Ma quell’agire in prima persona è tanto più efficace quanto più si realizza attraverso le cose che ognuno di noi sa fare al meglio".

Questo è parte del contenuto della lettera-rinuncia della Gabanelli che, tra l'altro, aveva dichiarato anche di essere imbarazzata e si sentiva quasi sopravvalutata per la proposta pervenutagli dal Movimento 5 Stelle che, dopo le Quirinarie online, aveva scelto lei come candidata al Colle. La giornalista, inoltre, ha scritto anche che non si è trattata di una riflessione serena e per questo si è presa qualche ora per pensarci. 

Con un post sul blog e un tweet, pochi minuti, fa Grillo e il Movimento hanno candidato il costituzionalista Stefano Rodotà arrivato dopo il passo indietro di Grillo, il no di Gino Strada di Emergency e quello di oggi della Gabanelli: "Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli, ho chiesto a Gino Strada che ha optato per la candidatura di Stefano Rodotà. Ho chiamato Rodotà che ha accettato di candidarsi e che pertanto sarà il candidato votato dal MoVimento 5 Stelle. Beppe Grillo"


Per convincere la Gabanelli non è bastato nemmeno Crozza che, ieri su Ballarò, aveva implorato la giornalista di accettare questa nuova responsabilità. Od anche il popolo di Twitter che ha 'cinguettato' ampi consensi per la candidatura della conduttrice di Report oltre che per il giurista Rodotà. 

Mancano meno di 24 ore dalla convocazione della seduta comune per l'elezione del nuovo Capo dello Stato e le bocciature sembrano giungere sulle candidature di Prodi, Amato e D'Alema.

Sul suo blog, Beppe Grillo, critica il segretario democratico: «Bersani ha ignorato i nomi proposti dal MoVimento 5 Stelle per un semplice motivo. Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo. Trasparenza e condivisione, queste sono le parole d'ordine del pdmenoelle. Sono stati scelti in particolare due nomi: D'Alema e Amato».

Le elezioni inizieranno domani mattina alle 10 e nel caso in cui il Parlamento non raggiungesse un risultato nella prima votazione, una nuova seduta sarà convocata nel primo pomeriggio intorno alle 15. Se necessario, le votazioni proseguiranno anche nel week end, due al giorno.

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