Fiumi di parole… a Lima! Da Ciampino alla capitale del Perù e… montagne di libri
Sgusciamo con il nostro taxi per gli ingorghi della città, mancando di pochi millimetri le lamiere colorate delle vetture che si insinuano come noi verso il semaforo fin quando, dopo più di mezz’ora di addestramento alla viabilità della capitale, l’autista sblocca le portiere e ci libera proprio davanti all’ingresso della manifestazione, tra i clacson assordanti delle altre auto che continuano a rimbrottare gli uni contro gli altri, avanzando sfrontate per rubare centimetri di asfalto rovente agli autobus.
- Nicola Viceconti e Patrizia Gradito di Novelas Por La Identidad incontrano Josè Villacorta e Herbert Rodriguez e la rappresentante del Museo Reina Sofía di Madrid
Dai finestrini vediamo sfilare volti sfiniti e lavoratori assonnati. Stiamo per varcare la soglia della XXVII Feria Internacional del Libro di Lima (FIL), organizzata dalla Cámara Peruana del Libro, dal 21 luglio al 6 agosto 2023, presso il Parque Próceres de la Independencia nel quartiere di Jesús María, con un programma di 900 attività, con tavole rotonde, laboratori, conferenze per tutte le generazioni.
In quanto relatori e invitati abbiamo il privilegio di poter ignorare la fila senza fine che ordinatamente si presta al controllo dei biglietti. Intorno brulicano venditori ambulanti, con un’offerta di gadget, cibi e bevande per ogni necessità. L’appuntamento culturale più importante del Perù quest’anno è dedicato al poeta nazionale César Vallejo. Incontriamo il suo sosia e la fila degli aspiranti ammiratori che ambiscono a uno scatto da condividere sui social.
- Conferenza alla Feria Internazionale Internazionale di Lima - Novelas por la Identidad presenta "Cuando l’arte re-compone la memoria"
Le luci del tendone del Circo di fronte stanno per essere accese. Sono le 18 e presto scenderà la notte, in questo agosto d’inverno a Lima. La musica dal parco e le urla festose ci richiamano a un evento gioioso, una festa di matrimonio! Tra musica latinoamericana, strombazzate di clacson e voci spagnole che conversano, ridono e si rincorrono, entriamo nell’universo editoriale peruviano. Tra gli stand si aggirano mascotte, saltimbanchi e trampolieri. Molti presunti lettori appoggiano cestini al braccio: sono intenti a selezionare libri in formato ridottissimo. Ci incuriosiscono le librerie in miniatura che ospitano collezioni di generi vari, notiamo opere di Marquez, Oscar Wilde, Cortazar, Borges e centinaia di opere di scrittori internazionali.
- Ayacucho, Incontro culturale con il Prof. Jefrey Gamarra e l’artista Felipe Lopez Mendoza
Ci sorprendiamo a osservare la folla che pullula in ogni stand, le file alle casse, le buste cariche di libri che vediamo passarci davanti. Una sezione della Fiera è riservata all’editoria per ragazzi e al fumetto, il lasciapassare per i Cosplay che riusciamo ad avvistare. Tra le postazioni istituzionali ci presentiamo all’Istituto Italiano di Cultura di Lima, attivo anche quest’anno alla Feria, con un’offerta ampia di attività mirate a consolidare il legame tra Italia e Perù.
- L’uditorio della Conferenza a Lima, il 5 agosto 2023
L’evento culturale ha raccolto il 40% di presenze in più rispetto al 2022, quando ha ricevuto più di 292.000 persone. Secondo i dati raccolti dalla Camera del Libro Peruviano (CPL), sono più di 430 mila le presenze registrate e il partecipante medio alla fiera ha speso in media S/70.
Frastornati e compiaciuti per l’interesse che la lettura deve suscitare nel popolo peruviano, vista non solo l’imponente affluenza ma il vivo interesse che possiamo cogliere tra gli avventori, localizziamo la casa editrice che ha scelto di pubblicare il nostro libro in Perù: Mesa Redonda. La postazione espone tutto il catalogo e decine di persone in pochi muniti si affacciano e decidono di comprare diverse opere, dei generi più disparati. Nei pochi attimi liberi abbracciamo la responsabile, Sandra che ci ha sostenuto nella revisione e che abbiamo incontrato più volte attraverso lo schermo del pc in Zoom e whatsapp. Poco prima della presentazione, una grossa scatola di cartone viene aperta e il nostro prodotto viene esibito sugli espositori: “Cuando l’arte re-compone la memoria”.
- Novelas por la Identidad e il critico d’arte peruviano Josè Villacorta
Ci coglie una forte emozione: il nostro saggio, nato in Italia per informare i connazionali sulla funzione di alcune espressioni artistiche nel processo di costruzione della memoria collettiva rispetto a eventi traumatici della storia peruviana, è disponibile al popolo che ne è stato direttamente colpito. Ne avvertiamo tutta la delicatezza e la responsabilità.
- Novelas por la Identidad incontra il grande artista Herbert Rodriguez, massimo esponente dell’Artivismo in Perù
La copertina propone un disegno realizzato da un pittore di Ayacucho, esule a Parigi tra gli anni ’80 e 2000, nel periodo più buio e poi ritornato alla residenza natale, nel paese andino, dove oggi opera come promotore culturale, Felipe Lopez. Due donne si incamminano abbracciate verso il sole sui versi di Machado “Caminante, no hay camino: se hace camino al andar..“. Per noi autori del saggio rappresenta una nota di speranza per un processo di costruzione di una memoria collettiva ancora in divenire. Le due figure campeggiano sulla facciata della sua sua abitazione, dove una sala, "Teneria Nawi", ospita gli eventi della città. Abbiamo in programma anche un soggiorno ad Ayacucho, nel cuore delle Ande, come suoi ospiti, per presentare con il saggio le nostre convinzioni sulla funzione della letteratura e dell’arte plastica nell’affrontare la memoria in chiave dinamica.
- Il murales di Felipe Lopez Mendoza scelto per la copertina del saggio
- Simboleggia il processo di costruzione della memoria collettiva
La sala Cromwell Jara, dove ha luogo la nostra conferenza alla FIL, è gremita. Non ci sono più posti a sedere. Alcune persone scelgono di assistere in piedi, altre restano assiepate fuori. Introducono Diego Bardalez e Carla Caceres Colan.
- L’incontro con i lettori
Tra gli astanti scorgiamo il noto critico d’arte Jorge Villacorta, di cui solo un giorno prima avevamo letto un commento accanto a una tela enorme esposta in una mostra in una galleria limeña, e il grande artista Herbert Rodriguez con la moglie. La loro presenza ci riempie di gioia e orgoglio. Non possiamo non ringraziare Herbert Rodriguez per la tenacia, il coraggio e la coerenza. È un’artista militante che crede nella controcultura e nell’arte impegnata. Nel 2022 alla Biennale di Venezia ha partecipato per il padiglione del Perù, , con il progetto “Peace is a corrosive promise”, come massimo esponente dell’Artivismo. Parte dell’esposizione è dedicata allla produzione “Arte – Vida” con cui ha documentato quanto accadeva negli anni Ottanta nel campus universitario dell’Universidad Nacional Mayor de San Marcos a Lima, roccaforte dell’organizzazione armata Sendero Luminoso. Altro riferimento peruviano a difesa dei diritti umani vicino alle associazioni dei familiari delle vittime e dei desaparecidos peruviani è Maurizio Delgado Castillo. Abbiamo il piacere di conoscere persone a lui care che partecipano al nostro evento in sua vece.
- Nicola Viceconti e Felipe Lopez Mendoza con l’opera originale, Ayacucho - Perù
La soddisfazione di incontrare artisti, intellettuali e cittadini limeñi è indescrivibile: dopo il dibattito, un fiume di parole, sorrisi contatti, ringraziamenti, un patrimonio che non possiamo condividere.
Questo articolo è stato pubblicato quiLasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox