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Facciamo il punto della situazione: Presidio Ospedaliero o R.S.A ?

L’incontro della rete delle associazioni con l’On. Raffaele Lombardo Presidente della Regione Sicilia. L’incontro s’è tenuto sabato al "Salone degli Specchi" nel palazzo comunale di Giarre (CT)

Dopo numerosi vagli e consulti, giorno 19 Marzo del 2010 il Presidente Raffaele Lombardo ha firmato il piano della rimodulazione posti letto e di spesa sanitaria della Regione Sicilia. L’assessore alla sanità Russo è stato tecnicamente coordinatore assieme ai direttori Generali del Piano in corso di modulazione.

Avevamo anticipato l’impegno della "rete delle associazioni" e l’incoerenza politico-sanitaria che versava sul distretto sanitario dell’ospedale di Giarre "S.Giovanni Di Dio e S.Isidoro”. Oggi si giunge dati alla mano alla conoscenza dei posti letto e dei reparti assegnati.

Rileggiamo bene tra le righe di quel comunicato della Rimodulazione dei posti letti riusciamo subito a capire che qualcosa non va. Esattamente in cima alla riga troviamo: Anestesia e Rianimazione: Zero posti letto, ciò è altamente declassante per la struttura. Si tratta di vero e proprio depotenziamento, altro che pronto soccorso di eccellenza.

La rianimazione è una delle fondamentali differenze che differiscono un Presidio Ospedaliero da una Residenza Sanitaria Assistita. Nonostante tutto ci assicurano l’attività di anestesia per qualche intervento fondamentale, ma già vedendo quanto sia vaga l’affermazione capiamo che l’anestesista non sarà mai al pronto soccorso.

Il fatto peggiore che ci rammarica è non avere Ginecologia ed Ostetricia quindi il nostro punto nascita è andato a farsi benedire, come sospettavamo continuasse ad essere. Con perfetta coerenza non avremo Pediatria e Neonatologia, anche essi affidati ad Acireale.

Se qualcuno vuole ancora darci false illusioni lo faccia, se qualcuno vuole ancora fare passerella politica lo faccia, e se qualcuno vuole ancora illudersi che possa prendersi i meriti di questi effimeri successi lo faccia pure.

Noi ci limiteremo a dire la nostra, ci limiteremo alla linea di contrasto e dell’informazione. Non è il momento di mollare e di accettare stupidi compromessi che ci vengono proposti oggi in forma ufficiosa.

Siamo ben certi che il centro prelievi rimanga come semplice laboratorio di analisi e di radiologia? Radiologia che fine farà? I locali in cui era ubicata sono inagibili e cannibalizzati, si è spostato il tutto alla meno peggio nei locali di ortopedia. Il macchinario della TAC è tra i più vecchi che si possono ricordare e anche esso in una situazione poco chiara di ubicazione.

Quanto sta accadendo si ripecuote, come ovvia conseguenza, sul pronto soccorso. Quando chiameremo il 118 le probabilità di andare a Giarre sono tanto quanto quelle di andare ad Acireale (da una prima analisi). Andando a Giarre si rischia di continuare ad avere quel servizio medico di pronto soccorso alla quale assistiamo da mesi e mesi, quindi o imbattiamo in episodi veramente grotteschi oppure riconoscendo l’impotenza di risorse e struttura da Giarre avverrà il classico spostamento ai presidi della zona acese-catanese con un dispendio di tempo e di risorse che possono avere la peggio sul paziente.

Certi che non vogliamo più sentire parlare di medici che non sanno fare una diagnosi di Pronto Soccorso, e con sottigliezza e arroganza vedono poco seria qualsiasi cosa gli capiti. Non sappiamo se sono realmente incapaci o stanchi di lavorare in queste condizioni.

Certamente utilizzare un guanto in lattice con dei cubetti di ghiaccio ci sembra un mix tra Long drink e rimedio della mamma, in una struttura medica non è accettabile ciò.

Di questi 101 Posti letto assegnati così non sappiamo cosa farcene, vogliamo un presidio ospedaliero piccolo ma buono, quanto meno con rianimazione e con un pronto soccorso di vera eccellenza che possa dare il massimo del servizio 24 h su 24.