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La sanità: un’infinità di problemi

Giarre: si è tenuto sabato presso la sede dell’ospedale "S. Isidoro - S. Giovanni di Dio" sito in via Forlarini l’incontro con il direttore generale Dr. Calaciura, organizzato e fortemente voluto da "La Rete delle Associazioni"
 
La Rete delle Associazioni (RDA) ha insistito per oltre 9 mesi in una serie di interventi a tutela della sanità del distretto sanitario a cui fa capo il nosocomio giarrese (maggiori informazioni al sito e al gruppo facebook). Il compito della Rete, in questi mesi, è stato quello di accogliere i problemi del distretto e di intensificare il monitoraggio delle associazioni su quanto potesse accadere nel nosocomio, ma soprattutto di studiare da vicino e di informare su quanto stesse accadendo, dopo la nuova riorganizzazione della sanità in Sicilia, in seguito alle disposizioni nazionali. La volontà della politica regionale è quella più ovvia di ridurre i piccoli ospedali e creare una cooperazione tra i "grandi" ospedali e i "piccoli" ospedali dell’isola. Inoltre è nato il bisogno di creare dei distretti ospedalieri (atti a pensionare le unità sanitarie locali) con un solo direttore sanitario per raggruppamento, il più delle volte ciò dovrebbe diventare un metodo di ottimizzazione economica e di riqualifica del territorio, senza intaccare gli stipendi dei manager, senza intaccare gli sprechi, senza togliere alcun finanziamento agli enti privati convenzionati con le varie ASP.
 
Il tema dell’incontro di sabato è stato fortemente incisivo. Dopo un dibattito iniziale, molto sostenuto, sul valore di avere un punto nascita riaperto a Giarre, e dopo le continue contrapposizioni ideologiche, che hanno favorito lo spostamento del punto nascita da Giarre al comune vicino di Acireale (entrambi i comuni fanno parte del distretto ospedaliero CT1). Le motivazioni di questa scelta si rifanno ad una serie di normative e di questioni numeriche che riassunte stanno a indicare che per avere un punto nascita bisogna almeno superare i 400 parti annui (questo in Sicilia) la soglia nazionale pare superi i 1000 parti annui. Su questo proposito ci sarebbe da discutere, e la Rete delle Associazioni si è preposta uno studio statistico sul territorio, e di rilevanza numerica per contrastare i dati, che a loro parere, sembrano essere stati dirottati a uso e consumo di scelte politiche.
 
In questa sede si è ribadita l’importanza della petizione popolare fatta nel distretto sanitario dell’ospedale di Giarre che fa capo a dieci comuni (Giarre, Riposto, Mascali, S. Alfio, Calatabiano, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo, Milo). La Rete delle Associazioni, coadiuvata da molti volontari cittadini e da molti esercizi commerciali privati, ha raccolto 16181 firme, autocertificate d’innanzi ad un notaio. Tali firme, assieme all’autocertificazione e alla lettera accompagnatoria sono state consegnate al dr Calaciura, che farà da tramite con l’assessore regionale alla sanità Massimo Russo.
 
La richiesta della Rete di ottenere un potenziamento del pronto soccorso, che sino ad oggi ha subito, per ragioni di imprevisti ridicoli, un continuo decadimento e la richiesta della messa in sicurezza di alcune ale dell’ospedale, attualmente sgombre è in esame dalla protezione civile e dai vigili del fuoco per la messa in sicurezza strutturale, in seguito ai carotaggi eseguiti che hanno attestato l’utilizzo di cemento impoverito. Ma la questione rilevante è stata quella di poter avere al più presto una carta dei servizi dove il cittadino saprà quali e come servizi ospedalieri e ambulatoriali vengono eseguiti nella struttura e sul territorio. La rassicurazione che a giorni Geriatria sarà riportata a Giarre, e confermata la distribuzione di 24 posti letti assegnati alla Medicina generale, 14 posti letto alla Chirurgia generale, 9 posti letto andranno alla neurologia, 12 come già detto alla geriatria, l’otorinolaringoiatria avrà 5 posti letto, l’ortopedia ne avrà 14, il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) ha avuto assegnati 15 posti letto, 4 come detto andranno alla Cardiologia e 4 posti letto sono indistinti nell’area chirurgica (urologia, oculistica...)
 
Si è fortemente sottolineato un senso di appartenenza e di rilevanza dell’ospedale sul territorio, oltre al fatto che è il centro sanitario ospedaliero più vicino e più raggiungibile per un vasto bacino di utenza, che nel periodo estivo si triplica con i turisti e la vicinanza delle aree balneare di Fiumefreddo e di Fondachello. Ciò è atto a mirare l’importanza di questa struttura, senza minimamente sminuire e ostacolare l’importanza dell’ospedale di Acireale, del medesimo distretto ospedaliero CT1.
 
In seguito si è cercato di capire come funzionerà e se funzionerà il progetto "Casa della Salute", che non è altro che un PTA, (Presidio territoriale assistenziale). A dire dell’autorità competente Calaciura questo non intaccherà minimamente le altre risorse dell’ospedale, anzi servirà a fruire un servizio migliore e più completo coadiuvato dal personale medico dell’ospedale, dagli specialisti e dai medici di medicina generale. Questo disegno, ancora poco chiaro, sarà ubicato nelle aree non utilizzate e di messa in sicurezza della struttura.
 
La domanda del presidente del Centro di Aiuto alla Vita di Giarre Onlus è stata particolarmente importante: "Dr. Calaciura si effettueranno interruzioni di gravidanza a Giarre?" e poi continua la domanda sottolineando che mancano ora i reparti di ginecologia, quindi è difficilmente possibile effettuare aborti a Giarre, ma nulla toglie che in futuro qualcosa possa cambiare. Su questo ambito siamo certi che La Rete metta a disposizione tutta la sua sensibilità e la sua presenza per evitare che Giarre, possa un giorno diventare luogo di interruzioni di gravidanze.
 
Infine la rete ha premuto sulla creazione e la partecipazione a quello che avverrà nel distretto sanitario di competenza, e quindi una sua "istituzionalizzazione" atta a monitorare e a venire aggiornata periodicamente sull’ospedale, e sulle mancanze e i rallentamenti. In controparte l’invito di Calaciura ad inserire la Rete delle Associazioni, anche nel gruppo provinciale che interagirà con l’istituzione Asp3. Questo è un traguardo rilevante che premia l’impegno delle associazioni, ma speriamo sia atto a tutelare i 16181 cittadini (ed oltre) del distretto sanitario.

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