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Fabrizio Vinci

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  • Di Fabrizio Vinci (---.---.---.52) 11 aprile 2013 06:27
    Fabrizio Vinci

    Gentile Paolo, 


    non voglio sindacare la passione politica di Mr. Enzo (alias El Giramundo, alias UltimoPesceParlante su OKNOtizie), ma in questo singolo caso credo si tratti di una semplice ritorsione per conflitti personali tra me e il "buon Enzo". Tuttavia l’invito al dialogo e al dibattito è sempre una cosa positiva, anche se le motivazioni di partenza (di Enzino) sono tutt’altro che politiche.

    Tornando invece al tuo discorso, caro Paolo, il M5S ha fatto la sua fortuna politica proprio grazie alla mancanza di volontà e concretezza del Partito Democratico. Tutte le proposte di tagli ai privilegi della Casta, dovevano essere proposti con convinzione dallo stesso Pd, già da parecchi anni.

    I democratici erano l’unica alternativa la Pdl, ma nonostante tutte le gaffe, il malcostume e la corruzione, non sono riusciti ad approfittarne. Ora i "grillini" hanno semplicemente raccolto l’eredità della rabbia popolare che proprio il Pd non è riuscito a canalizzare; forse per mancanza di volontà o forse per connivenza e interessi di Casta.

    Se qualcuno volesse approfondire il mio pensiero sul M5S e Grillo, vi invito a leggere questi miei scritti pubblicati su stampa nazionale; giusto per celare ogni dubbio sulla mia presunta "faziosità". 



    Cordialità, Fabrizio Vinci




  • Di Fabrizio Vinci (---.---.---.140) 10 aprile 2013 20:59
    Fabrizio Vinci

    Caro Enzo, (alias El Giramundo)


    come vedi non ho alcun problema a criticare anche la strategia del M5S, parlando di Casaleggio e company, anche se tu mi definisci un "tifoso". Tuttavia non stiamo certo scoprendo l’acqua calda, infatti era lo stesso Grillo che auspicava un accordo tra Pd e Pdl per le riforme essenziali (tra cui quella elettorale). In modo tale da restar fuori dal Governo, proprio per mantenere lo status di forza dell’anti-politica.

    Detto questo, è anche vero che senza il "ciclone Grillo", probabilmente i nostri politici tradizionali sarebbero ancora lì a girarsi i pollici, continuando a salassare i cittadini, ma senza neanche sfiorare gli interessi della Casta. 

    Quello che a taluni risulta difficile accettare è il fallimento della partitocrazia in Italia, ma è una realtà, il sistema-italico risulta ormai logorato. Il Partito Democratico (come il Pdl) hanno avuto tutto le opportunità per cambiare le regole durante l’esecutivo Monti; avevano la maggioranza assoluta in Parlamento, di conseguenza le riforme sarebbero state un gioco da ragazzi.

    In realtà mancava la volontà politica di attuarle (le riforme), ad entrambi i partiti, difatti essi preferivano continuare a galleggiare, fin quando possibile, mentre l’intero Paese sprofondava. Nonostante ci fossero tutti i campanelli d’allarme ad indicare che l’economia italiana era al collasso. Senza Grillo, probabilmente, saremmo giunti ad una rivoluzione, nel vero senso della parola.
  • Di Fabrizio Vinci (---.---.---.52) 10 aprile 2013 12:27
    Fabrizio Vinci

    Caro Enzo, 


    Grillo non voleva alcun accordo con il Partito Democratico, questo lo si sapeva già in tempi non sospetti. Nelle intenzioni del comico genovese c’era proprio l’idea di far maturare l’accordo tra Pd e Pdl; in questo modo entrambi i partiti finirebbero in un suicidio politico-elettorale.

    Come potrebbero avallare un’intesa con il Cavaliere, gli stessi elettori del Pd che negli ultimi anni hanno denunciato il malcostume di Silvio Berlusconi? E gli elettori di centro-destra convinti che Berlusconi sia una vittima, come potranno vedere di buon occhio un simile accordo?

    Casaleggio e company, avrebbero accettato l’intesa solo se il presidente Napolitano avesse affidato l’incarico di formare il Governo ad uno del loro Movimento. Tutte le altre ipotesi sarebbero state scartate a prescindere. 

    Così facendo entrambi i partiti che ora stanno flirtando tra loro si ritroveranno alla prossima tornata elettorale a racimolare le briciole; in favore del M5S, che potrebbe continuare ad affermare la propria indipendenza dalla politica tradizionale.


  • Di Fabrizio Vinci (---.---.---.52) 10 aprile 2013 11:05
    Fabrizio Vinci

    Caro Enzo, 


    è solo questione di coerenza. Il Partito Democratico (anche con ragione) ha sempre indicato Silvio Berlusconi come il "grande satana" della politica nostrana. Tuttavia poi lo stesso Bersani non sembra avere scrupoli a trattare con la stessa identica persona.

    Insomma l’incoerenza regna sovrana, e non si tratta di banalità, ma è la riprova di quanto i politici tradizionali siano pronti a qualunque compromesso pur di preservare poltrone e interessi di partito.

    Quante volte abbiamo sentito il direttorio democratico inveire sull’operato e sugli scandali in seno al Pdl e al suo leader, Berlusconi. E quante volte abbiamo assistito a dietrofront da parte della magistratura, nel momento in cui il Cavaliere sembrava farsi da parte, per poi tornare alla carica nel momento in cui decideva di tornare alla politica attiva.

    Negare l’esistenza di frange della magistratura che sembrano pilotate e ad orologeria, non è realistico. In verità i nostri politici da Bersani a Berlusconi sono conniventi da oltre vent’anni, quindi complici del fallimento del sistema-Italia.

    Cordialmente, Fabrizio Vinci
  • Di Fabrizio Vinci (---.---.---.52) 23 marzo 2013 12:17
    Fabrizio Vinci

    Caro GeriSteve, secondo il suo ragionamento l’Italia non avrebbe sbagliato a riconsegnare i nostri due Marò, nonostante l’India avesse prima garantito che la pena di morte fosse esclusa dalle condanne papabili, viceversa adesso sembra fare marcia indietro, rimangiandosi loro la parola data (per iscritto a detta della Farnesina). Ho la sensazione che i nostri militari siano visti come agnelli da sacrificare.

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