India: Marò sacrificati sull’altare di Finmeccanica?
L'Italia ha ceduto alle pressioni del governo indiano, i nostri Marò si trovano già a New Dehli presso la nostra ambasciata; in attesa di processo e relativa sentenza. All'ombra della concessione operata dal nostro esecutivo tecnico, potrebbe esserci l'intenzione di non logorare oltremisura i rapporti con l'india, in considerazione degli interessi di Finmeccanica.
Si parla di "figuraccia" per il Governo italiano: i nostri marò dovevano essere consegnati al tribunale dell'Aia, e non rispediti in India. Piegarsi davanti al ricatto di un ambasciatore tenuto come "ostaggio", in spregio alle norme basilari di diritto internazionale sull'immunità diplomatica, denota una manifesta debolezza dell'Italia in politica estera.
La Farnesina afferma di essere giunta a una simile decisione solo perché il Governo indiano avrebbe garantito per iscritto che i militari italiani non rischierebbero la pena di morte, inoltre alloggeranno all'interno dell’ambasciata italiana di New Delhi, in attesa del processo. Tuttavia permane il timore che la magistratura del suddetto Paese potrebbe, a furor di popolo, far valer la propria indipendenza nella sentenza finale.
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