• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Ettore Scamarcia

Ettore Scamarcia

Ha collaborato col quotidiano napoletano "Roma".

Statistiche

  • Primo articolo martedì 10 Ottobre 2008
  • Moderatore da lunedì 10 Ottobre 2008
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 72 42 181
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 1 1 0
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di Ettore Scamarcia (---.---.---.159) 16 giugno 2013 23:33
    Ettore Scamarcia

    Con AgoraVox è nata la mia passione per il giornalismo. Grazie di tutto e in bocca al lupo per il futuro, Francesco :)

  • Di Ettore Scamarcia (---.---.---.159) 9 febbraio 2013 00:50
    Ettore Scamarcia

    Frequento da diversi anni il Meetup prima, poi divenuto M5S (sono stato candidato alle ultime elezioni comunali a Napoli). Non sono candidato alle politiche a causa dei limiti di età, ma continuo a frequentare il MoVimento, per cui proverò a dare risposta ai dubbi che giustamente ti poni.

    PRIMO: Il limite dei due mandati è un principio secondo me sacrosanto, perché non è ammissibile che la carriera istituzionale possa durare oltre i 10 anni: a lungo andare provoca anche una sorta di "assuefazione" e si diventa facilmente dei mesterianti della politica (vedi Fini, Casini ecc.). Uscire dalle istituzioni non implica l’impossibilità di continuare a partecipare alla vita politica del MoVimento: lo si potrà benissimo fare dall’esterno, frequentando le assemblee e le attività.
    Il taglio volontario dello stipendio non è fine a sé stesso, oppure semplicemente una scelta "populista", ma ha lo scopo di riequilibrare la funzione istituzionale coi bisogni della collettività, cosa che i benefit vari, le auto blu, i rimborsi e i privilegi ti portano naturalmente ad abbandonare. In Sicilia è accaduto che i deputati 5 Stelle dell’Ars abbiano depositato una cospicua parte del proprio stipendio in un fondo vincolato allo sviluppo della piccola e media impresa.
    Il problema del reinserimento nella carriera lavorativa non è un dilemma da poco e ammetto che su questo punto, almeno nel MoVimento napoletano, si è aperto un dibattito con i consiglieri eletti. Falcidiando infatti ogni tipo di indennizzo, vitalizio e quant’altro, si è creato il problema opposto rispetto a quanto accade coi politici attuali, e sono soprattutto i consiglieri comunali e municipali a lamentarsene. L’idea che è nata è quella di dare un incentivo pari a tre anni, una sorta di cassa integrazione, subito dopo la decadenza del mandato, per consentire il reinserimento lavorativo.

    SECONDO: La composizione variegata delle assemblee riflette la società italiana, di cui il MoVimento è in parte espressione. E’ logico che ognuno porti le proprie idee ed esperienze all’interno della linea di indirizzo politica che si vuole conseguire. Tuttavia sulla politica economica ci sono dei punti fermi: l’impossibilità per i consiglieri di amministrazione di ricoprire più cariche, filiera a chilometro zero, incentivi alla green economy ecc.
    Ad ogni modo, il MoVimento non è una scatola chiusa di idee: ha un suo programma che è possibile scaricare dal portale web e che è stato discusso e votato in Rete, ma proprio perché è un movimento della Rete è possibile per qualunque cittadino integrare il programma, scrivere e votare nuove proposte che gli eletti sono vincolati a portare a compimento se esse hanno superato un quorum predefinito (solitamente il 20%).

    TERZO: Il MoVimento non proporrà l’uscita dall’Euro "tout court", bensì un referendum nazionale (così come già fatto in altri Paesi) per chiedere ai cittadini se vogliono rimanere o no. La nazionalizzazione delle banche è un’idea che propone Grillo ma che non è stata sviluppata a fondo in tutte le sue conseguenze dai movimentisti.
    L’idea poi di piegare la politica allo spread mi fa rabbrividire perché di fatto è la dittatura dei mercati.

    QUARTO: Il movimento è già movimento di governo in quattro città d’Italia, tra cui Parma. Lì il MoVimento si è scontrato con una realtà oberata di debiti e malapolitica e le difficoltà per Pizzarotti non sono poche, come hanno ben dimostrato numerosi servizi giornalistici. Non conoscendo da vicino la situazione parmense non posso dare una valutazione del lavoro svolto, ma vedendo le difficoltà in cui naviga a Napoli il sindaco de Magistris, il quale ha ereditato una situazione finanziaria disastrosa e che però fin dall’inizio ha colpevolmente negato di trovarsi in cattive acque, posso capire i problemi all’atto pratico.
    Il M5S è un movimento di scopo che, entrando in Parlamento, potrà diventare un movimento di governo a livello nazionale. Non dimentichiamoci che, a differenza di quanto fanno passare i notiziari televisivi, il MoVimento non è composto da "dilettanti allo sbaraglio" ma è una forza istituzionale che esiste da quasi 4 anni (9 anni se si tiene conto dell’opera dei Meetup) con circa 400 consiglieri, molti dei quali forniti di competenze professionali ottime, senza tener conto dei tantissimi attivisti che lo compongono (e che non sono "seguaci di Grillo", come volgarmente affermava Santoro e che ritengo offensivo nei confronti dell’intelligenza di migliaia di persone).

    Spero di averti chiarito tutti o almeno in parte i tuoi dubbi :)

  • Di Ettore Scamarcia (---.---.---.206) 13 gennaio 2012 15:03
    Ettore Scamarcia

    Va fatta cagnara, o ammuina, perché col silenzio si avalla e si giustifica, e non si può giustificare una classe parlamentare baciare e abbracciare un imputato di camorra.

  • Di Ettore Scamarcia (---.---.---.162) 8 dicembre 2011 12:25
    Ettore Scamarcia

    Esiste già lo SCEC. Il NAPO non è che la sua brutta copia

  • Di eptor10 (---.---.---.50) 4 marzo 2011 01:31
    Ettore Scamarcia

    Il problema non esiste più: il consiglio comunale infatti non è caduto. A causa di un vizio di forma il prefetto ha invalidato le dimissioni di un consigliere dell’Udc e dunque non è più possibile sciogliere il consiglio. La Iervolino terminerà regolarmente il suo mandato.

    Quelli del centrodestra avevano fatto pure lo striscione: "Abbiamo liberato Napoli", esponendolo nell’androne di Palazzo San Giacomo.

    Sono semplicemente RIDICOLI!

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Cronaca Politica

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità