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È uno scudetto da ridere (cit.)

“Più ripenso a quei giorni e, in particolare, a quell’ ultimo incontro con Petrucci più mi convinco che la verità è che non volevano cambiare nulla. Il Coni aveva paura dei cambiamenti reali. Il Coni aveva paura dei cambiamenti reali. Il Coni ed il governo. Non volevano cambiare nulla.” Guido Rossi

Le parole di Guido Rossi nel post calciopoli 2006 avevano più di un significato, rapportandole al triste presente nel quale tergiversiamo. Non è cambiato nulla rispetto ad allora, esattamente come annunciato all’epoca dall’ex commissario straordinario della FIGC, gli errori arbitrali sono sempre a favore delle stesse squadre, mai una volta che si sbagliasse a favore di altre, sempre i soliti stancanti, vergognosi errori in favore della Juventus, sempre le solite pudiche insabbiature mediatiche. Ma questa volta no, questa volta dopo l’ennesima burla il popolo del web è esploso contro ogni cosa che sia bianconera, dal club ai tifosi, passando per quel motto di fabbrica Juventina del fine che giustifica i mezzi, perchè vincere è la sola cosa che conta.

Non sono un anti juventino, fin da piccolo sono sempre stato affascinato dalle prodezze di Zidane e Del Piero, ho sempre invidiato quel carisma che solo questa squadra ha, però vorrei che questa volta, solo questa volta, cari amici juventini, analizzassimo insieme nella più totale trasparenza questa serie di episodi a favore che stanno macchiando la storia recente di un popolo che è riuscito a risorgere col sangue dall’ inferno della serie B. È innegabile che anche senza episodi sareste la squadra da battere, la più forte ed al 100% la campionessa d’Italia alla fine dei giochi e vedere per l’ennesima volta l’ennesimo scudetto cucito sulle vostre maglie schernito dai tifosi avversari, perché battuti solo dalle decisioni dei vari Rizzoli, Rocchi, Gervasoni e compagnia bella è un qualcosa che assolutamente non meritate.

A conti fatti non esiste un vostro scudetto privo di polemiche, non esiste un solo tifoso che a giugno si sia tolto il cappello dinnanzi a voi (come invece dovrebbe essere), c’è sempre quella folta schiera che recrimina per il gol di Turone, per il fallo su Ronaldo, per lo scippo ai partenopei negli anni 60, per il rigore non assegnato alla Fiorentina negli anni 80, per la rete di Muntari ed una serie di sviste e decisioni che hanno oscurato le imprese di grandi campioni che hanno fatto la storia della squadra più forte d’ Italia.

Sono il primo a criticare chi si scaglia contro voi tifosi, accusandovi e giudicandovi solo perché rei di essere fan di “quella squadra lì, di quelli che rubano” come dicono i più, è che sono stanchi, è che siamo stanchi di un calcio che dovrebbe cambiare ma che invece vuole vederci l’uno contro l’altro, voi juventini da un lato ed il resto d’Italia che versa rancore sul vostro “non giocare leale”. Per quanto vogliate sforzarvi nel ribadire che vincere cosi vi regala più soddisfazioni, in cuor mio sono assolutamente sicuro che anche voi sognate uno scudetto riconosciuto da tutti, uno scudetto dove nessuno recrimina sulla lealtà dell’avversario, come accade quando a vincere il tricolore è il Milan, l’Inter, il Napoli ecc. Basterebbe che anche voi, insieme al vostro presidente, richiedeste la moviola in campo, basterebbe che anche voi ammetteste che quella rete annullata all’ avversario era regolare, quella vostra rete ingiusta, sarebbe un calcio migliore, un calcio più pulito, un calcio che non esiste e che mai esisterà.

Faccio i miei complimenti a Nicchi e Braschi che al posto di fermare determinati fischietti ci parlano di arbitri che sbagliano in buona fede, come se nella penisola fossimo talmente stupidi da credere che in buona fede si sbaglia sempre e solo a favore della Juventus e mai a favore di altre squadre. Per favore, siamo grandi, alle favole non crediamo più, non raccontateci più queste storielle da circo.

E faccio i miei complimenti a chi ha sbattuto i bianconeri in serie B illudendoci che il calcio sarebbe stato ripulito, illudendoci che adesso si sbaglia da ambo le parti, a questo punto è stato inutile punire i colpevoli di calciopoli, se il calcio, come dice Guido Rossi, non volevate cambiarlo, quella pagliacciata potevate evitarla.

L’unica cosa che sento di dire ai tifosi napoletani, per l’ennesima volta costretti a ridimensionare le loro ambizioni a causa della cosiddetta sudditanza, è di non seguire più il Napoli, di non seguire più questo campionato, perché non metto mano sulla trasparenza e la buona fede degli interpreti, ma la gente che butta soldi e tempo per la propria passione non merita nel modo più assoluto di assistere a questa disparità di trattamento.

Chiudo con una battuta ad un giornale che nel 2008 per un paio di sviste a favore dell’Inter (che non incisero minimamente sul campionato) scrissero: "È uno scudetto da ridere", riferito al fatto che il torneo fosse pilotato. Due misere sviste portarono ad un titolo simile, adesso mi vien da chiedervi: cosa scriverete sulla Juventus dopo tutto questo ben di dio?

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.184) 2 novembre 2012 11:36
    Damiano Mazzotti

    In Italia esiste la sudditanza psicologica nei confronti dei potenti, trasmessa a scuola (gestita in modo obsoleta, nozionistica e burocratica) e dalla Chiesa Cattolica Burocratica di Roma.

     E i vincenti in Italia suscita molto invidia sociale e personale e quindi molta dietrologia.

    E all’epoca "l’intelligente" Moggi si vantò di molti poteri che forse non aveva, per approfittare ancora di più della cosa. E che dire dello scudetto regalato all’Inter che all’epoca schierava un eccesso di giocatori stranieri naturalizzati italiani grazie a documenti falsi?

    Chi era all’epoca il potente di turno? Per quale squadra operava e tifava chi assegnò quello scudetto?

    Comunque l’unico caso in cui una squadra provinciale come il Verona vinse lo scudetto fu solo nell’anno in cui gli arbitri venivano assegnati tutti a sorte senza distinzione di squadre e partite più importanti e altre no.

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