Giorgia Meloni e il fallimento delle promesse

Lo abbiamo detto e ripetuto fino alla noia: Giorgia Meloni è l’unica vera leader che ha saputo farsi ascoltare sia a Roma che a Bruxelles che a Washington, un punto fermo in un panorama politico frammentato e privo di riferimenti solidi.
Una leader politica di razza, capace di portare avanti la propria agenda su entrambe le sponde del Tevere. Ma la realtà dei fatti è ben diversa, e ciò che doveva essere un cambiamento storico si è tradotto in un lungo, interminabile strascico di promesse disattese.
Dalla sicurezza all’immigrazione, dalle pensioni al lavoro, le promesse fatte dalla presidente del Consiglio agli elettori sono rimaste per lo più sulla carta. E non è certo un’interpretazione di parte, sono i numeri e i fatti a parlare.
Prendiamo ad esempio uno dei punti chiave della sua campagna: la riforma delle pensioni. La Legge Fornero, tanto criticata durante la campagna elettorale, è ancora lì, inamovibile. Anzi, non solo è rimasta in vigore, ma sono stati aggiunti altri tre mesi all’età pensionabile, alzando l’asticella oltre i 67 anni, con l’intenzione di alzarla di anno in anno fino ai 70 anni! Ma non finisce mica qui: la pensione che quegli italiani fortunati si troveranno a ricevere, in barba alla speranza di vita, sarà, nella maggior parte dei casi, una miseria, grazie al sistema contributivo che ha ridotto drasticamente il valore dell’assegno.
E per quanto riguarda l’immigrazione? Era stato promesso un cambio di rotta, con una lotta più incisiva contro l’immigrazione clandestina e un impegno serio sui rimpatri. La realtà? Nulla è cambiato. Il numero degli sbarchi non è diminuito, i centri di accoglienza sono ancora pieni e i rimpatri restano una chimera lontana. L’insicurezza cresce a vista d’occhio, non solo di notte ma anche durante il giorno, e le città italiane sono sempre più soggette a episodi di violenza e disordine pubblico.
Senza parlare delle questioni economiche. Gli stipendi in Italia sono tra i più bassi d’Europa, eppure la Meloni, invece di affrontare seriamente il problema, ha preferito restare ancorata a politiche economiche che non riescono a sollevare la situazione. Nel frattempo, i prezzi dei beni di prima necessità sono schizzati alle stelle, mettendo ancor più in difficoltà le famiglie italiane, che si trovano a fare i conti con un’inflazione galoppante e un potere d’acquisto sempre più ridotto.
Le tasse, poi, continuano a gravare sulle spalle di chi lavora, in particolare su pensionati e dipendenti, mentre i grandi colossi e i più ricchi riescono sempre a trovare il modo di sfuggire alla pressione fiscale. La promessa di abbattere il cuneo fiscale si è trasformata in una mera mancetta, ben lontana da quanto realmente andrebbe rimesso nelle tasche dei lavoratori italiani.
Giorgia Meloni è una grande comunicatrice, capace di incantare e promettere, è sveglia ha la battuta sempre pronta, ma alla prova dei fatti, il cambiamento che aveva promesso non c’è stato.
Il suo popolo, quello che l’ha eletta con la speranza di un’Italia diversa, rischia di voltarle le spalle alle prossime elezioni, deluso da un governo che non ha prodotto i risultati sperati. La sensazione che si respira è quella di un’Italia in perenne attesa di un vero cambiamento, che, purtroppo, non è ancora arrivato nè da sinistra, ne da destra, ne da quel centro ancora in cerca di una sua vera identità.
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