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 Home page > Attualità > Cronaca > Berlusconi e i media: chi vuol essere assassino?

Berlusconi e i media: chi vuol essere assassino?

Eccola, è la trovata pubblicitaria del secolo, il colpo di genio della politica italiana, l’invenzione giornalistica più brillante degli ultimi tempi assieme al calzino turchese del giudice Mesiano!

Qual è il miglior modo per nascondere le magagne che avvengono nel nostro Paese quotidianamente? Come fare per oscurare la presunta trattativa mafia-Stato, la drammatica situazione dei cittadini aquilani alle prese con una ricostruzione molto più lenta di quanto si vuol far credere o l’inutilità del ponte sullo Stretto e del nucleare?

E come fare per impedire agli italiani internet-dipendenti di accedere a informazioni scomode al potere e a notizie mai viste in tv? 

Semplice! Basta aprire Facebook e trovare il "caso" del giorno e si prenderanno i classici "due piccioni con una fava"!

Così, mentre pagine come, "Informazione libera", "Informare per resistere", "Condividi la conoscenza", "Italiani imbecilli" o "Il tg5 sono loro" contano migliaia e migliaia di iscritti e portano alla luce scomode notizie, mentre 65mila persone si uniscono per una manifestazione pubblica contro il Presidente del Consiglio nel No Berlusconi Day e lo fanno senza appoggi politici, senza sindacati e senza associazioni, ma contando solo su se stessi, ecco magicamente comparire in tv e sui giornali la notizia della presenza del gruppo "Uccidiamo Berlusconi"!

L’occasione giusta per:

1) oscurare possibili altre notizie scomode per la nostra classe politica;

2) demonizzare Facebook, social network fondamentale nella diffusione delle informazioni dal basso;

3) martirizzare la figura di Berlusconi, sempre in pericolo di fronte alla minaccia comunista.

Prime avvisaglie si erano avute con il caso dell’esponente PD emiliano che auspicava l’assassinio del Berlusca in un commento lasciato su Facebook, con la presunta lettera di presunte minacce da parte di presunti neobrigatisti rivolte all’onnipresente Berlusconi, a Bossi e a Fini e con i casi, sempre più presenti nei tg, di violenze e stupri che, guardacaso, partono con frequenza sempre maggiore dal più diffuso social network!

La gente è sempre più unita in rete? Allora bisogna insistere su questi argomenti, tutto deve ruotare attorno ai possibili pericoli per il presidente del Consiglio, alla violenza in genere e a Facebook: tutto molto chiaro!

Il potere ha paura di un popolo che sa e di uno strumento come internet, quasi incontrollabile e a diffusione planetaria, e ciò avviene soprattutto quando quel potere si fonda sulla menzogna e sulla manipolazione delle menti mediante i mezzi di comunicazione di massa.

L’ "Uccidiamo Berlusconi" di oggi non è che un’affermazione sicuramente stupida ma di livello pari a tante altre simili, che potrebbero venir fuori in una chiacchierata da bar (e sfido chiunque a dire di non aver mai pronunciato una frase del genere rivolta a qualsivoglia personaggio più o meno noto non di proprio gradimento), frutto di un malcontento generale verso questo governo e più in generale verso questa classe politica. Nessun famigerato killer potrebbe pianificare l’omicidio di un’alta carica politica e sbandierarlo in rete al mondo intero! Questo è evidente ma oggi fa comodo creare un caso, fare scalpore e riempire le pagine dei giornali!

L’ "Uccidiamo Berlusconi" di oggi, anche se numericamente differente quanto a persone iscritte al gruppo, non è né più né meno degli altri 2400 risultati che vengono fuori cercando su Facebook la parola "uccidiamo", né più né meno di "Uccidiamo Costantino", "Uccidiamo Mughini", "Uccidiamo Bassolino", "Uccidiamo Vasco", "Uccidiamo Hamilton", "Uccidiamo Nedved", "Uccidiamo Quaresma", "Uccidiamo Mourinho", "Uccidiamo Burdisso", "Uccidiamo Arisa" (due gruppi per lei tra i primi risultati della ricerca), "Uccidiamo Moccia" (due anche per lui), "Uccidiamo Patty" (quella del Mondo di Patty, cinque nomination), "Uccidiamo Virgola" (sei gruppi di killer per il gattino canterino), ecc. ecc. ecc.

Per oggi l’obiettivo sembra raggiunto: tanti teledipendenti gridano "Vergogna" contro questo clima di odio, contro internet che rovina i giovani e contro i comunisti cattivoni!

...un’altra dura giornata è passata per Berlusconi e i suoi fidati adepti che, anche stanotte, potranno dormire sonni tranquilli mentre il cittadino medio si gode il meritato riposo della prima e seconda serata televisiva, tra Champions League, telefilm e simpatiche gag, non curante di altri tre gruppi realmente pericolosi, creati forse non su Facebook, al grido di "Uccidiamo internet", "Uccidiamo Facebook", "Uccidiamo l’Italia"!

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.53) 25 ottobre 2009 19:30

    Il nucleare può dare energia oppure distruggere il mondo. La rete web è il più potente strumento di comunicazione. In mano a soggetti senza scrupoli e dagli obiettivi inconfessabili può diventare un facile mezzo per manipolare le coscienze ed istigare alla violenza. Bastano un paio di regole per non essere Travolti dalle informazioni e non diventare preda di Untori della parola. Non confondiamo una consapevole libertà di informazione e comunicazione con il "killeraggio" nostrano. (questo e altro => http://forum.wineuropa.it )

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