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Giorgio Zintu

Giorgio Zintu

Oltre trent'anni di lavoro nell'editoria specializzata, dalla redazione alla ricerca e documentazione, alla comunicazione, al marketing e alla formazione. Mi occupo di ambiente, salute e volontariato culturale.
Socio FIMA - Federazione Italiana dei Media Ambientali.
“Voi che siete una nuova generazione guardate ai fatti, leggete, informatevi, non prendete per garantito niente.
Non credete a niente di quel che vi viene raccontato, fatevi la vostra verità, una in cui potete credere ed a cui potrete dedicare la vostra vita. (…)
La verità è una grande cosa forse irraggiungibile, ma fatene la vostra meta nella vita, cercatela la verità, cercate anche quella dentro di voi; chi siete, cosa volete fare qui, che cosa ci siete a fare nel mondo.
Ponetevi questi problemi e la vita diventerà meravigliosa!”

(Tiziano Terzani agli studenti 2002)

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  • Primo articolo giovedì 07 Luglio 2011
  • Moderatore da lunedì 07 Luglio 2011
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Ultimi commenti

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.151) 6 maggio 2013 22:07
    Giorgio Zintu
    Gentile Alessandro, non ho ben capito la logica del suo discorso e non ho ben capito neanche quali sono i suoi valori di riferimento e dove voglia andare a parare.

    Comunque provo a rispondere.

    1_Già il fatto di essere il primo porto crocieristico europeo e il primo polo energetico (con oltre 3180 MW senza contare Montalto di Castro) dovrebbe di per sè fare di quest’area un polo di interesse nazionale per i risvolti sulla salute delle persone e per tutto quello che proviene dalle campagne e che finisce sulla tavola degli abitanti (credo di capire che invece a suo parere ci sia qualcosa nel DNA o nella "dieta" piuttosto che nelle emissioni nocive in quell’ambiente in cui le persone vivono. Sarà bene che lei faccia presente al dottor Forastiere queste considerazioni).

    2_ Le centraline dell’Osservatorio ambientale (un ente che a garanzia della sua autonomia è finanziato dall’Enel con quasi 1 milione di euro), e quelle di Arpa Lazio (che ne utilizza alcune) non misurano ad esempio PM 2,5, cadmio, arsenico, mercurio, nichel, cromo e composti organici volatili, ma solo PM 10, ozono, ossidi di zolfo, ossidi di azoto. Se dovessimo stare ai dati delle centraline avremmo un’aria simile alla Val Gardena ma una mortalità più vicina a quella di Taranto. Davvero tutto normale?

    3_L’attuale Sindaco ha deciso di non utilizzare i poteri a lui attribuiti per prescrivere limiti all’AIA di Torre Valdaliga Nord. Quindi si registrerà un incremento delle ore annuali di esercizio, verranno briciate 900.000 tonnellate l’anno di carbone in più e il tenore di zolfo arriverà all’1% (invece dello 0,3%). Il risparmio per Enel sarà di circa 90 milioni di euro ma per la popolazione si tradurrà in un aumento del monossido di carbonio che salirà dai 50mg/Nm3 (secondo le linee guida europee) ai 120 mg/Nm3. Davvero tutto normale, pure se l’Assessore all’ambiente si è dimesso in polemica con il sindaco?

    Vede, caro Alessandro, le compensazioni economiche di Enel sono già una prova del fatto che l’azienda intende "risarcire" i comuni interessati dalle ricadute dei fumi. Infatti perché pagare se tutto è privo di rischi o tutto è perfettamente legale? Ma davvero lei crede che viviamo nel paese dei balocchi e che dobbiamo respirare immondizia in silenzio solo perché venga raggiunto un costoso fabbisogno energetico?


  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.151) 2 maggio 2013 22:23
    Giorgio Zintu

    Adesso aspettiamo anche gli italiani che non vorrei, quelli educati come dice Noam Chomsky a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti. Un compito che la disinformazione televisiva e cartacea ha svolto egregiamente

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.70) 2 maggio 2013 15:47
    Giorgio Zintu

    Non sono un esperto, cerco di dare voce alle voci ignorate dall’altra informazione. Comunque nel Cile come in Colombia o in Guatemala le comunità locali non solo non sono state ascoltate ma addirittura represse. Ho dato conto anche di come finiscono i mapuche. Per cooscere El Quimbo può contattare il professor Miller http://millerdussan.blogia.com/.
    Per quanto riguarda l’uso del carbone e l’immissione in atmosfera di inquinanti che vanno dall’arsenico al mercurio e sulle ricadute sulla salute in termini di patologie tumorali può fare riferimento ai medici ISDE, come ad esempio Gianni Ghirga e Fulvio Floccari dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, o far riferimento al dottor Francesco Forastiere del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio (http://www.civonline.it/articolo/tu...).
    Gentile Alessandro, capisco il fabbisogno energetico ma non capisco come puossa ignorare la salute delle persone o stravolgere la vita di centinaia di migliaia di persone, distruggendo il territorio. Esistono alternative certe e consolidate e occorre investire nella ricerca cosa che l’Enel non fa. Infine, curarsi solo dell’approvvigionamento energetico senza preoccuparsi dei danni collaterali estesi non mi sembra un fatto razionalmente giustificabile.

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.113) 24 febbraio 2013 20:27
    Giorgio Zintu

    Le ultime notizie di oggi sono quelle che riguardano il secondo ricorso al TAR del Lazio contro la delibera del CIPE (del 3 Agosto 2012) da parte dello studio Fidone e Linguiti di Roma, insieme allo studio Greco di Orbetello.
    Qui il link dell’Associazione per il bene di Tarquinia che ha fornito l’informazione completa: http://www.perilbeneditarquinia.it/...

  • Di Giorgio Zintu (---.---.---.149) 7 febbraio 2013 20:21
    Giorgio Zintu

    Tutto vero. Di Roccastrada si è parlato nel corso della manifestazione e purtroppo ho omesso questa testimonianza che ritengo meriti di aver voce per l’impegno profuso nella difesa del territorio. E Roccastrada deve far riflettere perchè è proprio nei luoghi più lontani, più solitari, meno frequentati dal turismo, più marginali, meno popolati che si annidano i pericoli maggiori di colonizzazione del territorio. Perché a protestare sono sempre pochi. Quindi sarebbe bene che in questo comune di frontiera si tenesse una nuova manifestazione. Anche questo pezzo è Toscana e va difeso.
    Non ho parlato di un altro sfregio alla natura, le Apuane, di cui se ricordo bene ha parlato Giampaoli. Anche qui, finiti i cavatori di marmo, sono le macchine che stanno divorando la montagna per il ricercato marmo e degli scarti della lavorazione. E’ un dato accertato che pochi si arricchiscono ale spalle di un paesaggio che più che a rischio va considerato perduto perchè non c’è alcuna sostenibilità giustificabile per i danni irreparabili inferti al paesaggio e per un’occupazione ormai al lumicino.


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