• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 583 1080 3337
1 mese 1 3 6
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 91 42 49
1 mese 1 0 1
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 10 giugno 2013 12:46
    Fabio Della Pergola

    Commento sacrosanto. Risposta: solo a chi si interessa di gossip (cioè di farsi gli affari degli altri). E aggiungo che non avrei mai scritto una riga sul fatto in sé se non mi fosse venuta in mente, per assonanza con il contratto prematrimoniale di cui sopra, l’antica norma talmudica. Il che ci permette di capire meglio la millenaria sessuofobia cristiana che riguarda tutti essendo diventata parte integrante della cultura occidentale.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 7 giugno 2013 17:45
    Fabio Della Pergola

    Appunto.

    In altri paesi casomai l’etica è più forte, parlo di quelli - non a caso - di etica protestante. Nell’Italia cattolica si delinque e poi ci si confessa. Quindi qualsiasi finanziamento privato potrebbe essere ancora più soggetto a ’pastette’ innominabili.

    Continuo a essere dell’idea che sia meglio un finanziamento pubblico, severamente controllato, verificato e certificato da organismi terzi. Ho l’impressione che privatamente i farabutti sarebbero molto più "finanziati" degli onesti. E quindi che il finanziamento privato possa aggravare la situazione di malaffare anziché migliorarla.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 6 giugno 2013 17:41
    Fabio Della Pergola

    Sono lieto che non ce l’abbia con me, ma resta tutto quello che ho detto nel commento precedente. Non si possono mettere sullo stesso piano i manifestanti e i tutori dell’ordine. Se gli uni trasgrediscono la legge, la legge stessa contempla le relative punizioni. I tutori dell’ordine sono pubblici ufficiali pagati dallo Stato perché garantiscano il rispetto della legge. Se la infrangono non vìolano solamente i codici, ma tradiscono lo stesso contratto di fiducia con lo Stato che implica il rispetto totale dell’etica che quello stesso Stato si è dato.

    Qui non si parla dei confini della democrazia, che sono noti e vanno rispettati, ma della possibilità di identificare senza incertezze quegli agenti che si macchiano di violazioni del rapporto etico con il loro datore di lavoro, oltre che delle norme di legge.

    Il fatto che la maggior parte delle democrazie occidentali, e non solo, abbia approvato l’uso del codice identificativo - ma non per questo sia venuto meno alle proprie regole democratiche né ai limiti di legge a proposito di ordine pubblico - dovrebbe essere sufficiente per chiarire il punto.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 6 giugno 2013 17:31
    Fabio Della Pergola

    Dal momento che la tanto decantata rete in Italia copre solo una piccola parte della popolazione e che richiede comunque un minimo di competenze tecniche e di capacità di aggiornamento dei sistemi utilizzati, sarei dell’idea che la democrazia via web è, al momento, tuttora una panzana.
    Quindi, anche per conoscere le reali proposte del M5S - al di là delle trascrizioni più o meno manipolate dell’informazione - sarei decisamente a favore che i grillini si decidessero una buona volta a partecipare non solo alle interviste, piuttosto mosce, delle Gruber o Annunziata che sia, ma anche ai faccia a faccia, cioè a dei veri dibattiti con i loro competitor politici.

    Quanto al fatto che un politico debba essere serio, onesto, pulito, non corrotto né corruttibile e non appartenente a lobby sarei d’accordo. A trovarne.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 6 giugno 2013 12:01
    Fabio Della Pergola

    L’uso di un cammuffamento è vietato, ma - ed è quello che capita in ogni manifestazione - non è ritenuto di per sé motivo di solerte intervento di forza per toglierlo. Quando invece il manifestante, con casco o senza, adotta comportamenti lesivi della incolumità altrui o delle altrui proprietà l’intervento di forza delle forze di p.s. è autorizzato dalla legge "proporzionatamente" al reato in corso. Mentre ogni abuso della forza è sostanzialmente proibito anche se la discriminante tra uso lecito e uso illecito non è argomento definibile con facilità. Tanto per ribadire un concetto che sembra astruso, ma ovviamente non lo è.

    Il cittadino che esercita un legittimo diritto costituzionale di manifestazione, ma il cui comportamento degenera in atti illeciti, deve essere fermato. Il tutore dell’ordine invece - in quanto rappresentante dello Stato - non deve (dovrebbe) mai violare quella legge che ha il dover di far rispettare. Per principio; perché tutore dell’ordine e violazione della legge sono in radicale contraddizione.

    Detto questo, consegue che non è lecito porre sullo stesso piano cittadino manifestante e tutore dell’ordine, come lei continua a fare, perché esiste una differenza a priori.

    Il codice identificativo degli agenti in op è uno strumento per difendere le stesse forze dell’ordine (oltre che i cittadini) da eventuali soprusi commessi da individui in divisa che non si adeguano al comportamento che le forze dell’ordine devono avere in forza del loro mandato costituzionale. Lo hanno capito in mezzo mondo, perché deve essere così difficile capirlo in Italia ?

    "fare i radical chic dietro la tastierina del computer" è esattamente l’aspetto di sterile e incomprensibile polemica cui accenno nel mio articolo. Potrei facilmente risponderle per le rime, ma che cosa otterremmo ?

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Attualità Mondo Cinema Europa

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità