• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Attualità > Hamas e Israele sul filo del rasoio

Hamas e Israele sul filo del rasoio

Nell'immediatezza del massacro del 7 ottobre, è apparso chiaro che l'intenzionalità strategica di Hamas era quella di coinvolgere Hezbollah, altre formazioni jihadiste, la popolazione della Cisgiordania e forse anche l'Iran (o comunque con il supporto logistico iraniano) in un attacco concentrico su Israele. Che avrebbe fatto molto piacere anche a Mosca per ovvi motivi (non è superfluo ricordare che l'Occidente potrebbe essere fortemente distratto dall'Ucraina nel caso di un conflitto generalizzato in Medio Oriente).

Striscia di Gaza vista da Israele
Un attacco da tre o quattro fronti diversi (Gaza, Libano, Siria, più i sommovimenti nella West Bank) avrebbe messo in seria difficoltà lo stato ebraico, saturando le difese antimissile e impegnando le forze di terra in aree molto difficili da affrontare. Dimostrandone così la vulnerabilità gli strateghi di Hamas (o di Teheran) confidavano probabilmente in una sollevazione popolare generalizzata contro tutti i governi arabi moderati colpevoli di "tradimento" della causa palestinese. Una strategia che, al primo impatto sembrava decisamente vincente: se Israele non avesse reagito alla strage del 7 ottobre, sarebbe apparso debole e impaurito e sarebbero aumentate le speranze di mandarlo in crisi progressivamente più grave con attacchi a ripetizione. Se avesse reagito, come poi ha fatto con la consueta determinazione (ma solo dopo aver avuto una garanzia di supporto americano), lo sdegno di tutti i popoli islamici e di buona parte dell'opinione pubblica mondiale, lo avrebbero isolato rendendolo incapace di difendersi da un attacco successivo coordinato.
 
Questa strategia win-win di Hamas sembrerebbe ormai fallita.
 
Hezbollah (e Teheran), spaventati dall'immediato intervento dello schieramento Usa, non ha fatto niente di più che tirare qualche razzo, la Cisgiordania non si è sollevata oltre la norma, le popolazioni dei paesi islamici sono scese in piazza a urlare e bruciare bandiere costringendo i loro governi a parole dure contro Israele, ma niente di più. Gli accordi di Abramo sono stati messi in un cassetto, e forse sarà una decisione transitoria. Salvo qualche caso (Londra, New York) anche le manifestazioni filopalestinesi in Occidente sono state meno partecipate che in altre occasioni.
 
Adesso - in particolare dopo il discorso evanescente di Nasrallah che ha fatto crollare le speranze di una discesa in campo di Hezbollah - Hamas è rimasta sola a subire la violenta reazione di Israele che sta progressivamente prendendo possesso della striscia di Gaza.
 
Molti sono giustamente impressionati e scandalizzati per le tante vittime civili (anche se i numeri li fornisce Hamas e sono anch'essi arma di propaganda, come nell'ormai noto caso dell'ospedale falsamente "bombardato" da Israele) e molti usano parole durissime contro la reazione "sproporzionata" di Israele, accusandolo di violazioni del diritto umanitario. Che sia vero o no lo decideranno i magistrati dell'Aia, non i commentatori sui social, ma è indiscutibile che la situazione sia drammatica.
 
Detto questo, c'è un unico modo, palese, per far finire velocemente il massacro di Gaza.
Che Hamas, per evitare ulteriori e inutili sofferenze al suo stesso popolo, deponga le armi e cessi le ostilità, si arrenda, liberi gli ostaggi e dichiari pubblicamente decaduto lo statuto in cui indica come suo obiettivo strategico la distruzione di Israele.
 
Questa è l'unica soluzione, al momento, ma nessuno di quelli che si scandalizzano per la reazione israeliana lo dice mai. Tanto meno quelli (gli Orsini, i Santoro, gli Ovadia, i Rovelli etc.) che nel caso dell'invasione russa erano in prima fila nel protestare contro il supporto militare allo stato invaso e a chiedere a gran voce che l'Ucraina si arrendesse "per il bene del suo stesso popolo".
 
Ma Hamas non lo farà, perché ha bisogno, lo hanno dichiarato pubblicamente alcuni dei suoi leader, del "sangue dei martiri". E quindi resisterà il più a lungo possibile sperando che Israele faccia molti morti e la smetta soprattutto di avvertire gli abitanti della striscia dell'imminenza di un bombardamento, come ha dimostrato un servizio della BBC, solitamente poco tenera con lo stato ebraico.
 
Solo resistendo potrà continuare a sperare nell'allargamento del conflitto. Può ancora accadere infatti che Hezbollah riceva da Teheran la luce verde per un intervento diretto, precipitando il già esausto paese dei cedri in una catastrofe inimmaginabile, quanto inimmaginabili sarebbero le conseguenze, principalmente per i palestinesi stessi, dell'allargamento di un conflitto devastante per l'intero Medio Oriente.
 

Commenti all'articolo

  • Di Truman Burbank (---.---.---.177) 13 novembre 2023 18:13
    Truman Burbank

    Boh, a me sembra che adesso sia chiaro a tutto il mondo che in Palestina c’è un’organizzazione criminale terroristica di nome Israele che tiene in ostaggio oltre due milioni di palestinesi a Gaza e li bombarda in modo mirato, dando la precedenza a chiese, ospedali e scuole, dopo aver levato loro acqua, cibo, elettricità.

    Quanto questa organizzazione terroristica possa sopravvivere in un mondo ostile, con l’appoggio del decadente impero USA e la complicità dei paesi europei è un’interessante scommessa.

    Poi le strategie di Hamas non le conosco; comunque da come raccontava Thierry Meyssan (rete Voltaire), l’evasione del 7 ottobre dal campo di sterminio di Gaza è stata un’operazione di tutta la resistenza palestinese e non solo di Hamas. 

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.193) 13 novembre 2023 19:00
      Fabio Della Pergola

      Girala come vuoi, strategia o no, Hamas ha lanciato un attacco di una gravità tale da essere correttamente interpretato come dichiarazione di guerra (se mai ce ne fosse bisogno). E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Qualcuno pensava che non se lo aspettassero?

  • Di paolo (---.---.---.158) 13 novembre 2023 23:49

    Fabio è un atlantista a tutto tondo, senza se e senza ma. Tutto quello che fa Israele ( quindi USA) è giustificabile. E tutto va messo in relazione al "Pogrom" del 7 ottobre. Prima di allora il nulla. E se vengono bombardati gli ospedali, con bambini ammazzati nella culla, è una operazione inevitabile nel nome del fine che giustifica i mezzi. Oppure la variante alternativa è che quei deficienti di Hamas i missili sugli ospedali se li tirano in testa da soli. Poi comunque, in ultima analisi (vedi Ucraina), a decidere sulla liceità degli atti sarà sempre e solo il fantomatico tribunale internazionale dell’Aia targato Nato, ovvero USA (che peraltro non lo riconosce e ne ha ben donde visto il ricco curriculum). 

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.176) 14 novembre 2023 00:55
      Fabio Della Pergola

      Quei deficienti di Hamas in effetti i missili se li sono tirati sull’ospedale, salvo poi piangere e dire che gli israeliani sono brutti e cattivi. Così il furbo Paolo e altri come lui si sentono tanto buoni e giusti nel dare a loro ogni colpa. E non solo, si sono tirati addosso la reazione israeliana per quell’ignobile pogrom del 7 ottobre 1400 morti equivalgono, fatte le debite proporzioni, a un attentato che avesse fatto 8500 vittime in Italia, poi li vorrei vedere gli itagliani... – salvo poi andare in giro per il mondo a piangere che gli israeliani sono tutti brutti e cattivi. E Paolo può sentirsi buono di nuovo. Lui sì che ha capito tutto.

  • Di paolo (---.---.---.63) 14 novembre 2023 09:03

    Gli " itagliani " hanno già fatto di molto peggio, caro atlantista. Ti faccio notare che in Ucraina, un pool di giornalisti (tra i quali due italiani) che avevano segnalato che gli ucrainazi sparavano missili dagli ospedali e ricevevano inevitabilmente la risposta russa, sono stati messi agli arresti (credo che uno sia ancora in carcere). Poi la propaganda nostrana strombazzò ad unisono che i perfidi russi avevano bombardato ben 52 ospedali pediatrici (?!). La parola "pediatrico" suscita ovviamente maggiore effetto. 52 dicasi 52 !! , che non ci sono in mezza europa, tutti in un paese che non aveva vaccinato neanche un cane. Due giorni fa su La 7 , Lorenzo Cremonesi (inviato Corriere della sera), che certo non può definirsi putiniano, ha denunciato che quello che sta avvenendo a Gaza è peggio, molto peggio, anzi indescrivibilmente peggio di quello che ha visto nei due anni da inviato in Ucraina.

    Ma nella testa di Fabio c’è solo posto per il Pogrom del 7 ottobre. E neppure lo sfiora il fatto che Netanyahu sia in assoluta combutta con Biden, che fa la parte del poliziotto buono ma che sotto sotto lo spinge, garantendogli nel contempo la copertura militare. Sentire da Biden " non fate i nostri stessi errori", cui è seguita la commozione di tutti i Neanderthal nostrani, mi ha fatto riflettere su tutti i danni che ha fatto la scuola negli ultimi trent’anni. Generazioni di non pensanti che poi vanno a votare.  

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.176) 14 novembre 2023 09:31
    Fabio Della Pergola

    Fremono di sdegnato sdegno i putinisti de noantri a dodici stelle, ma una cosa la vedono giusta: l’ammirevole combutta antiatlantista fra i veri democratici di Mosca e i veri democratici di Gaza. Tutta gente che ritiene legittimo invadere casa d’altri per stuprare, sgozzare e ammazzare per poi sdegnarsi di sdegnato sdegno per le batoste che gli arrivano di risposta. Tanto ci sarà sempre un vero "democratico" che si lambiccherà quel poco di materia grigia rimastagli per giustificare vuoi i naziputiniani, vuoi i barbuti islamofascisti, vuoi chi gli pare un redivivo Che Guevara del nuovo millennio, portatore del radioso sol dell’avvenire che chiunque, ancora capace di vedere, può ammirare a casa loro.

  • Di paolo (---.---.---.18) 14 novembre 2023 10:24

    Corea 1950-53, Vietnam 1953-75, Grenada 1983, Panama 1990, Guerra del Golfo 1990-91, Hope Somalia 1992-94, Bosnia 1994, Kosovo 1999, Afganistan 2001, Iraq 2003-2011, Libia 2011. Chiedo venia se altri mi sfuggono. 

    Tutti paesi sovrani, caro atlantista, quindi a casa loro come dici tu. Eppure i bombaroli portatori del seme della democrazia hanno provocato milioni, dicasi milioni, di morti cvili (uomini , donne e bambini). A casa d’altri, come diresti tu. Però con una differenza. Le bombe nato-usa sono bombe "intelligenti". Ovvero dotate di intelligenza artificiale. Quella dote naturale che manca in molti umani, purtroppo, e che può essere mascherata soltanto indossando una casacca. Il tifoso non deve pensare. E pensare può anche essere una fatica.

    Stuprare, sgozzare e ammazzare. Aggiungo torturare. Appunto, caro atlantista, proprio come è emerso da documentari e inchieste americane (perché al loro interno gli USA sono una vera democrazia e non una parodia come la nostra ) sulle performance occidentali nei paesi sopra citati. La mia simpatia per gli arabi, caro atlantista, è esattamente pari a zero. Li giudico popoli arcaici intrisi di fanatismo religioso (che anche noi ben conosciamo). Ma non per questo mi sento autorizzato a sterminarli.

    ciao

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.128) 14 novembre 2023 11:12
      Fabio Della Pergola

      Quindi perché gli Usa hanno fatto tutto quello che sappiamo (tranne la guerra di Corea e la prima guerra del Golfo che, manipolando la storia, viene attribuita agli Usa invece che alle Nazioni Unite) allora NON si potrebbe più criticare Putin se invade un paese sovrano a cui la Russia aveva garantito il rispetto dei confini nazionali o Hamas se decide che poteva entrare in qualche casa e sgozzare un migliaio di persone (fra cui decine di lavoratori asiatici, una manciata di studenti nepalesi e un tot indefinito di arabo israeliani colpevoli di vivere lì). Nel suo furore iconoclasta il furbone de noantri arguisce che tuttalerbaèunfascio e così tutto torna. Conservavo ancora una minima speranza che ci facesse. Invece ci è proprio.

  • Di paolo (---.---.---.87) 14 novembre 2023 14:26

    Nazioni Unite, ma dai, ci fai o ci sei. Putin, caro atlantista, è un fottuto imperialista e come tale si comporta. Il generale USA Blake, ex comandante generale Nato oggi CIA, ha di recente dichiarato che per fortuna c’è Putin (ex KGB), perché al suo posto ci potrebbe essere di molto peggio. Certo che Putin aveva garantito il rispetto dei confini nazionali, ma negli stessi accordi (Minsk 1 e 2) i bombaroli occidentali avevano garantito che la Nato si sarebbe fermata e non sarebbe mai entrata in Ucraina. Garanzia del cactus visto il tango a due di Zelensky con i Biden e la testa girata dei "garanti", si fa per dire, Francia e Germania. Hamas è una formazione terroristica che mi fa schifo e orrore; quindi io, a differenza tua, non ho bisogno di criticarla. Per me è pura merdaccia. Ma è il prodotto finale di decenni di razzismo bombarolo da parte di chi sopra. E Israele di Netanyahu è l’altra faccia della stessa medaglia. 

     Pertanto io invece, a differenza tua, non conservo più alcuna speranza. Sei rimasto un radicale tout court, che ha diviso il mondo in due. Tutto il bene di qua e tutto il male di la. Il dubbio non attraversa mai la tua testa. E credo che questo derivi da una mancanza di pensiero scientifico. Il dubbio, caro amico atlantista, è il motore dell’intelligenza. Altrimenti sei solo un automa che si nutre di quello che più gli fa comodo per affermare le proprie convinzioni. 

    Comunque ti voglio bene lo stesso perché comunque mi hai sempre dato l’impressione di essere una persona intellettualmente onesta. Visti i tempi che corrono non è cosa da poco. Ti auguro ogni bene e continuerò a leggerti ( e magari a criticarti).

    ciao e chiudo veramente 

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.56) 14 novembre 2023 15:08
    Fabio Della Pergola

    E niente. Apri la bocca e gli dai fiato (o prendi la penna e imbratti la carta o accendi il computer e intasi l’etere...). Non "non ha stato" Putin a garantire qualcosa di credibile all’Ucraina (in realtà non l’ha mai fatto), ma la Russia di Eltsin che nel 1994 siglò con l’Ucraina gli accordi di Budapest, in cui si impegnava a rispettare e difendere (sic) i confini nazionali ucraini (comprensivi di Crimea) in cambio della "restituzione" delle testate atomiche che l’Ucraina deteneva in ricordo del suo passato sovietico (ma un-libro-uno di storia te lo vuoi leggere?!). La storia recente ci ha dimostrato quanto il Cremlino rispetti i patti sottoscritti. Ancora: Hamas non è il "prodotto finale" di razzismo bombarolo di qualcuno, ma esattamente l’opposto: l’organizzazione che ha preso in mano la fiaccola del razzismo antisemita, del terrorismo e dell’intenzione di eliminare dalla faccia della terra lo stato ebraico, nel momento in cui (1988) l’OLP di Arafat si era decisa ad abbandonarli pubblicamente iniziando il percorso che portò a Oslo (ma un-libro-uno di storia te lo vuoi leggere #2?!). Chiudo anch’io.

  • Di Truman Burbank (---.---.---.24) 14 novembre 2023 15:37
    Truman Burbank

    "La Russia di Eltsin nel 1994" la ricordo con facilità. Ero lì a vedere le cannonate sul Parlamento (Duma in russo). 

    Difficile da raccontare. Però un’idea si può dare: ricordo che evitavo di mangiare carne perchè avevo il sospetto che mi potessero servire carne umana, anche perchè la carne era di solito servita in forma di polpette.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.217) 14 novembre 2023 20:59
    Fabio Della Pergola

    e comunque dimostrami che l’Ucraina fa parte della Nato e la smesso di darti forchettate sulle gengive...

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità