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Glaros - scrittura creat(t)iva

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  • Primo articolo sabato 10 Ottobre 2008
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Ultimi commenti

  • Di verygod (---.---.---.204) 25 dicembre 2008 11:18
    Glaros - scrittura creat(t)iva

     Da CortocircuitOne. Storia di un’astrazione fatale

    ...Tuttavia ci sembra che, della ragione la hegeliana astuzia possa risultare ancora più sottile 
    dell’ immaginabile; ci pare cioè che la rifondazione della base concettuale del pensiero logico 
    lo conduca verso nuovi e stimolanti paradossi. Quanto più cerchiamo risposte esaustive ai 
    nostri interrogativi, tanto più sembrano invero ritrovarsi gli antichi enigmi. (...)

    ... ci atteggiamo a conoscitori delle cose, senza renderci conto come il magico cerchio dei 
    linguaggi in cui ci muoviamo non ci permette se non tautologiche valutazioni. Parliamo cioè 
    delle cose senza mai riuscire a sollevarci al di sopra di loro e, quando vogliamo rispondere 
    alle questioni più profonde, dobbiamo sempre giocoforza uscire da ogni possibile argomentazione logica; è altamente probabile che, a fronte della enorme quantità di tentativi di decifrare gli 
    eventi, la realtà ultima sia essenzialmente extra-razionale, quantomeno nel senso fin qui dato 
    alla nostra ‘ ragione abituale’ (...)

    ...Le antiche tradizioni orientali su menzionate erano già peraltro ben consapevoli 
    di questa dimensione paradossale dell’ esistere, quando sviluppavano la loro speculazione 
    fino a giungere a ricondurre al nulla tutte le cose. Come dunque districarsi da un 
    simile dilemma? Siamo qui di fronte all’ aspetto ultimo delle questioni e la logica 
    sembra essere posta di fronte al suo limite estremo dove si prospetta o una 
    sensata interpretazione di oggetti ancora in qualche modo discernibili, ovvero la débacle 
    della stessa ragione come fin qui conosciuta. (...)

    ...ma la cosa di fondamentale importanza è che, se a dominare è l’ irrazionale, questo 
    pone in un certo senso tutti sullo stesso piano, mentre se si vuole il dominio di una 
    qualche razionalità è, come Severino ripete spesso, sempre quella più forte ad 
    imporsi sul piano storico, senza che la sua forza ne garantisca in alcun modo 
    verità o giustezza. Se ci si incammina sulla strada dell’ analisi razionale, si attraversa 
    il mare sconfinato dell’ arbitrio e delle prevaricazioni, almeno fin quando non se ne 
    riconosca il limite e ‘ la regola’ proprio nel suo opposto.(...)

    ...La storia così come fino ad oggi è stata intesa nella sua forma processuale, è 
    di certo la storia della ragione dominante che ha continuato a mutare le sue 
    forme, ma sempre restando nella sostanza storia di un dominio e dei suoi abomini. 
    E non ci pare affatto che, laddove la ragione ufficialmente non dorme il suo 
    sonno, i mostri si rivelino storicamente meno presenti e attivi, anzi
    . Cosa poi abbia 
    in realtà fin qui dominato, il proliferare delle analisi non riesce mai a dire fin tanto 
    che esso resta configurato all’ interno del medesimo quadro concettuale; rompere 
    un tale quadro significa attuare la sola autentica forma di comprensione dell’ essere, 
    l’ unica vera ‘rivoluzione’.

     



  • Di verygod (---.---.---.59) 24 dicembre 2008 20:16
    Glaros - scrittura creat(t)iva

    Nel 1988, Scritti di un’altra follia, Per una introduzione alla socioanalisi stampato a Tunisi presso Finzi editore, tratteggiava già radicalmente il quadro della situazione. 

    Nel IV capitoletto "Socioanalisi: esame di immaturità di una cultura", si legge:

    "Ridiamoci allora tempo ’da perdere’, tempo perduto ove riamministrare l’esistenza ritrovandone senso anziché sempre scontento. Opponiamo alle rigide leggi dell’economia di mercato la ragionevole legge di un’economia esistenziale, con borsa forse più povera, ma tempo più ricco: non ci rendiamo conto di vendere il nostro tempo, la nostra vita, paurosamente sottocosto; forse l’angoscia deriva in realtà da tale condizione, più che dai metamotivi appannaggio delle innumerevoli discipline che si vogliono terapeutiche. Se fossimo gli scaltri amministratori che ci crediamo, basterebbero pochi conti per quantificare il prezzo al quale ci vendiamo: risultato, siamo prevalentemente in ’rosso’, le ’spese’ superano di gran lunga le ’entrate’.

    La prima composizione del capitoletto "Poesia malata", si intitola invece "Libertà in saldo".


  • Di verygod (---.---.---.36) 23 dicembre 2008 16:05
    Glaros - scrittura creat(t)iva

    Elia, io mi sforzo di mostrare la convergenza in Uno deile forme del potere storicamente più forti, di decodificarne l’accordo semiotico che ne caratterizza la complessa rete, che è una rete al contempo filosofica, sociale,economica, psicologica e religiosa. Mi sforzo di tracciare una mappa trasversale di questi territori, per poter individuare e legittimare la definizione del loro ’attrattore’ dominante, del ’dio-che-lega’, come lo chiamava lo studioso delle religioni Mircea Eliade.

    Perché, come recita l’apertura del seminario R&S Reseaux et Sens e come ribadisco in http://www.agoravox.it/DiEU-La-doppia-verita.html :

    " tra i mondi possibili ce n’è uno, che non è affatto immaginario. Solo che non tutti lo sanno. Molti neanche lo sospettano... "

    Tuttavia, per poter valutare se sia possibile sostituire il ’dio’ corrente con uno diverso, non basta fare le ’anime belle’. Anzi, se è per questo, occorre svelare gli ’arcani’ del potere (nel senso del sostantivo e del verbo) non solo ai ragazzi delle scuole medie, ma anche a quelli dell’asilo. 

    In caso contrario è ancora molto poco probabile che le banche centrali e le intellighenzie del marketing economico, politico e religioso, facciano propri l’ecologia della mente di Bateson, Il ’fisico’ Tao di Capra o l’Entanglement di Massimo Teodorani. Ed è altresì molto poco probabile che la crescita dell’indice di Wall Street veda nel michelangiolesco dito del quale si dà già atto nei sussidiari, qualcosa di meglio che 
    le categorie correnti del presunto benessere e del loro ’generale equivalente’. Con o senza le ’sue’ carte di credo, pardon, di credito. (Erano rimasti fuori dal credo l’indice e le sue indic-azioni...)

    A prescindere dal professato ateismo individuale, che non risponde in modo consono al senso della mia ’pro-vocazione’, se non si dà ’popolare’ disvelamento di certi arcani e della loro quotidiana rappresentazione, è molto più probabile che continui ad affermarsi la versione peggiore della shumpeteriana creatrice D-istruzione e di tutto quanto ad essa si ispira... Ancorché si tratti sempre e comunque di un’ispirazione e-terna, bisogna vedere dove guarda il ’suo’ centrale terzo occhio. Che so, se guarda dalla parte del centro di Casini ("Io centro") o di quello di Mastella ("Centro di questi giorni"); se il terzo occhio guarda al centro che sta a sinistra o al centro che sta a destra... O, addirittura, se questo assurdo occhio centrale, non stia a guardare solo se stesso. Come se si trattasse di un’assoluta id-entità.

  • Di verygod (---.---.---.254) 22 dicembre 2008 18:52
    Glaros - scrittura creat(t)iva

    Parla di un’arcana R&S e della sua disseminazione storica.
    Parla del rapporto fra modelli simbolici e potere.
    Parla del senso del centro.
    Parla del rapporto fra politica, economia e religione
    Parla dei burattini, dei burattinai e del loro tea-trino

    Non parla invece del brevetto internazionale short-arT+arQ-short di cui ai link
    http://www.eprouverture.com/disseminazione/shop/ 
    http://www.paroleesensi.com/

    Non parla nemmeno della S-vacanza, della psicosinergetica, e del suo seminario SIPS di cui ai link 
    http://www.eprouverture.com/disseminazione/sips.php?where=sips&search=1
    http://www.eprouverture.com/disseminazione/svacanza.php?mostra=svacanza&where=svacanza&search=1




  • Di verygod (---.---.---.254) 22 dicembre 2008 18:43
    Glaros - scrittura creat(t)iva

    In materia, oltre alla più generale provocazione del PD or not PD, reperibile sui principali motori di ricerca, mi permetto di rinviare a quanto ho argomentato su AgoraVox negli interventi http://www.agoravox.it/ecrire/?exec=articles&id_article=1334http://www.agoravox.it/ecrire/?exec=articles&id_article=1652


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