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La ’storia’ della Verità e la verità ’della’ Storia. III parte: La ’ragione’ del Logos

Il cosiddetto Logos ci dice qualcosa. Ma il cosiddetto Logos 'ci dice' anche a qual Cosa dobbiamo una qualche 'vincolante obbedienza' ? E, una eventuale siffatta forma del D-ire, 'ci dice' altresì come è strutturata la nostra storia, in Ragione di quella assoluta Sapienza? Infine, come procede la 'diffusione' di quella presunta Sapienza, se e quando 'discende' dalle alte vette dove 'sta' la sua Sorgente?

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Una sinistra doppiezza

 Senza ombra di dubbio, una qualche verità storicamente, e con relativa evidenza, si impone. E, in effetti, i 'suoi' risultati davvero non ci mancano. Ma, come si argomentava già anche qui https://www.facebook.com/notes/paolo-dova/una-questione-di-de-marcazione/10152170449989899 , un certo diffuso volersi imporre 'passa' attraverso particolari canali a proposito dei quali, nelle prime due parti di questo articolo a 'crescenti puntate', abbiamo tratteggiato alcune significative espressioni. Espressioni che, al di là delle dicerie correnti sul cosiddetto dialogo, risultano invero fra di loro non troppo conciliabili. Categorie che, in quanto tali, aggregano tuttavia masse più o meno critiche, cercando di veicolarne l'adesione ad un loro più o meno consapevole (pre)definito credo. 

Quando, nel 2010, ad Assisi nasceva ufficialmente l'indisciplinata Sinsofia, in materia di Sé e di relativa verità così si 'sentenziava' https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=144982038886126&id=149352645098561; a sei anni di distanza, 'maturate' un po' (fin troppo) le (poco) nostre cose, di 'quella' verità, se ne sta dando una versione diciamo così più esigente, nei termini individuati e proposti qui https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1096607313706418&id=149352645098561

E intanto, ulteriormente sviluppatesi le suddette ancora molto scarsamente nostre cose, a poco meno di un anno da quanto qui sopra 'accennato', sembra che la veritativa questione D-venga sempre più oggetto - ove non predominante Soggetto - di storica traduzione nei termini oggi ribaditi fra l'altro nell''evento' di cui a questo link https://www.facebook.com/events/1791256877782283/ , un virtuale contesto che, unitamente al resto delle 'parallele' convergenze in materia, sta via via caratterizzando un certo più o meno heideggeriano disvelamento.

Sì, giacché del disvelamento di certi retroscena e/o cosiddetto back office che ancora si pretendono appannaggio di una ristretta cerchia di iniziati, in quanto tali unici legittimati a detenerne i potenti arcani, si continua invero a dover trattare. E, probabilmente, a doverne trattare in termini sempre più sostanziali, andando cioè al nocciolo di certe antitesi o contraddizioni che dir si vogliano, evidenziandone la più autentica natura, secondo out out via via più stringenti, quale quello proposto 'in giudizio' qui https://www.facebook.com/groups/297148353800233/permalink/666555030192895/.

Con tutta evidenza, il superamento di certe oltremodo diffuse doppiezze di comodo si prefigura ormai necessariamente a partire da quanto si è argomentato in questo teoretico ai più chiuso contesto nel seguente post circa i requisiti più 'essenziasli' del SI e del NO https://www.facebook.com/groups/717533985039355/permalink/1022373531222064/?match=ZG92YQ%3D%3D o, di concerto, in quest'altro intervento https://www.facebook.com/groups/717533985039355/permalink/1106654526127297/?match=ZG92YQ%3D%3D nel quale si riconduce quella più essenziale contrapposizione ad una corrispondenza per così dire 'letterale' fra una S ed una P, ancora poco comprese nella loro più intima 'potenzialità espressiva'. Una questione che, a chi avesse avuto in quell'occasione occhi per intendere, era già stata a sua volta posta appunto a chiare 'numerologiche' lettere in questo mio vecchio gruppo dal 'recondito' senso https://www.facebook.com/groups/325782046480/permalink/10150547601731481/.

Dove vogliamo andare a parare con tutto ciò? Per ora - prescindendo qui da quanto già richiamato sui Grillo e Mentana di questo, poco nostro, ancora per lo più sconosciuto 17 - semplicemente in 'quel' veritativo (non) luogo, 'dove' sarà sempre meno possibile continuare a 'vendere' interpretazioni più o meno funzionalmente variopinte e/o partiticamente caratterizzate (in materia si veda la PoliS di cui si recita in uno dei succitati post) in ragione o S-ragione di criteri veritativi che si impongano in nome e 'per conto' di quella che abbiamo avuto occasione di definire una "decenza interpretativa", contraltare di una sempre più diffusa indecenza che, in tal senso, domina ancora ahinoi il menzognero glocale panorama, prono ai dettami di quanti, in 'questo nostro' 17, per l'appunto con certa sinistra doppiezza, perseverano nel convolare a Male illuminate alchemiche nozze. 

 

 

 

 

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