DiEU - La doppia verità
A fronte della risposta di Enrico Miglino alle mie sollecitazioni ’dietrologiche’, risposta nella quale Miglino precisa la sua più che legittima giornalistica ’aderenza’ alla realtà, garanzia di chiarezza espositiva ed interpretativa, tengo a rilanciare la mia ’visione’ delle cose, nella convinzione che lo sviluppo di un’ampia e mirata sinergia nella direzione che propongo, possa dar vita ad un autorevole soggetto politico/culturale europeo.
Un soggetto che si presenti alle elezioni del giugno 2009 con la ’sua’ Coerenza di Sistema, CoSì come, dal canto suo, lo scorso 30 novembre Magdi Allam fondava il ’suo’ partito "Protagonisti per l’Europa Cristiana".
In questo senso, riporto qui a seguire quanto replico a Miglino ed invito tutti gli Amici di AgoraVox a lanciare un seminario permanente sulle questioni che sollevo a partire dagli anni Novanta.
Contestualmente propongo la costituzione di una sede anche fisica, magari parigina, nella quale costituire un gruppo di lavoro che affronti le dette tematiche e che promuova la PDemocratica candidatura del detto ’soggetto’.
De-nominazione provvisoria IPS Istituto di Psicologia della Storia. Un’ipseità ed una verità che, parrebbe davvero il caso di dire, sono ancora tutta heideggerianamente da svelare.
di verygod , 16 dicembre 16:38 La doppia verità
Vedi Enrico,
non si tratta affatto di non condividere la ’tua’ versione della verità, al contrario si tratterebbe, come sto sollecitando a fare dall’inizio degli anni Novanta, di incrociare i fatti reali con la mappa che ha tutta l’aria di sovradeterminarne fortemente l’accadere.
Nel pieghevole dedicato al seminario R&S Reseaux et Sens che caratterizza il mio psicosinergetico approccio di indagine, riporto una frase di Fruttero e Lucentini che recita :
" Perché tra i mondi possibili ce n’è uno, che non è affatto immaginario. Solo che non tutti lo sanno. Molti neanche lo sospettano... "
Vedi Enrico, la questione, come scrivo nell’aggiornamento di CortocircuitOne, è che noi di fatto siamo storicamente all’interno di un romanzo di Eco o di Dan Brown, e, su tutto ciò, concorda esplicitamente la dichiarazione de La Nacion a Hitler ha vinto la guerra che riporto nell’articolo 11 settembre 2001 - Deep truth la quale recita:
“Sconcertante, rivelatorio, Hitler ha vinto la guerra ci fa scoprire le connessioni impensate fra il passato ed il presente. Il lettore avrà la sensazione di vivere in un mondo creato da George Orwell e Stephen King senza poterne uscire”.
Vedi Enrico, quello che invito caldamente a fare è a prendere atto insieme ai fatti reali di quella particolare ulteriore realtà che ne guida l’immaginario collettivo, le platoniche idee, i modelli concettuali e che, con tutto ciò, gestisce di fatto i messaggi pubblicitari, quelli teo-logici nonché l’economia che a tutto ciò gira appunto intorno con i suoi semiotici mondiali accordi.
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