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 Home page > Tribuna Libera > Vota con il cuore, non badare alle promesse

Vota con il cuore, non badare alle promesse

Oramai è chiaro che l'Europa dei potenti, quella che sino ad oggi ha tifato contro la nostra Nazione, vuole ancora il prof alla guida dell'Italia.

È altresì chiaro che la pressione fiscale cui siamo stati sottoposti negli ultimi 14 mesi era pressoché inutile. Infatti, se oggi il prof dice che aprirà nuovi ospedali, dopo aver ridotto all'osso quelli esistenti ed aver fatto chiudere servizi essenziali (i punti nascita a Pantelleria ed in altri siti, ad esempio), vuol dire che i fondi ci sono. Se il prof dice che ridurrà tasse ed Imu, vuol dire che i soldi ci sono. Quindi, dato che il gettito degli ultimi 14 mesi sarebbe servito esclusivamente a salvare il deficit, dove prenderà i soldi domani? Ecco quindi che la domanda sorge spontanea: forse le tasse servivano solo a rassicurare i suoi amici banchieri? Forse le nostre tasse son servite a risanare i debiti delle banche "amiche"? Forse questa opprimente morsa fiscale serviva solo a dar soldi alla Germania? Forse tutto ciò che sta avvenendo oggi (svendita delle aziende top del made in Italy), è un progetto di demolizione della Nazione? Come non pensar male delle operazioni che hanno coinvolto Ilva, Finmeccanica e, persino, la vendita della Ducati ad Audi? Ma esistono anche altri marchi storici, magari meno noti, finiti in mano ai tedeschi dell'angela orientale.

E che dire dell'acquisto dei sottomarini, sempre dalla Germania? Ecco, questo poche domande o dubbi, sarebbero già sufficienti a far pensar male. E pensando male, spesso, si è già ad un passo dalla verità.
L'uomo medio, quello che ogni giorno combatte una battaglia per portare il pane a casa, è stanco. Io, come il più classico degli uomini medi, sono esausto. Ogni giorno sento nuove e più allettanti promesse. Ma nessuno tocca il vero nervo scoperto di questa situazione, a tratti, surreale. Nessuno dice le cose come stanno. Nessuno parla degli sprechi quotidiani di una macchina statale parassita. Burocrazia assillante, burocrati ignoranti, dirigenti inadempienti, benefit a pioggia per tutti (tranne per i lavoratori). Assuluta mancanza di democrazia. E raccomandazioni a tutto spiano.

Basta! Credo sia giunto il momento di cambiare. Quando andrete dentro le cabine, pensate bene a dove porrete il vostro importante voto. Dimenticate promesse e vantaggi; non pensate a ciò che vi ha giurato il candidato a voi sconosciuto; non pensate ai consigli degli amici. Votate con il cuore e l'anima. Non siate ancora una volta vittime di un clientelismo che, sino ad oggi, ha solo provocato la distruzione di questa Stupenda Splendida Unica Nazione!

Scusate il disturbo.

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