Continua il Braccio di Ferro di Leonardo3 con il Comune di Milano
Oltre 10mila firme per salvare il Museo Leonardo3: i cittadini chiedono al Comune di Milano di riconoscere l'interesse pubblico.
Oltre 10.000 firme raccolte online e 116 commenti motivati chiedono al Comune di Milano di salvare uno dei presidi culturali più amati dai milanesi e dai turisti di tutto il mondo: il Museo Leonardo3, situato in Galleria Vittorio Emanuele II.
La petizione, lanciata sulla piattaforma Change.org (https://chng.it/yFVBBVGvKC), chiede che il Comune riconosca l’interesse pubblico del museo, concedendo l’uso dell’attuale spazio, a una tariffazione culturale agevolata, in linea con la soluzione già adottata per la libreria Rizzoli.
Una seconda richiesta riguarda il mantenimento delle iconiche colonne che ne segnalano l’ingresso, elemento distintivo all’interno della Galleria.
Un patrimonio culturale autofinanziato che rischia di scomparire
Il Museo Leonardo3, attivo dal 2013, ha accolto oltre 2 milioni di visitatori in 12 anni, con 270.000 presenze nel solo 2024. Un luogo di cultura totalmente autofinanziato, che non riceve contributi pubblici e si distingue per la qualità scientifica dei propri contenuti, prodotti internamente da un centro studi attivo da oltre vent’anni.
Dal 2013 al 2023 ha goduto del patrocinio continuativo del Comune di Milano e nel 2013 ha ricevuto il Premio di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Ne è referente scientifico Martin Kemp, tra i massimi studiosi mondiali di Leonardo da Vinci, che ha espresso pubblicamente il proprio sostegno al museo e al suo direttore, Massimiliano Lisa.
“È profondamente sconcertante – afferma Kemp – che il Comune di Milano non stia sostenendo questa realtà d’eccellenza. Leonardo3 è un raro esempio di museo privato che garantisce rigore scientifico, divulgazione di qualità e una costante attrattività culturale per la città. La sua posizione strategica, a due passi da Piazza della Scala, è parte integrante dell’esperienza milanese.”
Una richiesta di trasparenza e attenzione da parte dell’Amministrazione
I promotori chiedono chiarezza anche sulle modalità con cui si è giunti alla decadenza della concessione degli spazi e al diniego dell’uso del suolo pubblico per le strutture esterne del museo, che ne segnalano l’esistenza.
La petizione si conclude con un appello sentito alla Giunta e al Consiglio Comunale: non lasciate che Milano perda un’eccellenza che coniuga innovazione, ricerca e accessibilità, in uno dei luoghi simbolo della città.
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