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Sandro

Sandro

Laureato in legge, blogger, osservatore della realtà, libero pensatore sincretista con una mente a volte contorta.

L'idea di fare il blogger mi viene nel 2001, con un blog sinceramente improponibile. Vuoi per le poche attrezzature (internet veloce era un miraggio all'epoca) vuoi per l'incostanza, il progetto naufraga. Ma mi rimane in testa. Nel 2008 vedo un video di Claudio Messora (sì proprio lui) e mi folgora. 

Fu la goccia che fece traboccare il vaso. Ripresi il blog anche perché non mi sentivo capito, ricordo l'enorme difficoltà che avevo in quel periodo. Chissà se non è stata l'alternativa a soluzioni peggiori.

Negli anni ho migliorato la forma, spero, ma sicuramente il mio modo di osservare il mondo. Posso dire che il blogging mi ha di molto migliorato.

Pensare è gratis non vuol dire che sia qualcosa di scarso valore, ma vuol dire che è alla portata di tutti compiere delle riflessioni e migliorarle col dialogo. Nè vuol dire che portare avanti il blog sia gratis. Anzi, bloggare costa. Ma bloggare è per me la forma esteriore del pensiero. 

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  • Primo articolo martedì 05 Maggio 2011
  • Moderatore da sabato 07 Luglio 2011
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Ultimi commenti

  • Di Sandro (---.---.---.107) 3 agosto 2011 22:45
    Sandro

    Simona Ventura, in primo luogo, poteva evitare di sputare veleno su ex colleghi ed ex dirigenti, in quanto non è stata granché elegante. Hai deciso di cambiare e di andare su Sky? Benissimo: fallo in silenzio oppure usa modi e maniere decisamente più eleganti anche per criticare.

    Secondariamente mi sembra fin troppo ovvio che lei non ne può nulla dinanzi al fatto che la RAI si lascia sfuggire uno come Santoro, nè ho mai scritto che occorra 24 ore al giorno di serietà. Ben venga il frivolo se fatto bene.

    Se hai letto bene l’articolo capirai che non c’è scritto questo. C’è scritto che Simona Ventura non ha molti titoli per parlare di desertificazione culturale, visto che nell’Isola dei famosi non c’è nulla nè di frivolo nè di serio nè di cultura ma è solo un programma di una noia mortale fatto per far litigare quattro sfigati su un’isola, tant’è che nell’ultimo biennio non se lo filava nessuno.

    E anche quando ha provato a far cultura e a fare tutta l’esperta di musica ha ottenuto figuracce abissali con i Muse - non riconoscendoli - oltre che con Lady Gaga e con gli oasis - con interviste imbarazzanti a dir poco.

    Perché fare trasmissioni frivole significa anche essere preparati e professionali. Ecco, imparasse a scegliersi ottimi collaboratori e a prepararsi anche per trasmissioni frivole, ad evitare banalità e figuracce. Dopodiché potrà anche disquisire del lavoro altrui e della desertificazione culturale.

  • Di Sandro (---.---.---.105) 3 agosto 2011 15:47
    Sandro

    Nel merito ha anche ragione, ma dato che come dici tu ha una testa funzionante, nessuno l’ha costretta a fare l’Isola dei Famosi se riteneva che fosse necessario fare qualosa di maggiormente culturale. Men che mai nel momento in cui non andava più bene. Il fatto che s’è fatta uscire queste cose solo quando se n’è andata, il che mi sa tanto di irriconoscenza.

  • Di Sandro (---.---.---.211) 15 giugno 2011 09:04
    Sandro

    Già questo sistema potrebbe essere una buona soluzione alternativ che tiene conto di tutte le componenti.

  • Di Sandro (---.---.---.211) 14 giugno 2011 10:31
    Sandro

    Non ho paragonato io il referendum alla votazione delle leggi e non ho parlato io della necessità di avere la maggioranza dei cittadini che si esprima sull’abrogazione della legge. Ma giacché l’argomento è stato inserito per criticare la mia posizione, ho semplicemente dimostrato che è un argomento che è, semmai, a favore della mia posizione.

    E comunque sia, ammesso e non concesso che per l’elezione dei parlamentari sia così come dice, ebbene non ho ricevuto risposta per quanto riguarda l’assenza di quorum per l’approvazione delle leggi in parlamento: difatti si calcola la maggioranza dei voti dei votanti presenti (non degli aventi diritto).

  • Di Sandro (---.---.---.149) 13 giugno 2011 22:23
    Sandro

    p.s. Visto che ha fatto riferimento all’elezione del Parlamento che legifera su mandato popolare, faccio notare che l’esempio è quanto mai fuori luogo, perché non c’è il quorum di votanti per l’elezione dei parlamentari.

    E sempre per la precisione: in parlamento le leggi ordinarie vengono approvate con la maggioranza dei voti dei presenti in aula.

    Vorrei sapere, quindi, in modo motivato, a questo punto, perché per abrogare una legge con il referendum è necessario il quorum

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