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Se Simona Ventura parla di desertificazione culturale si salvi chi può

L'intervista rilasciata a Vanity Fair è una caduta di stile, perché sparge veleno su ex colleghi, e anche perché a parlare è chi ha collezionato, tra le altre cose, una fragorosa gaffe coi Muse.

Simona Ventura, che purtroppo presto ci ritrovremo su Sky, in un'intervista a Vanity Fair, non ha avuto parole dolci per nessuno, al suo addio alla RAI. Intanto spargere veleno su ex colleghi non è proprio il massimo.

Poi Simona Ventura che parla di desertificazione culturale è come se il Mostro del Circeo parlasse di castità. Insomma, non mi pare proprio che Simona Ventura abbia contribuito in modo particolare ad evitare la desertificazione culturale in Rai Due.

Altra argomentazione è l'accusa a Liofreddi, ex direttore di Rai Due, di essere stato il peggior direttore di rete con cui ha lavorato: voleva addirittura imporre personaggi indecenti.

D'altronde una come la Ventura s'è sempre prodigata per la cultura e per evitare personaggi che non fossero di alto profilo: d'altronde come dimenticare la lite Aida Yespica-Antonella Elia all'Isola dei Famosi o tra la stessa Simona Ventura e il noto intellettuale Rossano Rubicondi, oltre che con il celeberrimo filosofo Davide Fabbri, pronipote di Mussolini. 

Oppure l'arcinoto letterato Federico Mastrostefano che parla con l'(ex) fidanzata è un must per imparare l'italiano.

Senza dimenticare la gaffe coi Muse (che hanno cantato in playback e l'hanno perculata invertendosi i ruoli), e le critiche sulle domande effettuate a Lady Gaga ed agli Oasis. Che per una che dice di capirne di musica...

Peccato che in quel tritacarne c'è finito anche Aldo Busi che vanamente ha provato a dire le cose come stanno.

I commenti più votati

  • Di Sandro (---.---.---.105) 3 agosto 2011 15:47
    Sandro

    Nel merito ha anche ragione, ma dato che come dici tu ha una testa funzionante, nessuno l’ha costretta a fare l’Isola dei Famosi se riteneva che fosse necessario fare qualosa di maggiormente culturale. Men che mai nel momento in cui non andava più bene. Il fatto che s’è fatta uscire queste cose solo quando se n’è andata, il che mi sa tanto di irriconoscenza.

  • Di Sandro (---.---.---.107) 3 agosto 2011 22:45
    Sandro

    Simona Ventura, in primo luogo, poteva evitare di sputare veleno su ex colleghi ed ex dirigenti, in quanto non è stata granché elegante. Hai deciso di cambiare e di andare su Sky? Benissimo: fallo in silenzio oppure usa modi e maniere decisamente più eleganti anche per criticare.

    Secondariamente mi sembra fin troppo ovvio che lei non ne può nulla dinanzi al fatto che la RAI si lascia sfuggire uno come Santoro, nè ho mai scritto che occorra 24 ore al giorno di serietà. Ben venga il frivolo se fatto bene.

    Se hai letto bene l’articolo capirai che non c’è scritto questo. C’è scritto che Simona Ventura non ha molti titoli per parlare di desertificazione culturale, visto che nell’Isola dei famosi non c’è nulla nè di frivolo nè di serio nè di cultura ma è solo un programma di una noia mortale fatto per far litigare quattro sfigati su un’isola, tant’è che nell’ultimo biennio non se lo filava nessuno.

    E anche quando ha provato a far cultura e a fare tutta l’esperta di musica ha ottenuto figuracce abissali con i Muse - non riconoscendoli - oltre che con Lady Gaga e con gli oasis - con interviste imbarazzanti a dir poco.

    Perché fare trasmissioni frivole significa anche essere preparati e professionali. Ecco, imparasse a scegliersi ottimi collaboratori e a prepararsi anche per trasmissioni frivole, ad evitare banalità e figuracce. Dopodiché potrà anche disquisire del lavoro altrui e della desertificazione culturale.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.49) 3 agosto 2011 10:43

    bella riconoscenza. sputare nel piatto dove si è mangiato. ha fatto lavorare anche il suo ex marito che non valeva niente come calciatore figuriamoci come presentatore.
    ma vai a lavorare in miniera!!

  • Di (---.---.---.116) 3 agosto 2011 14:54

    «Poi Simona Ventura che parla di desertificazione culturale è come se il Mostro del Circeo parlasse di castità. Insomma, non mi pare proprio che Simona Ventura abbia contribuito in modo particolare ad evitare la desertificazione culturale in Rai Due.»

    Non mi pare che la Ventura dicesse nulla di diverso dalla realtà, dice Simona:

    Cosa rischia RAI2?

    «Di diventare un negozio senza clienti. Lei capisce che, se si fa festa per l’8% di share, allora siamo messi bene. E negli ultimi due anni è stata perpetrata, a danno della rete, una vergognosa desertificazione culturale».

    Che in RAI2 ma anche nelle altre reti RAI sia stato fatto il deserto culturale mi pare evidente, non lo dice solo la Ventura. Io non guardo da qualche anno la televisione ma su Internet si legge molto frequentemente che i programmi più culturali vengono chiusi nella RAI, soprattutto quelli che non sono accondiscendenti con il Potere sia politico che economico che religioso.

    Poi la Ventura non ha fatto programmi culturali ma ha un cervello che funziona bene e come me si è accorta di quello che è stato fatto a RAI2 e se ne sono accorti anche i telespettatori che l’hanno abbandonata in massa. Infatti la Ventura parla dell’8% di share festeggiato dai capoccia.

    • Di Sandro (---.---.---.105) 3 agosto 2011 15:47
      Sandro

      Nel merito ha anche ragione, ma dato che come dici tu ha una testa funzionante, nessuno l’ha costretta a fare l’Isola dei Famosi se riteneva che fosse necessario fare qualosa di maggiormente culturale. Men che mai nel momento in cui non andava più bene. Il fatto che s’è fatta uscire queste cose solo quando se n’è andata, il che mi sa tanto di irriconoscenza.

  • Di (---.---.---.144) 3 agosto 2011 22:20

    Se lei sa fare bene quelli che il Calcio e quell’altra trasmissione e se di quelle trasmissioni c’è bisogno su RAI2 per quale motivo non doveva farle?

    Secondo te una rete deve avere solo Santoro 24 ore su 24? oppure solo programmi culturali 24 h su 24?

    Non capisco per quale motivo una Rete non dovrebbe avere nessun programma leggero. Lei ne ha fatti 2, il suo direttore ha tolto programmi culturali: che doveva fare Simona? licenziarsi per controbilanciare la decisione di Liofreddi di chiudere trasmissioni culturali? Liofreddi avrebbe trovato qualcun altro per fare un programma frivolo.

    Non capisco la ratio del ragionamento.

    La Ventura sa fare L’isola dei famosi ma non sa fare Anno zero, il direttore Liofreddi può decidere cosa mandare in onda e non manda in onda Anno zero. Cosa può fare Simona? Licenziarsi oppure chiedere al direttore di fare una trasmissione culturale che non sa fare?

    Che ragionamento state facendo? mi sfugge...

    • Di Sandro (---.---.---.107) 3 agosto 2011 22:45
      Sandro

      Simona Ventura, in primo luogo, poteva evitare di sputare veleno su ex colleghi ed ex dirigenti, in quanto non è stata granché elegante. Hai deciso di cambiare e di andare su Sky? Benissimo: fallo in silenzio oppure usa modi e maniere decisamente più eleganti anche per criticare.

      Secondariamente mi sembra fin troppo ovvio che lei non ne può nulla dinanzi al fatto che la RAI si lascia sfuggire uno come Santoro, nè ho mai scritto che occorra 24 ore al giorno di serietà. Ben venga il frivolo se fatto bene.

      Se hai letto bene l’articolo capirai che non c’è scritto questo. C’è scritto che Simona Ventura non ha molti titoli per parlare di desertificazione culturale, visto che nell’Isola dei famosi non c’è nulla nè di frivolo nè di serio nè di cultura ma è solo un programma di una noia mortale fatto per far litigare quattro sfigati su un’isola, tant’è che nell’ultimo biennio non se lo filava nessuno.

      E anche quando ha provato a far cultura e a fare tutta l’esperta di musica ha ottenuto figuracce abissali con i Muse - non riconoscendoli - oltre che con Lady Gaga e con gli oasis - con interviste imbarazzanti a dir poco.

      Perché fare trasmissioni frivole significa anche essere preparati e professionali. Ecco, imparasse a scegliersi ottimi collaboratori e a prepararsi anche per trasmissioni frivole, ad evitare banalità e figuracce. Dopodiché potrà anche disquisire del lavoro altrui e della desertificazione culturale.

  • Di (---.---.---.58) 4 agosto 2011 15:55

    Bene se la questione è il bon ton, l’opportunità o meno di criticare il suo ex direttore allora va bene, è una questione opinabile e ogni uno può avere le sue opinioni. Detto questo se Simona ha deciso di usare questi toni per levarsi i sassolini dalla scarpa ci sta benissimo che dica la verità anche riguardo il "deserto culturale di RAI2" voluto dal suo ex direttore.

    • Di Sandro (---.---.---.40) 4 agosto 2011 17:55
      Sandro

      Perché se la questione non riguardasse il bon ton, non sarebbe concepibile avere una propria opinione? Non sarebbe opinabile altro? No, perché la questione riguarda il bon ton, ma non solo. Riguarda anche il fatto che Simona Ventura ha contribuito attivamente alla desertificazione culturale rimanendo spesso impreparata anche in trasmissioni frivole.

      Ma dovrei ripetermi, quindi nel caso rileggiti quanto ho già scritto.

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