Il segretario di un partito di sinistra, laico e progressista che voglia ispirarsi a persone come Hollande, Obama e Zapatero, oltre a citare come modello Berlinguer, su alcuni temi basilari dovrebbe comportarsi all'opposto di Pierluigi Bersani.
Altro che metafore. Altro che "oh ragassi!".
Innanzitutto, come leader della sinistra, dovrebbe fare tesoro delle esperienze di governo passate e sapere che il connubio con la compagine cattolica è sempre stata traumatico per la sinistra. E poi dovrebbe sapere che la compagine cattolica su alcuni temi cosiddetti caldi è decisamente intransigente.
Quindi se Bersani fosse il leader di un partito di sinistra, laico e progressista dovrebbe dire chiaro e tondo un paio di concetti molto semplici: innanzitutto che due persone dello stesso sesso che vogliano sposarsi sono libere di farlo esattamente come lo sono due persone di sesso opposto (checché se ne dica non è vietato e tutto ciò che non è vietato è consentito). Tutto questo senza tanti panegirici e complicazioni, tipiche della patologica sinistra italiana.
Sul fine vita dovrebbe dire che, laddove una persona non intenda rimanere attaccata ai respiratori per un quarto di secolo costringendo i propri parenti ad uno strazio perpetuo, ha tutto il diritto di porre coscientemente fine al proprio calvario.
Poi dovrebbe voler supertassare i ricconi, dimezzare le pensioni d'oro, introdurre la patrimoniale (una casa non puoi trasferirla all'estero come i soldi).
In ultimo si dovrebbe rivolgere a tutti i moralisti, perbenisti, cattolicissimi divorziati come Casini e Berlusconi che pontificano sulle disgrazie altrui (vorrei vedere Casini e Berlusconi attaccati alle macchine) che siamo un Paese libero. Casini è cattolico (e incoerente) per sua libera scelta, ma su 60 milioni di italiani c'è chi per libera scelta cattolico non lo è. E chi non lo è deve comunque poter vedere tutelati i propri diritti.
Sì, continuiamo a credere a Babbo Natale, alla chiesa cattiva e alla buona ed onesta sinistra. Cominciamo dal realismo, magari potrebbe portare incidentalmente a fare qualcosa di utile
Se per sinistra intendiquella massimalista dei vari Ferrero Turigliatto ,Bertinotti , Rizzo e compagnia bella ,è evidente che il PD non è di sinistra ,altrimenti sarebbe ancora tutt’uno con loro e non con i clericali margheritini e probabilmente si chiamerebbe ancora PCI .
Il problema è che non è neanche di sinistra moderata ,tipo socialdemocrazia, e neppure di sinistra progressista intesa come socialismo illuminato ,è una sorta di ibrido che crea una perturbazione politica in tutta l’area potenzialmente di sinistra (intesa come possibile alternativa ad una destra conservatrice). Insomma è un equivoco politico ,un pastrocchio pieno di contraddizioni con spinte interne divergenti in tutte le direzioni che pretende di diventare centro motore di una alternativa a Berlusconi o di chiunque sarà il suo surrogato .Per il bene del paese sarebbe meglio, molto meglio che scomparisse .Credo che ciò stia già avvenendo e che è solo questione di tempo.Purtroppo il tempo è proprio quello che ormai ci manca e quindi alle prossime elezioni 2013 ,la speranza è che Grillo ,o chi per lui ,lo resetti o lo riduca in modo tale da renderlo inocuo .
Posto che è Bersani che si ispira ad Obama, e non vedo perché quest’ultimo non dovrebbe essere di sinistra, ti basti vedere le prime pagine dei giornali di oggi che confermano quello che scrivevo tre mesi fa (tassare i ricconi).
Per esempio datti un occhio alle prime pagine de La Stampa e La Repubblica tra gli altri, poi saprai dirmi.
considerare il PD di sinistra o solo pensarlo si commette un peccato mortale.L’unico che vede i comunisti nel PD è Berlusconi e la Santanchè gli altri fingono di credere che gli ex comunisti siano ben rappresentati nel PD ma è una favola da raccontare agli elettori, che a loro volta fingono di credere, per avere ben chiaro l’avversario da combattere.
Questi avversari si ritrovano compatti nei comitati di affari nelle banche semplificando il concetto dove ci sono i soldi. Il governo delle larghe intese per molti è una novità ma in pratica esiste da tempo nelle province ,regioni....
Non esiste una superiorità morale in nessuno dei due poli ne un chiaro segno di onestà intellettuale che li possa distinguere. Il PD ama definirsi difensore dei meno fortunati ma tralascia di ricordare che i meno fortunati sono la conseguenza del patto scellerato con il PDL. Potete votare sia l’uno che l’altra formazione senza notare di fatto nessuna differenza,quindi non state a scervellarvi ......