Magistratura inquinata: come può un probabile rinviato a giudizio seguire l’inchiesta sulle bombe della ’ndrangheta?

C'è qualcosa che non va, vivamo in un Paese delle nebbie che offuscano tutto ciò che dovrebbe essere eticamente chiaro.

C'è stato lo scandalo della cosiddetta "nuova P3", termine giornalistico che non condivido perché così si rischia di ridimensionare la P2 che era una vera loggia massonica coperta dove includeva oltre ai magistrati, politici, capi delle forze dell'ordine, servizi segreti, faccendieri, anche personaggi stranieri e dittatori del Sud America come l'argentino Videla.

Grazie alla scoperta di questo comitato d'affari, uno dei tanti, perché dobbiamo metterci in testa che le "cricche" ormai si sono consolidate in ogni luogo del nostro Paese, abbiamo compreso che cercavano di orientare i processi cercando di avvicinare i PM di molte Procure.

Pure quella di Firenze, tramite Quattrocchi, ma trovo assurdo che nessuno si scandalizzi per questo visto che la Procura di Firenze è la titolare di molte importanti inchieste.

Avvicinarono soprattutto tanti magistrati del Consiglio Superiore della Magistratura, tanto è vero che dopo questo scandalo furono cambiati i vertici.

Il CSM è un organo che non riesco a comprendere fino in fondo. In teoria ha lo scopo di garantire l'autonomia e l'indipendenza della Magistratura dagli altri poteri dello Stato. Ma mi chiedo, come potrebbe rendere autonoma la Magistratura se i componenti sono eletti dai Partiti?

E infatti non raramente è proprio il CSM ad ostacolare il lavoro di tanti bravi Magistrati. Già ci dimentichiamo come ostacolò il lavoro di Falcone? E quello più recente di De Magistris e della Forleo? Giusto per nominare personaggi conosciuti, ma ce ne sono tanti altri.

Ora, a causa degli eventi, hanno tolto Mancino (quello che non ricorda di aver parlato con Borsellino quando fu ministro dell'interno) e messo come vicepresidente un certo Michele Vietti, esponente dell'UDC. Esatto, proprio il partito di Cuffaro ex Presidente della Regione Sicilia, ora senatore, condannato a sette anni in appello per aver agevolato la mafia e rivelazione del segreto istruttorio.

Come tutti saprete, Vietti sarebbe stato l'autore del Legittimo Impedimento, della riforma del Falso in Bilancio, e inoltre fu colui che bloccò la famosa proposta di legge che prevedeva l'aggravante per i crimini di natura omofobica. Forse questi sono i giusti requisiti per presiedere un organo importante come il CSM.

Ma lo scandalo di cui vi voglio parlare è un altro e a parer mio di una gravità inaudita.

La procura di Salerno sta indagando sulle inchieste Why Not e Poseidone sottratte illegalmente all'allora PM De Magistris e starebbero per scattare dei rinvii a giudizio.

Ebbene , tra i probabili rinviati a giudizio, ci sarebbero ben tre Magistrati: l'ex procuratore capo Mariano Lombardi (fu lui ad avocare Poseidone a De Magistris), il procuratore generale reggente Dolcino Favi (avocò l’inchiesta Why Not) e il procuratore aggiunto Salvatore Murone.

Quest'ultimo procuratore, oltre ad ostacolare l'inchiesta di De Magistris, attraverso il libro Edoardo Montolli: “Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato”, si apprende che avrebbe assolto il cugino del boss Vincenzo Iannazzo, Francesco, detto Cafarone, dopo averlo sentito al telefono.

Insomma il procuratore Salvatore Murone, nonostante sia indagato, ora è titolare dell'inchiesta sulle bombe della 'ndrangheta fatte esplodere il 3 gennaio alla procura di Reggio Calabria. Una inchiesta , secondo il mio modesto parere, molto importante perché non è una semplice intimidazione ma un messaggio da collegare alla storia delle navi dei veleni(qui la spiegazione).

La questione morale è ora che se la ponga anche la Magistratura.