• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Legge Fiano e Ius Soli: il nuovo fascismo

Legge Fiano e Ius Soli: il nuovo fascismo

La legge Fiano modifica il reato di propaganda del regime fascista e nazi fascista (art.293 c.p.), per colpire alcune condotte che sfuggono alle normative vigenti, inserire delle aggravati per punire la propaganda online. Ma è davvero necessaria una legge, che combatte il fascismo di ieri, gli aspetti folcloristici di un fenomeno morto e sepolto, e trascura il fascismo di oggi?

Non accorgersi dei rigurgiti fascio razzisti significa essere in mala fede o ignoranti. Non accorgersi del ruolo avuto dalla propaganda in questa nascita e sviluppo significa essere ignoranti o in mala fede. Significa chiudere gli occhi di fronte all’attacco dei fascisti al Parlamento, al comune di Milano all’annunciata marcia su roma, alle aggressioni agli immigrati, allo spruzzo del ddt sulla gente di colore ecc... ecc.

Significa fottersene di tutto ciò che questi fatti rappresentano, del quadro inquietante che sovrasta la nostra società. Significa trascurare la dimensione internazionale di questi rigurgiti, i primatisti negli USA, i muri ungherese e polacco. Ma soprattutto significa trascurare le complicità latenti di alcuni partiti e giornali, che si dicono democratici e poi tacciono sulle squadracce fasciste, alzano la voce sugli stupri di Rimini e tacciono su quelli di Milano.

Del resto quando alcuni fanatici rivendicano ad alta voce di essere fascisti, si arriva a fare il saluto romano, vuol dire che questo Paese deve ancora fare i conti con il fascismo. La legge Fiano è una risposta, ma è incompleta, datata e rischia di favorire la propaganda fascista più che ostacolarla. Interviene sugli effetti più che sulle cause, che sono il fascismo finanziario e la propaganda che fomenta l'odio e la paura degli immigrati.

La legge Fiano trascura il fascismo finanziario che ha fatto il golpe in Grecia, cancellato con la politica rigorista e il pareggio di bilancio, i diritti fondamentali della persona, favorito la politica dei respingimenti, tollerato lo scempio dei diritti umani in Libia, ucciso i poveri che non hanno soldi per curarsi, gli immigrati che chiedevano aiuto in mare e nei lager di Tripoli.

La lege Fiano è una legge che si è persa per strada lo ius soli, una integrazione necessaria della lotta contro il fascismo, che sta risorgendo sulle spinta dell’odio all’immigrato. Certo è una legge che ostacola il diritto di propaganda, ma lo fa a metà, considera la propaganda folcloristica di alcuni fanatici, ma non quella di intere trasmissioni televisive che quotidianamente fomentano odio e paura, e la guerra tra immigrati ed italiani .

Siamo diventati un Paese civile e democratico, grazie alla nostra Costituzione antifascista e antirazzista. Chi viola le leggi che tutelano questi valori, compie un atto illegittimo contro l'Italia e gli italiani. Ma la legge Fiano non combatte i rigurgiti fascio-razzisti alla stregua di tutti i principi della Costituzione per ripristinarli, e lascia senza risposta alcuni interrogativi che pure si impongono.

Un fascista può essere cittadino di una repubblica nata dalla resistenza? Un fascista può insegnare in una repubblica nata dalla resistenza! Un fascista può esercitare un'attività funzionale può rifiutarsi di assumere il nero solo perché nero, mantenere la licenza della sua attività? Un fascista può sedere sui banchi di un Parlamento di una Repubblica nata dalla resistenza? Se un fascista può fare tutto questo,dire che l'Italia è una repubblica nata dalla resistenza, costituisce un inutile orpello.

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità