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Le "Quirinarie" e le contraddittorietà del M5s

Non è la fragilità del suo sistema informatico, rivelato dall’attacco hacker, il punto debole delle “Quirinarie”. Se il sistema informatico non funziona, si può aggiustare, perfezionare. Quello che è difficile aggiustare, è una linea politica sbagliata, quella definita dal M5S, per l’impostazione e l’organizzazione delle votazioni on line del Presidente della Repubblica. Una linea che risente della fragilità e la contraddittorietà della politica del M5S, che entra in Parlamento e si richiude nella autosufficienza, rivendica la centralità del Parlamento, ma poi la soffoca con la centralità della rete.

Non si può entrare in Parlamento, e poi rifuggire da ogni responsabilità, non sporcarsi le mani. Il Parlamento è il luogo della contaminazione e delle responsabilità. Non si può invocare la centralità del Parlamento, per il processo parlamentare di convocazione delle Commissioni, e poi escluderla per il processo parlamentare di nomina del Presidente della Repubblica.

Desta meraviglia, l’assenza di un dibattito preparatorio alle elezioni on line, per un’analisi, valutazione e definizione, delle regole del voto per gli iscritti e per i parlamentari, e dei requisiti del Presidente della Repubblica.

Un dibattito sulle regole che devono accompagnare il voto, avrebbe impedito errori grossolani che hanno influenzato, molto o poco non importa, la votazione. Giudizi pubblici sui candidati, espressi da esponenti del movimento noti al pubblico, sono in grado di influenzare le scelte degli iscritti, e vanno dunque evitati. Un po’ di prudenza avrebbe consigliato il silenzio, fino alla conclusione definitiva delle votazioni on line.

E neppure doveva mancare un'analisi sui requisiti del Presidente delle Repubblica, sulla scelta di imporre al gruppo parlamentare nome unico da votare e sulle possibili alternative a tale soluzione.

E a proposito di requisiti, qual è per il movimento l’identikit? Parlare di persona onesta, di prestigio, assenza conflitto d’interessi, sono indicazioni generiche che non dicono proprio niente, ma soprattutto non stimolano un dibattito, una riflessione tra gli iscritti.

La persona da scegliere è quella più compatibile con il movimento o quella più capace di assolvere le funzioni del capo dello Stato? Una persona che conosce bene la macchina politica, oppure un soggetto della società civile anche se non conosce la macchina politica? Quali i criteri selettivi prevalenti: quelli di compatibilità con il movimento o quelli di capacità politica? Quelli che privilegiano un gradimento trasversale o quelli che prescindono da tale gradimento?

In sostanza l’obiettivo del movimento è agitare una bandiera, un nome, o la condivisione alla elezione del Presidente della Repubblica? Si prosegue nella politica dell’autosufficienza, del disimpegno o si cambia rotta?

Consegnare ai parlamentari un nome unico da votare obbligatoriamente; ci si muove lungo linea di sostituzione dalla democrazia diretta a quella parlamentare. Se i parlamentari devono votare il prescelto Web, viene esclusa ogni valutazione o decisione dei parlamentari grillini nella scelta dei soggetti da votare. Deputati e senatori, diventano semplici esecutori della volontà della rete. Se il gruppo parlamentare deve votare solo il prescelto web, non può tener conto della volontà dei partiti.

Viene esclusa così a priori la condivisione dell'elezione con le altre forze parlamentari, e quindi il ruolo di gran parte del Parlamento nella scelta del Presidente della Repubblica. In questo modo il M5S sostituisce il rapporto con la rete, al rapporto con il Parlamento, la democrazia diretta alla democrazia rappresentativa. Ed è ben strano che per le Commissioni parlamentari si rivendichi la centralità del Parlamento e il ruolo della democrazia rappresentativa, mentre per la elezione del capo dello Stato questo ruolo e questa centralità vengono sacrificate.

Diverso sarebbe il discorso nel caso in cui la votazione fosse stata preceduta da un dibattito tra gli iscritti e tra i parlamentari, chiamati a scegliere tra una rosa di nomi il soggetto da votare, e non a votare uno solo soggetto. In questo caso ci sarebbe spazio per un’attività di analisi, valutazione e scelta tra gli iscritti, tra i parlamentari all’interno del gruppo, e con le altre forze politiche. Sarebbe stato possibile un gradimento trasversale che, nel caso di votazione obbligatoria di un unico nome, quello scelto dalla rete, viene lasciato al caso, alla coincidenza del soggetto prescelto dalla rete, con quello prescelto dai partiti. Ma vale la pena di ricordare che le votazioni del Presidente delle Repubblica, non devono garantire un movimento, un partito o una persona, ma tutti gli italiani.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.244) 16 aprile 2013 10:06

    Ciò che sta prognando M5S non è politica, ma degli automi che DEVONO seguire le indicazioni, vuoi delle rete ( chi controllo il percorso delle votazioni’), vuoi di Grillo o Casaleggio. A questo punto i 160 parlamentari del Movimento potrebbero stare a casa, o dormire in parlamento, e Grillo dal suo blog dice lore cosa devono fare. Sono imbarannti, avrebbero dovuto portare in Parlamento una ventata di freschezza, ma e Crimi rassomiglia sempre più a Ciccio ( personaggio di Walt Diney, impegnato solo nel cercare un posto dove dormire) che a un politico, la Lombardi è semplicemente odiosa nella sua spocchia, gli altri.....non pervenuti

  • Di (---.---.---.9) 16 aprile 2013 10:43

    Se veramente candideranno anche Prodi, mi spiace ma uscirò dal M5S perché non più coerente con la linea di "pulizia" avviata anni fa. Immettere un vecchio marpione politico come quello, vuol dire andare a prenderlo ancora in quel posto e senza vaselina! E chi lo eleggerebbe se non i suoi accoliti che si sono infiltrati nel M5S? Allora perché non si elegge Bersani o Berlusconi, che tanto è la stessa cosa?

  • Di (---.---.---.185) 16 aprile 2013 10:59

    Prodi "vecchio marpione politico"? "La stessa cosa" di Bersani e, udite udite, Berlusconi??? Non ho parole quando leggo questo genere di commenti.

    Aggiungo solo che io sono iscritto al M5S fin dalla sua nascita, ho proposto e votato Prodi alle Quirinarie, ma non sono certamente un suo accolito, né tanto meno un infiltrato nel M5S. I motivi che mi hanno spinto a votare Prodi sono soprattutto 2: è una persona seria ed equilibrata (vedi anche il Passaparola di Travaglio di ieri sul blog di Beppe Grillo) e, nelle mie intenzioni, fornisce una segnalazione sull’opportunità di scendere a compromessi perfino con gli odiati partiti (penso al PD, naturalmente non certo al PDL che è decisamente ad un altro livello, ben inferiore!) per cercare di realizzare qualcosa di buono, visto il grande ed insperato successo che abbiamo ottenuto alle elezioni di febbraio.
    Ah, e non ho sbagliato a votare M5S (lo rifarei!), anche io ero d’accordo sul no alleanze, prima delle elezioni, ma penso semplicemente che dopo quel risultato si possa e si debba cambiare in parte la linea politica.
    • Di (---.---.---.9) 16 aprile 2013 11:16

      La sua descrizione di Prodi è la stessa che potrebbe fare a Mario Monti. Sono entrambe due banchieri "seri" ed "equilibrati". Buona fortuna!

      Se crede nell’alleanza con il PD significa che crede che quel partito possa fare qualcosa di buono assieme a M5S, ma allora significa che anche in passato il PD ha fatto cose buone per questo paese, quali? Lo sa che, per citarne una, se il PD facesse una vera legge sul conflitto di interesse verrebbe spazzato via prima ancora del PDL??? Cosa pensa che riformerebbe un partito presente in forma parassitaria dentro banche, fondazioni, università, cooperative, sanità ecc. ecc.

      Concludo dicendo, e non lo dico per dire, che se M5S si alleasse con il PD o qualsiasi altro soggetto politico alle prossime votazioni M5S non esisterrebbe nemmeno più poichè si direbbe: "eh ma sono uguali agli altri".

    • Di (---.---.---.185) 16 aprile 2013 11:51

      Rispondo qui e poi mi fermo, dato che non ho intenzione di aprire flame o thread infiniti!

      In effetti anche Monti mi piace come persona e, prima che, come Presidente del Consiglio sostenuto da una improbabilissima coalizione (e non deve essere stato facile!) facesse con il suo governo i vari disastri che ha fatto, speravo sinceramente che potesse fare qualcosa di buono (che poi qualcosa di buono lo ha fatto, tutto sommato). Prodi invece, quando è stato Presidente del Consiglio, personalmente mi è piaciuto, il suo problema è stato di non avere avuto un sostegno di gente seria. Ma qui non si sta parlando di eleggere un Presidente del Consiglio, bensì un Presidente della Repubblica, che ha tutt’altre funzioni e tutt’altri poteri, tanto che non avrei visto male lo stesso Monti. In effetti ero molto indeciso fra votare Prodi o votare Rodotà, ma poi ho deciso per il primo per i motivi già detti (e anche per altri).
      Per quanto riguarda il trovare "qualcosa di buono" fatto nel passato dal PD, mi rendo conto che non si tratta di impresa facile, ma, scavando ben bene e tralasciando alcuni esponenti davvero inqualificabili, credo che qualcosina si possa trovare (preferisco non fare esempi né nomi per non alimentare il flame), soprattutto se facciamo un confronto con quanto fatto (e non fatto) dagli altri attori della scena politica negli ultimi decenni.
      In ogni caso, io non sono per una "alleanza" con il PD, bensì per un sostegno condizionato ad un loro governo per almeno tentare di fare qualcosa di buono per questo povero Paese, facendo leva sulle tante persone serie che secondo me esistono sia nel PD sia fra i loro elettori. Poi, se si verifica che proprio non è cosa (ma bisogna provarci, almeno!), li si saluta e ognuno per la sua strada come prima. E non è questione di essere come gli altri, è invece questione di volersi rimboccare le maniche e provarci, anche perché il mio timore è proprio l’opposto: se continuiamo con l’intransigenza più assoluta, perdiamo questa occasione e poi alle prossime elezioni prendiamo la metà dei voti per poi magari scomparire, io più di due mani da mangiarmi non ce le ho...
  • Di (---.---.---.9) 16 aprile 2013 11:05

    Difficile capire che i parlamentari M5S hanno avuto lo stesso peso di un cittadino iscritto M5S nella PROPOSTA e nella VOTAZIONE dei candidati? I parlamentari M5S hanno avuto il potere di scelta come tutti gli iscritti votando, quindi si troveranno un nome da proporre che magari loro stessi hanno proposto e votato on line. Dicesi: DEMOCRAZIA.

    La persona da scegliere può essere chiunque che abbia un briciolo di ONESTA’ e non sia il burattino di qualcuno. "Conoscere la macchina politica" è proprio quello che non serve, IMPARARE ad usare CORRETTAMENTE la macchina politica è quello che serve.

     

  • Di (---.---.---.229) 16 aprile 2013 11:08

    Articolo senza senso...... L’obiettivo del m5s è quello di sostituire la Rep. Parlamentaria con la "democrazia diretta". SOLO L’IGNORANZA DI CERTI GIORNALISTI (o il mancato spirito giornalistico?) porta a dire che è mancato un dibattito visto che le discussioni in rete si sprecano. Per chi ha votato Prodi: si poteva spingere ad una convergenza col pd anche senza votare uno come Prodi .... Penso a rodota che io ho votato alle quirinarie

  • Di (---.---.---.201) 16 aprile 2013 14:05

    questo articolo é pura retorica, é una costante ormai che qualunque giornalista che tenti di screditare il movimento 5 stelle ha solo 2 opzioni, la prima é mentire e inventare menzogne, la seconda come in questo caso é fare opinionismo e argomentazioni di principio impossibili da provare. é un peccato perche se si fossero documentati un pochino capirebbero che non funziona cosi, che i principi su cui si basa il movimento sono diversi e quindi dovrebbe esserlo anche la forma di avanzare delle critiche, parole vuote come sempre, ignoranza e poca voglia di documentarsi, questa é la malattia dell’italia, o forse non é una malattia ma una cosa cercata e voluta....

  • Di GeriSteve (---.---.---.232) 16 aprile 2013 20:16

    Il fanatismo dei grillini che si legge in questi commenti sta diventando preoccupante: se Grillo dice che la terra è triangolare sono tutti pronti a giurarci.

    Adesso Grillo "sfida" Bersani a votare la Gabanelli, e poi, forse, si vede.
    Va innanzitutto riconosciuto che la Gabanelli è ottima persona, ottima giornalista e probabilmente sarebbe anche un’ottima presidente, ma detto questo, la "sfida" di Grillo è proprio l’esatto opposto della democrazia.

    Una sparutissima minoranza di italiani con un rito informatico, di cui soltanto Casaleggio conosce i trucchi, hanno espresso la loro preferenza per un presidente.
    E grillo pretende che i parlamentari M5S e PD, che dovrebbero rappresentare quasi il 50% degli italiani obbediscano a quella sparutissima minoranza?? anzi: a una parte di quella sparuta minoranza??? val la pena di aggiungere che "il più votato" (brogli a parte) probabilmente è stato votato da una minoranza di quella sparutissima minoranza??

    In più, con quel "poi si vede", Grillo lancia un chiaro ricatto: "se proprio volete fare un governo, cominciate ad ubbidirci nella scelta del presidente della repubblica".
    E la democrazia? e la rappresentanza di tutti gli italiani che dovrebbe avere il presidente della repubblica??
    Sarebbe una rappresentanza fondata sul ricatto di una minoranza!

    La centralità del parlamento, tanto invocata da Grilllo e su Agoravox sostenuta da grillini, vorrebbe che i parlamentari parlassero fra loro e si accordassero su un buon candidato; ma per accordarsi dovrebbero essere persone libere con potere decisionale, mentre in parlamento ci sono parlamentari-automi vincolati all’obbedienza a Grillo-Casaleggio : "il vincolo di mandato".
    Possono gli altri parlamentari parlare e trovare una intesa con quei burattini??

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.238) 17 aprile 2013 10:04

    non e’ piu’ il tempo delle mezze misure, o vedi bianco o vedi nero!! il M5S vuole cambiare completamente il marcio sistema politico italiano, se critichi addirittura le quirinarie on line fatte dai cittadini, allora vuol dire che sei complice di questa cricca di vecchi politici di professione che pensano a mettersi d’accordo per spartirsi le poltrone e il potere..ti va bene cosi’? forse anche tu hai degli interessi da proteggere?

    MAX

    • Di GeriSteve (---.---.---.240) 17 aprile 2013 14:26

      vedo che tu scrivi: " le quirinarie on line fatte dai cittadini"...

      Tu sei in pieno delirio e io non credo che esista alcun argomento che possa riportarti nella realtà dei fatti.

      Infatti, se io provo ad indicarti quale secondo me è la realtà, tu non rispondi niente sui fatti, ma mi dai del complice e di avere sporchi interessi, cioè continui a costruirti una tua pseudorealtà in accordo con le tue ideologie e sganciata da ogni riferimento alla realtà.

      GeriSteve

  • Di (---.---.---.210) 20 aprile 2013 23:48

    Smemo >

    Per Grillo la voce degli “iscritti” è da sempre sovrana. E’ la voce del popolo grillino.
    Ha pubblicato con orgoglio sul suo blog la classifica dei 10 candidati scelti per il Colle.
    Così Rodotà, da terzo in classifica, con la rinuncia di Gabanelli e Strada è diventato la bandiera di M5S. Quello stesso Rodotà che confessa di essere “molto irritato” perché non ha ricevuto, su una sua candidatura al Colle, “neanche una telefonata” da parte del PD.
    A Grillo importa solo il fatto che “non ha mai fatto inciuci con Berlusconi”. Proprio come lui che, per avere più chance di successo ha “ventilato” la disponibilità a dialogare con il PD a patto che prima riversi i suoi voti a favore di Rodotà.
    Una sola è la scelta che conta: o un Presidente “votato da Berlusconi” o “uno votato da M5S”.

    Di più.
    Saputo della nuova candidatura PD è pronto a giurare che “nessuno del Movimento si è mai sognato di votare Prodi”. A nome dei parlamentari M5S sentenzia che non lo voteranno “né ora, né in futuro”.
    Se ne deve dedurre che Grillo non sa che Prodi ha vinto due volte su Berlusconi e non ricorda (?) che proprio gli “iscritti” M5S gli hanno dato più preferenze che a Dario Fo.

    Ergo. Tutto va bene finchè dura il Consenso Surrogato di chi è sensibile alla fascinazione …

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