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Gorizia rubati 30 Kg di tritolo all’esercito. E’ allarme

A volte la negligenza voluta o meno che sia, è la causa di tragici eventi. La storia italiana è, ahimè, ricca, di periodi stragisti, nonché impuniti. Ma d'altronde è cosa nota a tutte e tutti, che l'Italia non è certamente il miglior luogo ove la giustizia possa trovare accoglienza.
 
Tanto detto veniamo al dunque. Intorno alla metà di aprile, nell'ambito dei lavori di trasformazione in autostrada del raccordo Villesse-Gorizia, ecco spuntar dal nulla, il triste ricordo della guerra. Un regalino. Un ordigno di ben 350 Kg.
 
Come da procedura, ecco il cantiere che si ferma, si avviano le attività burocratiche per disinnescare la spoletta dell'ordigno, senza farlo brillare. Operazione che doveva esser svolta dal 3° reggimento Guastatori di Udine. Si è nelle campagne di Gradisca d'Isonzo. Luogo ultimamente noto anche per il Lager ivi contenuto. Dove vengono rinchiuse in attesa della loro espulsione persone solamente perché prive di una carta, senza cittadinanza, senza permesso, senza burocrazia, senza aver commesso alcun reato. Qualcuno, comunque, nel corso del tempo è anche riuscito a fuggire. A parte quel lager, di norma Gradisca è una realtà che non desta molte preoccupazioni alle Autorità pubbliche.
 
Ed infatti ecco che per la presunta tranquillità, quell'ordigno da ben 350kg contenente 30 kg di tritolo viene lasciato incustodito. Tanto chi vuoi che lo prenda? Certo. Ovvio. Risultato? Ordigno sparito.
 
Ecco il panico più totale. Si cerca, in una prima fase, di non creare allarmismo. Si avvisa la popolazione che l'allontanamento dalle proprie abitazioni per il disinnesco dell'ordigno non sarà più necessario, ma nello stesso tempo si chiede se qualcuno ha notato così casualmente, come dire, strani movimenti. Ecco che si prova a capire come diavolo hanno fatto a portar via una bomba incustodita nel pieno della notte. Camion? Furgone? Utilizzo di carrucola? Quanti erano?
 
E specialmente, ecco il dramma del terrore, che cosa devono fare con quel tritolo?
Ed ecco i primi allarmismi. Da pochi giorno è stato ucciso(?) Bin Laden. Tra il 7 e giorno 8 maggio vi sarà la visita Pastorale del Capo dello Stato Vaticano, sia ad Aquileia che a Venezia.
 
Il Capo dello Stato del Vaticano giungerà all’aeroporto di Ronchi dei Legionari il 6 maggio 2011 alle 16.15.Si dirigerà verso Aquileia insieme al segretario e all’arcivescovo di Gorizia Dino De Antoni. Il corteo del potere vaticano verrà scortato da una ventina di mezzi. In cielo volerà, ovviamente, anche l’elicottero. 
 
Quindi, attentato al Capo dello Stato del Vaticano? Queste sono alcune delle preoccupazioni emerse sia a livello di stampa locale che tra la gente del posto. Una cosa è certa, in tutta questa vicenda, sarà solo la negligenza di chi doveva provvedere a vigilare su quella bomba ad aver determinato questa situazione, o si cela altro? Misteri? Drammi? L'unica certezza è il dubbio.

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