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Giuseppe Fusco

Ho studiato Teologia e Filosofia presso l'Università Gregoriana di Roma, specializzandomi in Filosofia Sistematica.
Ho vari anni di esperienza nella cooperazione internazionale. Tra i miei interessi principali i diritti umani, la giustizia sociale, la comunicazione sociale e interculturale. Questi mi hanno portato a frequentare vari corsi di formazione e approfondimento in Italia e all'estero.
Credo nella comunicazione partecipativa come momento di crescita culturale e democratica, per questo cerco di dare il mio contributo su AgoraVox. Nei limiti delle mie possibilità offro la mia collaborazione anche su Wikipedia.

 
 
 
 
 

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  • Primo articolo lunedì 03 Marzo 2010
  • Moderatore da martedì 05 Maggio 2010
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Ultimi commenti

  • Di Giuseppe Fusco (---.---.---.82) 25 giugno 2010 19:10

    Poverino. Il Ministro dell’Illegittimo impedimento, ovvero del legittimo sospetto da parte dei cittadini, dice che ha molte cose da fare, è solo e che non ha neanche il capo di gabinetto (http://www.libero-news.it/news/440282/Il_neo_ministro_Brancher_invoca_il_legittimo_imped imento_dell_udienza_.html).
    Magari chiamerà la moglie per pulirglielo (il gabinetto) e poi si troverà il modo per estendere l’Illegittimo impedimento anche a lei (accusata di ricettazione).
    Il partito dell’amore non può ammettere che si divida una famiglia modello ...

  • Di Giuseppe Fusco (---.---.---.82) 11 giugno 2010 22:33

    A proposito di AgoraVox. Cosa ne è della versione Inglese? Sembra che non operi da più di un mese e non c’è stato alcun avviso. Mi ero registrato poco tempo prima.
    I miei tentativi di contattare la redazione Inglese sono stati vani. Ho provato anche con la redazione Italiana, ma nessuna risposta. Forse sbaglio qualcosa quando mando la richiesta.
    Mi piacerebbe sapere se e quando tornerà a funzionare.
    GRAZIE

    PS: Potrebbe capitare qualcosa di simile anche ad AgoraVox Italia?

  • Di Giuseppe Fusco (---.---.---.82) 3 giugno 2010 11:56

    Sarebbe da dirgli "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza". Ma si perde solo tempo con chi ha il cervello nei piedi e la coscienza nelle tasche piene di soldi non sudati, ma giocati. "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa."
    Riguardo personaggi come Del Lago, Fede, Feltri ... usano Saviano per i loro beceri interessi. Vendere libri, vendere giornali, apparire un pò di più, etc. Qualcuno anche per difendere Cosa Nostra? Chissà?
    Vergogna anche per chi cerca di trovare giustificazioni intellettualoidi per gli attacchi a Saviano che vengono dalla propria parte (politico/editoriale). Mentre si accusano altri di aver "attaccato Saviano piuttosto volgarmente ... quando l’arbitrio e le opportunità del momento hanno suggerito loro di farlo, come in passato gli avevano suggerito di apprezzare lo scrittore campano e in futuro potranno tornare a suggerirglielo". Vedi Marco Bascetta in "Libertà negata di criticare Saviano" (http://www.ilmanifesto.it/archivi/commento/anno/2010/mese/05/articolo/2841/ ). D’altronde il Bascetta (... no comment ...) è stipendiato da IL MANIFESTO, e Del Lago è pubblicato da Manifestolibri.
    Come al solito è difficile trovare differenze sostanziali tra i diversi schieramenti politici. In questo caso anche editoriali. Alla base c’è lo stesso interesse economico, il desiderio di notorietà, e altre volgarità di ogni genere. E’ utile accusare altri (in qusto caso Saviano) di quanto loro stessi sono vittime. La propria avidità. Nei suoi molteplici e oscuri colori.

  • Di Giuseppe Fusco (---.---.---.82) 1 giugno 2010 17:58

    In questo momento (come altri momenti simili) è difficile pensare con calma, ma sicuramente è ora di dire basta.
    La comunità internazionale deve smetterla di ondeggiare e dividersi a seconda degli interessi.
    Ci sono persone, di ogni età, che stanno pagando. Anche con la vita. Oggi da un lato e domani dall’altro. Tutte con uguale dignità. Mentre altri, dietro le quinte, giocano a scacchi. E’ necessario ammettere che una certa politica Israeliana e filo-Israeliana, così come un’altra Palestinese e filo-Palestinese, hanno portato solo a dei tragici fallimenti. Così come non giova a nessuno la manicheistica e propagandistica divisione ideologica tra forze del male da una parte e forze del bene dall’altra. Se si vuole raggiungere qualche risultato, si dovrà smettere con gli atteggiamenti sempre e comunque negativi e di opposizione pregiudiziale verso l’altro. E’ necessaria creare la dimensione giusta per un vero e fecondo dialogo. Che può avvenire solo tra pari.
    Le varie politiche di intolleranza e violenza hanno portato già troppi morti (in entrambi). Nient’altro. Perciò non me la sento di prendere le parti di qualcuno, se non di tutte le vittime di oggi e di ieri. Sperando profondamente che non ci sia un domani così. Ma che le cose finalmente cambino e che le atrocità non si ripetano. Chiedo troppo?
    Se è vero (come credo) che "chi salva un uomo salva il mondo intero", è anche vero che l’uccisione di ogni uomo ci rende meno uomini. Contribuisce a distruggere l’umanità. Quella di ognuno di noi. "Nessun uomo è un’isola".

  • Di Giuseppe Fusco (---.---.---.82) 1 giugno 2010 17:54

    In questo momento (come altri momenti simili) è difficile pensare con calma, ma sicuramente è ora di dire basta.<br>La comunità internazionale deve smetterla di ondeggiare e dividersi a seconda degli interessi.<br>Ci sono persone, di ogni età, che stanno pagando. Anche con la vita. Oggi da un lato e domani dall’altro. Tutte con uguale dignità. Mentre altri, dietro le quinte, <span style="font-style: italic;">giocano a scacchi</span>.<br>E’ necessario ammettere che una certa politica Israeliana e filo-Israeliana, così come un’altra Palestinese e filo-Palestinese, hanno portato solo a dei tragici fallimenti. Così come non giova a nessuno la manicheistica e propagandistica divisione ideologica tra forze del male da una parte e forze del bene dall’altra. Se si vuole raggiungere qualche risultato, si dovrà smettere con gli atteggiamenti sempre e comunque negativi e di opposizione pregiudiziale verso l’altro. E’ necessaria creare la dimensione giusta per un vero e fecondo dialogo. Che può avvenire solo tra pari.<br>Le varie <span style="font-style: italic;">politiche </span>di intolleranza e violenza hanno portato già troppi morti (in entrambi). Nient’altro. Perciò non me la sento di prendere le parti di qualcuno, se non di tutte le vittime di oggi e di ieri. Sperando profondamente che non ci sia un domani così. Ma che le cose finalmente cambino e che le atrocità non si ripetano. Chiedo troppo?
    Se è vero (come credo) che "chi salva un uomo salva il mondo intero", è anche vero che l’uccisione di ogni uomo ci rende meno uomini. Contribuisce a distruggere l’umanità. Quella di ognuno di noi. "Nessun uomo è un’isola".

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