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Claudio Cilli

Claudio Cilli

Laureato in Ingegneria con lode presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", docente universitario, è Certified Information Systems Auditor (CISA), Certified Information Security Manager (CISM), Certified Internal Auditor (CIA), Certified Information Systems Security Professional (CISSP), Certified in the Governance of Enterprise IT (CGEIT), Certified Secure Software Lifecycle Professional (CSSLP) e Certified in Risk and Information Systems Control (CRISC). E’ membro dell'Academic Relation Committee presso l’Information Systems Audit and Control Association (ISACA) e del Test Enhancement Committee presso l'ISC(2). E’ inoltre Presidente del Capitolo di Roma. Consulente di grandi aziende, tra cui KPMG e Ernst & Young nel settore delle tecnologie dell’informazione, Edp auditing, qualità e certificazione dei sistemi elettronici e del software. Ha realizzato interventi di adeguamento di grandi sistemi di calcolo, e altri su architetture distribuite. Si è occupato di Disaster Recovery, sicurezza nel trattamento delle informazioni e protezione delle installazioni. Ha progettato sistemi di elaborazione “sicuri” per le Forze Armate. È autore di libri tecnici e articoli pubblicati su riviste del settore, ed è relatore in conferenze internazionali. È consulente delle Nazioni Unite a New York per la sicurezza e l'audio dei sistemi informatici.

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Ultimi commenti

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.162) 14 gennaio 2011 23:03
    Claudio Cilli

    E’ probabile che sia una traduzione da qualche lingua esotica effettuata da un computer (Google traduce meglio, però).


    In ogni caso sembra che si tratti di un resort esclusivo per parassiti sociali figli di papà o assimilabili. O di politici (mi correggo: politicanti) ricchi e annoiati. De resto siamo noi che li abbiamo votati per fare i loro interessi (e lo avevano anche dichiarato nei rispettivi manifesti elettorali e nelle loro campagne politiche): di che ci lamentiamo? Forse sarebbe il caso di impegnarci di più per il bene inalienabile della libertà invece di assistere passivamente e con una punta d’invidia a questi spettacoli.

    Rimane la consolazione che il denaro resta in Italia invece di trasferirsi in qualche residence off-shore (es.: Antigua)... ma magari queste persone hanno questo e quello.
  • Di Claudio Cilli (---.---.---.162) 24 dicembre 2010 16:22
    Claudio Cilli

    Io non mi scandalizzerei. Berlusconi rappresenta ciò che gli italiani - la maggioranza degli italiani - anela: colui "che ce l’ha fatta", la vittoria della furbizia sull’onestà, l’esercizio del potere e la con seguente prevaricazione sui deboli (basta guardarsi in giro per scoprire che chi ha un briciolo di potere lo usa e ne abusa, per dimostrare quanto è più forte della massa, per puro sadismo). E’ la dimostrazione che il mondo è di chi se lo prende. Lui se la prende con i magistrati e i pubblici ministeri perché ha dei problemi con la giustizia, ma quale italiano non desidera che la magistratura scompaia e quindi possa fare quello che vuole (dal poter parcheggiare il suo suv sul marciapiede a far assumere parenti e amici nelle aziende pubbliche)? Se così non fosse, non avrebbe governato per così tanti anni. A proposito: sbaglio o stiamo per arrivare al ventennio?

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.162) 14 dicembre 2010 23:27
    Claudio Cilli

    Non credo che qualcuno goda nella speranza di veder fallire Mediaset o le altre imprese del Cavaliere: penso invece che il profitto che raccolgono - insieme alle speculazioni edilizie di Antigua, ecc. - sono costate e costano disoccupazione, precariato, mancanza di futuro e di ideali, giovani esclusi dal mercato del lavoro prima ancora di entrarvi o sfruttati come, ma direi peggio, degli schiavi dell’antichità, indebitamento delle famiglie, inquinamento, corruzione, evasione. Aumento della ricchezza individuale di pochi a danno delle persone oneste. Vogliamo poi parlare di clientelismo e nepotismo? Esistevano anche prima dell’era liberista-berlusconuana, ma qui sono state assunte a norma, a istituzionalizzate. E tutto questo per arricchire le aziende e i patrimoni della casta. Proviamo un po’ a riflettere su questo...

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.162) 23 novembre 2010 01:06
    Claudio Cilli

    Ripropongo quanto ho già scritto altre volte: questo è il governo che gli italiani hanno voluto e votato. Il programma liberista era stato illustrato ampiamente e sperimentato due volte. I nostri compatrioti hanno votato ancora la stessa compagine due anni fa credendo nel miracolo, che in effetti c’è stato: il saccheggio del nostro Paese e il conseguente arricchimento spropositato di pochi sa veramente di miracolo, miracolo della dabbenaggine della gente. Sarà dura uscirne, ma se il popolo rinsavisce e prende coscienza della situazione, possiamo farcela. Coraggio, conserviamo almeno l’ottimismo...

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.162) 21 novembre 2010 16:28
    Claudio Cilli

    Personalmente non riterrei di offendermi per quella battuta sul vino, chiaramente allegorica, ma ogni persona ha la sua sensibilità e suscettibilità.


    Cercherei invece di chiarire agli italiani i termini degli accordi consentendo loro le opportune comparazioni e deduzioni, prima illustrando quello fatto fallire per motivi di propaganda elettorale e quindi il prossimo, o almeno le premesse e i termini non essendo ancora stato stipulato. A cose fatte sarei ancora più chiaro mostrando gli effetti sul bilancio e sui cittadini oltre a consentire la comparazione precisa.

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