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Claudio Cilli

Claudio Cilli

Laureato in Ingegneria con lode presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", docente universitario, è Certified Information Systems Auditor (CISA), Certified Information Security Manager (CISM), Certified Internal Auditor (CIA), Certified Information Systems Security Professional (CISSP), Certified in the Governance of Enterprise IT (CGEIT), Certified Secure Software Lifecycle Professional (CSSLP) e Certified in Risk and Information Systems Control (CRISC). E’ membro dell'Academic Relation Committee presso l’Information Systems Audit and Control Association (ISACA) e del Test Enhancement Committee presso l'ISC(2). E’ inoltre Presidente del Capitolo di Roma. Consulente di grandi aziende, tra cui KPMG e Ernst & Young nel settore delle tecnologie dell’informazione, Edp auditing, qualità e certificazione dei sistemi elettronici e del software. Ha realizzato interventi di adeguamento di grandi sistemi di calcolo, e altri su architetture distribuite. Si è occupato di Disaster Recovery, sicurezza nel trattamento delle informazioni e protezione delle installazioni. Ha progettato sistemi di elaborazione “sicuri” per le Forze Armate. È autore di libri tecnici e articoli pubblicati su riviste del settore, ed è relatore in conferenze internazionali. È consulente delle Nazioni Unite a New York per la sicurezza e l'audio dei sistemi informatici.

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Ultimi commenti

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.26) 29 ottobre 2010 22:49
    Claudio Cilli

    Sono terrorizzato. Terrorizzato perché la storia c’insegna che da questi regimi si è sempre usciti con la rivoluzione e conseguente guerra civile. Il governo dell’informazione è la lo strumento fondamentale per assicurarsi il consenso. Non a caso il ministro della propaganda è sempre stato uno dei più potenti nei passati regimi ed è così anche in quello attuale. Senza questo TG1 le cose si metterebbero subito male per il nostro governo, o almeno inizierebbe la perdita del consenso. Bisogna avere un popolo che non pensa o disinformato, imbonito di veline e letterine, così che possa digerire questi fatti e considerarli naturali, parte della vita e della cultura del tempo. Sarà dura uscirne, ma nulla può toglierci la speranza: coraggio.

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.26) 29 ottobre 2010 15:53
    Claudio Cilli

    L’ho scritto un po’ dappertutto commentando altri fatti "di ordinaria normalità" per questo regime che ci governa: gli italiani erano perfettamente a conoscenza delle idee e del programma di chi eleggono - in questo caso un governatore della destra liberista -, perché poi sorprenderci? E’ meglio - e sono certo che così la pensano i più - cercare di entrare nelle sue grazie ed essere ricevuti a corte. Che importa se l’etica e la coscienza (degli altri naturalmente, non la loro) ne soffrono? Quando avranno terminato il saccheggio se ne andranno dal nostro Paese a vivere da nababbi nei paradisi fiscali resi "legali" qui da noi.


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