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Claudio Cilli

Claudio Cilli

Laureato in Ingegneria con lode presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", docente universitario, è Certified Information Systems Auditor (CISA), Certified Information Security Manager (CISM), Certified Internal Auditor (CIA), Certified Information Systems Security Professional (CISSP), Certified in the Governance of Enterprise IT (CGEIT), Certified Secure Software Lifecycle Professional (CSSLP) e Certified in Risk and Information Systems Control (CRISC). E’ membro dell'Academic Relation Committee presso l’Information Systems Audit and Control Association (ISACA) e del Test Enhancement Committee presso l'ISC(2). E’ inoltre Presidente del Capitolo di Roma. Consulente di grandi aziende, tra cui KPMG e Ernst & Young nel settore delle tecnologie dell’informazione, Edp auditing, qualità e certificazione dei sistemi elettronici e del software. Ha realizzato interventi di adeguamento di grandi sistemi di calcolo, e altri su architetture distribuite. Si è occupato di Disaster Recovery, sicurezza nel trattamento delle informazioni e protezione delle installazioni. Ha progettato sistemi di elaborazione “sicuri” per le Forze Armate. È autore di libri tecnici e articoli pubblicati su riviste del settore, ed è relatore in conferenze internazionali. È consulente delle Nazioni Unite a New York per la sicurezza e l'audio dei sistemi informatici.

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Ultimi commenti

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.57) 17 marzo 2011 22:31
    Claudio Cilli

    Con quello che guadagna a puntata... credevate che potesse esprimersi diversamente?

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.57) 17 marzo 2011 14:12
    Claudio Cilli

    Penso che il suo gesto sia prezzo del biglietto che ha acquistato per entrare alla corte di Re Silvio. Non credo che per fare ciò servano principi etici o morali, anzi sarebbero d’impaccio. Un altro ospite alla tavola della grande abbuffata!

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.57) 16 marzo 2011 19:59
    Claudio Cilli

    Eccezionale! Ma anche vero. In effetti se consideriamo nella media gli antichi edifici in mattone, le abitazioni sotto il libello stradale e le catacommbe - sì, proprio le antiche catacombe cristiane: erano utilizzate per dimorare, quindi sono abitazioni a tutti gli effetti - le emissioni di Radon fanno sì che Roma sembri più radioattiva di Tokio. Forse sarebbe stato anche il caso di dire che la radiazione romana apparentemente superiore a quella nipponica, sempre che qualcuno non abiti ancora oggi nelle catacombe della Via Ardeatina, vale in periodo normale, non dopo il disastro nucleare. La radioattività di fondo (il calcestruzzo antisismico non emette radiazioni) sarà anche inferiore a quella romana, ma vogliamo ripetere la misurazione in queste ore? E se avviene la fusione del nocciolo del reattore (il famigerato meltdown) che dirà la nostra ineffabile Protezione Civile? Ah già, da noi le colate di cemento, la speculazione, gli appalti, le tangenti, hanno il sopravvento su tutto. Viva il Governo e viva il denaro!

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.57) 13 marzo 2011 22:14
    Claudio Cilli

    Hanno ragione coloro che accusano l’autrice e osannano (o giustificano) i nostri politici. In effetti loro sono tra coloro che "ce l’hanno fatta", "sono arrivati" e quindi, in un mondo governato dal dio denaro, un modello da imitare e cui ispirarsi. Abbiamo sbagliato: meglio darsi alla politica, e risolvere una volta per tutte - e alla grande - i nostri problemi!

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.57) 13 marzo 2011 16:18
    Claudio Cilli

    Purtroppo quando non si hanno argomenti validi (o non se ne hanno affatto), l’unico modo per sfogare la propria frustrazione è quella di insultare e contestare elementi non significativi. Ce lo insegnano la moderna televisione-commerciale-spazzatura imposta ai cittadini (da chi? Lo ricordiamo?) e la classe politica attuale. Che i parlamentari non muoiano di fame mi sembra un fatto, che la loro ricchezza non sia di famiglia o frutto della loro capacità imprenditoriale anche. Probabilmente non si saranno dato l’aumento in questi giorni o non nella forma descritta dall’autrice dell’articolo. Ma serve poi litigare su questo? Mille o millecinquecento Euro in più o in meno, nell’oceano del denaro che costoro guadagnano (e anche questo è un fatto incontestabile che abbiamo sotto gli occhi in continuazione) non sono neppure una goccia. Ma sapete dove abitano? Che stile di vita da nababbi fanno? Vogliamo ricordare le gite, con famiglie numerosissime e amici al seguito, tutte a spese dei contribuenti per "rappresentanza" (es. Expo 2010 di Shangai). Magari ci sono anche i politici onesti, che credono nella loro missione (perché di missione si tratta, e quindi non dovrebbe essere retribuita): io non ne conosco, ma forse il lettore tanto risentito sì, e a quelli si riferiva. Penso invece che l’autrice volesse farci riflettere su questa situazione vergognosa, e cercare di svegliare le nostre coscienze anestetizzate. Glielo auguro, ma sono ormai diciassette anni che dormiamo... un’anestesia prolungata oltre ogni limite si trasforma in coma irreversibile. Auguro all’autrice di scrivere ancora, forse è la via per uscire dal torpore e cercare di non assimilarci ancora di più al gregge dei perdenti di Nietzsche.


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