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Claudio Cilli

Claudio Cilli

Laureato in Ingegneria con lode presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", docente universitario, è Certified Information Systems Auditor (CISA), Certified Information Security Manager (CISM), Certified Internal Auditor (CIA), Certified Information Systems Security Professional (CISSP), Certified in the Governance of Enterprise IT (CGEIT), Certified Secure Software Lifecycle Professional (CSSLP) e Certified in Risk and Information Systems Control (CRISC). E’ membro dell'Academic Relation Committee presso l’Information Systems Audit and Control Association (ISACA) e del Test Enhancement Committee presso l'ISC(2). E’ inoltre Presidente del Capitolo di Roma. Consulente di grandi aziende, tra cui KPMG e Ernst & Young nel settore delle tecnologie dell’informazione, Edp auditing, qualità e certificazione dei sistemi elettronici e del software. Ha realizzato interventi di adeguamento di grandi sistemi di calcolo, e altri su architetture distribuite. Si è occupato di Disaster Recovery, sicurezza nel trattamento delle informazioni e protezione delle installazioni. Ha progettato sistemi di elaborazione “sicuri” per le Forze Armate. È autore di libri tecnici e articoli pubblicati su riviste del settore, ed è relatore in conferenze internazionali. È consulente delle Nazioni Unite a New York per la sicurezza e l'audio dei sistemi informatici.

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Ultimi commenti

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.49) 28 settembre 2013 20:16
    Claudio Cilli

    E’ bene ricordare, complice una legge elettorale creata apposta per questo, e dopo vent’anni di dittatura mediatica, che ministri e parlamentari del PDL e i loro vari seguaci, sono delle nullità nella vita nella busta paga del Cavaliere. E’ ovvio che si attengano agli ordini, anche se ciò gli causerà molti problemi, di coscienza e nella vita. Gran parte di loro ha ricevuto avvisi di garanzia o è implicata in processi per reati gravissimi, quali associazione per delinquere di stampo mafioso, truffa e peculato, ecc.: se si sciolgono le Camere ritorneranno cittadini normali e quindi soggetti alla giustizia civile e penale. Tra l’altro chi voterebbe mai un Brunetta? Senza il Porcellum sarebbe la nullità che è sempre stato e lì tornerebbe. Poveri parlamentari e ministri PDL, che coscienze straziate! Dover decidere tra ubbidire al capo (che certamente però saprebbe ricompensarli) e resistere godendo degli incommensurabili privilegi di essere un parlamentare. Che strazio vederli in questo stato!

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.109) 21 aprile 2011 01:44
    Claudio Cilli

    Questa è la premessa di una dittatura. Mi chiedo come sia possibile che in Italia ci sia tanta gente che condivide (votando) queste idee.


    La paura è che adesso, continuando a sprofondare, arrivi il momento dell’"uomo forte" che prometta, come era stato già detto nel ventennio, "di restaurare le sorti dell’Italia"

    Possibile che nessuno se ne renda conto? Possibile che possa accadere ancora, come in passato quando i fascisti (e questi sono ancora peggio) entrarono sottovalutati nella loro pericolosità addirittura nel governo Giolitti?

    Ci rendiamo conto che domani potrebbe essere troppo tardi?
  • Di Claudio Cilli (---.---.---.109) 16 aprile 2011 14:02
    Claudio Cilli

    L’articolo è veritiero e ben fatto. Spero aiuti a comprendere. Un solo appunto: dove dice che i padroni del nord hanno assunto centinaia di migliaia di migranti, eliminerei la parola "assunto", o qualcuno ha mai visto un extracomunitario che lavora in una piccola impresa o per un artigiano in regola?

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.109) 16 aprile 2011 00:09
    Claudio Cilli

    Meglio tardi che mai, certo. Ma forse è ormai troppo tardi.


    Ci rendiamo conto di cosa significherà rimettere a posto lo sconquasso provocato da questa gente? Oltretutto avendo contro gli stessi italiani che si sono venduti per qualche spicciolo o che si sono arricchiti illegalmente grazie alle leggi permissive e alla certezza di farla franca (vogliamo parlare ad esempio della legge sul rientro dei capitali? Usciti come frutto di attività illecite, rientrati e puliti in cambio di una micro tassazione e poi subito riusciti). Se penso che la gente che applaudiva Berlusconi a Lampedusa si era prostituita per un panino (e forse qualche Euro), dubito forte sul futuro.

    Ci resta però la speranza...
  • Di Claudio Cilli (---.---.---.109) 8 aprile 2011 01:06
    Claudio Cilli

    Condivido tutto quanto sopra, e anche il commento che mi precede. Solo due osservazioni:

    - l’ultimo punto è un augurio che rimarrà tale. Non credo proprio che il partito che ci governa che ha il 100% dei consensi nelle regioni dominate da mafia, camorra, ecc. potrà mai impegnarsi a combatterle, né lo vuole

    - il nostro governo è troppo impegnato a risolvere problemi cruciali per il Paese, come la riforma della giustizia che sta a cuore a tutti come ci ricordano continuamente i politici del PDL & affini e le televisioni di stato per occuparsi di inezie come l’immigrazione

    Auguri caro Premier, tu sai cosa è giusto fare e sono certo che tra breve (o forse è già successo e non me ne sono accorto?!) torneremo ad essere un grande Paese!

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