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 Home page > Attualità > Politica > Marco Beltrandi, radicale eletto nel PD, salva il Governo

Marco Beltrandi, radicale eletto nel PD, salva il Governo

L’accorpamento dei Referendum su nucleare e acqua pubblica con le elezioni amministrative non passa per un solo voto, quello del radicale Marco Beltrandi, eletto nelle liste del Partito Democratico.

I Referendum sul Nucleare e sull’Acqua Pubblica si terranno il 10 di giugno per evitare di far raggiungere il quorum ai quesiti proposti. Oggi infatti, un signore, tale Marco Beltrandi, ha deciso che i suoi “principi” erano più importanti degli elettori che lo hanno portato in Parlamento e ha “de facto” deciso, in caso di mancato raggiungimento del quorum, che in Italia si devono fare le Centrali Nucleari e che l’acqua, un bene di tutti, deve essere in mano ai privati, insomma: un uomo solo al comando. Grazie signor Beltrandi, ce ne ricorderemo e speriamo che se ne ricordino gli elettori del Partito Democratico, ormai allo sbando, che la troveranno nelle prossime liste elettorali, anche se credo e spero che lei per tornare in Parlamento si rivolga ad altri “amici”. Naturalmente prima di votare contro, visto che lei è un uomo di “sani principi”, si è ben guardato di dichiarare il suo voto contrario. Ho letto in una sua intervista che “sapevano” del suo voto contrario gli amici radicali che le siedono vicino in Parlamento, immagino che siano gli unici a cui debba rendere conto un uomo come lei, che ha dei “principi”. Rabbrividisco al pensiero che gli “unti” come lei, anche se la parola da usare sarebbe un’altra ma io sono una persona educata ed evito, che hanno un’aspettativa di vita di scarsi ottant’anni possano decidere su questioni, che riguardano la vita e la morte delle persone per i prossimi 25 mila anni. Lei non rabbrividisce al pensiero di poter essere il “responsabile”, solo, della costruzione delle centrali nucleari nel nostro paese ? Io spero che lei sia così sicuro di se da riuscire a dormire da qui alla fine dei suoi giorni, ma se in lei ce un centesimo dei principi che dichiara di avere probabilmente non dormirà mai più.
Cercheremo di aiutarla andando a votare in massa contro il Nucleare e per la Ripubblicizzazzione dell’acqua. Non ci ringrazi, sparisca e non si faccia mai più vedere !

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.70) 17 marzo 2011 10:54

    Da sempre sostengo che una delle peggiori disgrazie politiche capitate a questo paese sono i radicali (quelli del partito radicale italiano) . Sparpagliati e disseminati su tutto l’arco politico , sono delle autentiche mine vaganti . Inutile rinvangare i salti della quaglia dei Pannella ,Bonino , Capezzone , Rutelli ,Stracquadanio ecc..... Se fossi un leader di partito metterei come condizione per l’iscrizione , la non militanza nel partito radicale . Quindi nessuna meraviglia per questo Marco Beltrandi che , probabilmente , si è messo in evidenza per poi passare all’incasso alla corte di Silvio . 

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.24) 17 marzo 2011 11:15
    Damiano Mazzotti


    Marco Beltrandi: un nome scolpito nella merda...

    I giornalisti seri dovrebbero evitargli di rivolgergli la parola per il resto dei suoi giorni

  • Di Mr. Hubbert (---.---.---.176) 17 marzo 2011 13:13

    basta gurdarlo in faccia...grasso, pingue...tipica faccia da parassita

  • Di (---.---.---.81) 17 marzo 2011 13:47

    Per i tipi come Lei, caro Beltrandi, c’è un convento sempre aperto, si chiama Casa delle libertà. E’ gestito da un NANO, si canta , si beve e si ciula fino a morire. E’ il posto adatto a lei . Corra, corra Marco, cosi si sistemerà il suo futuro. Il nostro di comuni cittadini ce lo fottete. Per favore, prima di andarci un ultimo sorriso, bello, molto bello grazie.

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.57) 17 marzo 2011 14:12
    Claudio Cilli

    Penso che il suo gesto sia prezzo del biglietto che ha acquistato per entrare alla corte di Re Silvio. Non credo che per fare ciò servano principi etici o morali, anzi sarebbero d’impaccio. Un altro ospite alla tavola della grande abbuffata!

  • Di (---.---.---.100) 17 marzo 2011 18:49

    Beltrandi ha dichiarato che i suoi compagni radicali sanno bene le sue opinioni ("I miei compagni radicali lo sanno: io sono ferocemente contrario all’abbinamento amministrative e referendum. Lo ritengo un escamotage per raggiungere il quorum”), nel senso che la sua opinione è ben nota all’interno di Radicali Italiani ... e di tutto lo schieramento politico, dato che non è stata espressa certamente nel chiuso delle stanze, ma in sedi politiche quali i congressi e i comitati e le direzioni di Radicali Italiani (che, come noto, vanno sempre in diretta audio e audio-video su Radio Radicale e su www.radioradicale.it)

    Abbastanza assurdo perciò affermare "Ho letto in una sua intervista che “sapevano” del suo voto contrario gli amici radicali che le siedono vicino in Parlamento, immagino che siano gli unici a cui debba rendere conto un uomo come lei, che ha dei “principi”", come fa chi ha scritto l’articolo di cui sopra che mi trovo a commentare in questo momento.

    D’altronde sarebbe stato sicuramente meglio motivare in aula, ma non vi è nessun obbligo in questo senso e se Beltrandi non ha ritenuto così è inutile addossargli la colpa che non ha, cioè quella presunta di aver affossato la Mozione Francheschini, quando ha solo usato della sua libertà di manifestazione del suo pensiero e dei suoi princìpi nell’ambito della sua attività parlamentare, mettendoci la faccia ... quando invece questa responsabilità dovrebbe essere addossata ai 10 parlamentari di opposizione che non solo non hanno illustrato i loro pensieri e i loro princìpi in aula, ma non c’erano neanche.

    Ricordo poi a tutti che se Beltrandi avesse votato a favore comunque la mozione sarebbe stata bocciata, un voto pari alla camera non porta all’approvazione. Troppo comodo quindi prendersela col radicale di turno, i veri colpevoli vi si sono buttati come api sul miele (o, dovrei dire, come mosche sulla merda? Scegliete voi) e vi si stanno trincerando per coprire le loro responsabilità. Meglio conculcare la libera manifestazione del pensiero di un deputato dissenziente (che non sarebbe stato neanche decisivo), o magari precettare i 10 che in aula non si sono neanche degnati di venire? Secondo me la seconda e, se davvero il voto sulla mozione era così importante, non si capisce perchè non è stato fatto.

  • Di PortaMetronia (---.---.---.235) 17 marzo 2011 19:32

    Troppo comodo dare la colpa agli assenti dell’ "opposizione", opposizione di cui "sulla carta" dovrebbe far parte il SUO amico Beltrandi.

    Le consiglio inoltre di dare un ripasso alla SUA matematica, perchè mi sembra che lei sia un pò confuso: se la maggioranza ha vinto di un voto è proprio per MERITO del SUO amico.
    Il voto è finito 276 a 275, se il SUO amico avesse votato controNON sarebbe finita alla pare come lei TEORIZZA ma 275 a 276....anche la SUA matematica, come la sua opinione è PRECONCETTA....niente di nuovo sotto il sole! Mi saluti il SUO amico.
  • Di (---.---.---.100) 17 marzo 2011 20:16

    Al di là dell’errore che ho commesso e non ho remora ad ammettere, resta il discorso che ho fatto. Se poi è "troppo comodo", credo che non sia troppo comodo per chi come lei si rode e ha tutta l’aria di essere uno che non dormirà la notte per questo, quindi, anzichè recriminare su Beltrandi ed immaginare scenari improbabili o punizioni possibili (ma anche quelle improbabili, conoscendo la Bindi e sapendo quanto è assurdo il suo discorso e questa situazione, per cui dovremmo conculcare il diritto di espressione del pensiero di un cittadino), la pregherei di riflettere sui 19 assenti: se ne fossero stati presenti anche solo due ora la mozione sarebbe passata. Ho scritto 19 perchè, in quanto a matematica, mi sono informato e pare che tanti siano, alla fine: 10 del PD, 8 di FLI, 4 dell’UdC e 2 dell’IdV. Il conto è desunto da qui:

    http://www.informarezzo.com/index.p...

    Quanto al mio amico Beltrandi ha detto bene: lo conosco e lo apprezzo perchè, a differenza di molti cosiddetti onorevoli, è una persona che legge sempre tutte le carte, che ha un’intensa attività parlamentare, con cui spesso si può anche non essere d’accordo ma che non arretra mai davanti alle sue convinzioni (che spesso coincidono con quelle di tutti i radicali, anzi molto spesso ... e che molto ma molto spesso sono coincise con quelle di tutta l’opposizione, anche questo è da dire) e che, a differenza di quanto vuol dare ad intendere l’articolo qui sopra e qualcuno dei malevoli commenti che lo seguono, non ha mai ragionato per convenienza.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/201...

    http://affaritaliani.libero.it/poli...

    Al di là comunque della matematica, constato che lei si guarda bene dal rispondere riguardo alle altre questioni da me sollevate. A questo punto non posso che augurarle di starmi meglio e di cercare di dormire bene stanotte, che rodersi non vale la pena.

    Si distragga pensando a cose serie, tipo come mai c’erano tanti assenti e chi sono questi assenti (che, secondo lo stesso Beltrandi, in alcuni casi se ne andavano allegramente passeggiando per i corridoi, anzichè stare in aula) ... e, se le interessano davvero i referendum, come fare per portare gente al voto: magari cercando di mobilitarla, dato che non è un fatto di "portagente" come nelle discoteche (già, perchè per chi voleva l’accorpamento questa sarebbe l’idea, abbastanza di retroguardia); di discoteca non si tratta, ma di quesiti refeendari, quindi si dovrebbe mobilitarli politicamente i cittadini, innestando un vero dibattito e portandolo all’attenzione dell’opinione pubblica. Si, perchè se le sta davvero tanto a cuore questa faccenda si ricordi che questa è l’unica soluzione davvero politica e che in questo caso i cosiddetti partiti di opposizione non vi aiutano, men che meno aiutano gli organi d’informazione della presunta opposizione.

    Domani, anzichè interrogarsi sull’eventuale e improbabile passaggio di Beltrandi alla maggioranza e magari sulle colpe che Beltrandi non ha, si interroghi su cosa davvero sta facendo l’informazione sui referendum, a cominciare da quelli che, a parole, sono per il SI. La prego poi di non scordarsi che tanti di quelli che ora starnazzano per l’election day gli anni scorsi sono stati tanto felici di boicottare più di un referendum e che molti di essi si trovano nei partiti cosiddetti di opposizione (ma non sono nè i radicali nè Beltrandi, che se fossero davvero questi ultimi e questi soltanto il problema non si porrebbe) e si trovano ancor più nell’informazione, a cominciare dalle testate che fingono di attaccare Berlusconi.

    • Di Alfonso C. (---.---.---.185) 18 marzo 2011 05:28

      Caro "Milite Ignoto" il tuo intervento non manca certo di lucidità e il conteggio degli assenti responsabili dell’ennesimo spreco alla faccia nostra di comuni cittadini, sfigati e umiliati continuamente dai privilegi del "Palazzo" e dalle loro porcate pilotate da interessi di parte, è matematicamente corretto a dar retta alle cronache.

      Ma facciamola finita con il "Così fan tutti" per piacere.
      Nessuno può essere considerato innocente solo perchè appartenente ad uno stato di cose dove l’errore e la colpa sono sistematici. Visto che ci sono state assenze ingiustificate da parte dell’opposizione, tiriamo fuori i nomi e poi sapremo giudicare e condannare se necessario.

      Non ti preoccupare che il primo a "lanciare la prima pietra" sarò io! Te lo dico non da figlio di "scuola di partito" ma da ex simpatizzante radicale.
      Ti dò la mia opinione anche se non la vuoi e ti dico che ormai il PR da movimento libertario e transpartitico che era, è ormai diventato laboratorio per la creazione delle più perverse "mutazioni politiche" che si possano immaginare.
      E non lo dico certo per salvare le "parrocchiette sindacal-cattocomuniste" della pseudo sinistra.

      Sulla posizione specifica dichiarata dal Beltrandi, che sembra voler cercare una "purezza da San Graal" nel quorum referendario, ti e gli replico che allora ogni tornata elettorale deve essere avallata da un quorum minimo anche a costo di situazioni d’ingovernabilità assolute; inoltre dove la percentuale dei voti nulli e degli astenuti sia significativa, devo essere improntati adeguati strumenti per dare valore anche a questa forma d’espressione!

      Mostrami di voler impostare il discorso su queste basi, fammi sentire una lingua diversa dal Bla-Bla politichese e poi forse potremo anche tentare di ragionare sul serio!

  • Di Pino Mario De Stefano (---.---.---.249) 21 marzo 2011 17:18
    Pino Mario De Stefano

    Pienamente condivisibile quello che scrivi! del resto da qualche tempo sembra che il partito radicale - vivendo di rendita sulle antiche battaglie - sia intento più a svolgere il ruolo di "cubista", interessata alla visibilità a qualunque costo e con ogni mezzo, che a contribuire a risolvere i problemi veri dl paese!

  • Di (---.---.---.78) 28 marzo 2011 23:21

    E’ singolare che proprio un radicale faccia di tutto per boicottare un referendum, e un altro spacchi un capello in quattro per difenderlo.
    Il ragionamento non sta in piedi: siccome un referendum deve essere una scelta consapevole, si fa di tutto per ostacolarlo, così chi va a votare è automaticamente "ben motivato"! Questa è follia pura!
    Come se le questioni proposte non fossero gravi e urgenti!
    Meglio frapporre ostacoli che toglierli! Ma siete pazzi!!! 300 milioni di euro per la "purezza del voto". Vi manderei a guadagnarli con la zappa in mano!
    I radicali hanno sempre fatto i bastian contrari per sembrare libertari e contro le parrocchie della politica; abbiamo visto che fine hanno fatto molti di loro. Questo serva di lezione ai partiti che li candidano.

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