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Ruby e il capolavoro del Tg1: tanto rumore per «alcune cene»

Insomma, c’è una vicenda in cui ci sarebbero in ballo doni monetari in contanti (dai 30 ai 150 mila euro, dipende dai racconti), abiti, gioielli e un centro benessere fatti dal presidente del Consiglio in persona a una minorenne come ricordo di serate passate in piscina insieme a un numero indefinito, ma probabilmente a due cifre, di escort rimediate per l’occasione da zelanti (e indagati per favoreggiamento della prostituzione) esponenti dell’entourage dello stesso presidente del Consiglio.

Ci sarebbero telefonate (non smentite) dalla presidenza del Consiglio alla Questura milanese per imporre il rilascio della stessa minorenne, Ruby H., definita per l’occasione la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak, accusata in quel momento di furto e priva di documenti. Così che possa allontanarsi insieme alla ex igienista dentale del presidente del Consiglio, naturalmente.

Ecco, ci sarebbe una vicenda tutta da verificare, il cui contenuto, tuttavia, è per sommi capi quello appena esposto.

Non per l’edizione odierna delle 13:30 del Tg1. Per il principale servizio di informazione della televisione pubblica, la questione riguarda «alcune cene nella residenza di Silvio Berlusconi». Grazia Graziadei ha quasi due minuti per spiegare ai telespettatori cosa sia successo. E dovrebbe farlo, dato che il presentatore si è limitato alle «cene». Invece si ferma all’attacco: «Verbali rilanciati dai giornali. Tutto ruota intorno alle presunte dichiarazioni di una marocchina minorenne che secondo organi di stampa avrebbe partecipato a cene nella residenza del premier ad Arcore».

E che c’è di male? Serve aprire un’inchiesta per qualche cenetta a casa del presidente del Consiglio? Gli spettatori del Tg1 saranno costretti a rimanere nel dubbio, dato che dopo i dieci secondi netti spesi per illustrare il contenuto della vicenda, Graziadei decide di impiegare il restante minuto e trenta a negare l’esistenza delle denunce «della giovane marocchina» (e due), far credere che il succo della questione sia la presenza a tavola di Daniela Santanchè e Georg Clooney e registrare le reazioni di Sandro Bondi, Niccolò Ghedini e della stessa Santanchè (sempre in nome del pluralismo). Che può disporre di ben 53 secondi di orologio per dire che sì, insomma, bastava fare una telefonata a Clooney, lui avrebbe confermato che non si sono mai conosciuti.

In questo video, il confronto con chi, al contrario, ha deciso di dare la vera notizia:

Nell’edizione delle 20:00, le «cene», diventano «feste». Ma solo sul sito. In video, a parte un incomprensibile titolo «Ruby e le feste ad Arcore» (incomprensibile perché né del nome Ruby né dell’idea che di mezzo ci siano feste i telespettatori del Tg1 sanno alcunché), restano «cene». Anche se nei quasi tre minuti di servizio appare una citazione rapidissima e del tutto non contestualizzata del «presunto intervento di palazzo Chigi per fare rilasciare la ragazza marocchina per furto» (furto di che?, perché?, che c’entra?). Solo per poter mandare in onda la replica di Berlusconi, che altrimenti non avrebbe senso (è sempre il solito dilemma della disinformazione: come dare una smentita senza dare la notizia?).

In compenso resta la “fondamentale” punzecchiatura ad Annozero («nessun contraddittorio, usiamo il sistema di Annozero: contraddittorio nei miei confronti, zero»). Poi ancora un paio di sottolineature del termine “marocchina”, il tempo di mandare in onda la replica di Emilio Fede al Tg4 e ripetere per intero i 53 secondi a Santanchè, e il gioco (di Minzolini) è fatto.

Insomma, pretendere che il Tg1 spiegasse il significato della “bunga bunga” menzionata da Ruby (e – a quanto dice – praticata dal presidente del Consiglio) sarebbe stato troppo. Ma almeno impedire che il nulla prendesse, per l’ennesima volta, il posto delle notizie sarebbe stato doveroso.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.203) 29 ottobre 2010 19:02

    Dall’ultima “bufera” del Premier, quasi con imbarazzo, Famiglia Cristiana sente spuntare una strana reazione che "sta tra la tristezza civile e la pietà umana”. Spiega infatti il Cavaliere: “Da me entrano solo persone che si comportano bene“. La gente comune direbbe semplicemente “persone per bene”. Un distinguo che toglie senso e valore all’uso soppesato di Parola e Merito …

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.26) 29 ottobre 2010 22:49
    Claudio Cilli

    Sono terrorizzato. Terrorizzato perché la storia c’insegna che da questi regimi si è sempre usciti con la rivoluzione e conseguente guerra civile. Il governo dell’informazione è la lo strumento fondamentale per assicurarsi il consenso. Non a caso il ministro della propaganda è sempre stato uno dei più potenti nei passati regimi ed è così anche in quello attuale. Senza questo TG1 le cose si metterebbero subito male per il nostro governo, o almeno inizierebbe la perdita del consenso. Bisogna avere un popolo che non pensa o disinformato, imbonito di veline e letterine, così che possa digerire questi fatti e considerarli naturali, parte della vita e della cultura del tempo. Sarà dura uscirne, ma nulla può toglierci la speranza: coraggio.

  • Di Paolo Praolini (---.---.---.111) 31 ottobre 2010 10:40
    Paolo Praolini

    Ormai ci stiamo assuefacendo a questo genere di accadimenti, abusi di potere, distrazione di denaro dai controlli del fisco, interferenze nell’attività di funzionari pubblici a proprio favore, il tutto intrapreso da colui che dovrebbe essere l’esempio più alto nelle istituzioni per limpidezza morale ed emblema di civiltà.
    Siamo un paese che si sta modellando alle favole ed ai racconti dei fratelli Grimm, dove sovrani, mostri, nani e donnine dal carattere frivolo, avevano il sopravvento e la conduzione della vita ’civile’.
    Ormai ci siamo, nessuno può metterci freno, la giustizia potere istituzionale equilibratore è arrivata ad essere uno strumento secondario da usare all’occorenza, ed in questi casi è un intralcio.
    Come dice il sig. Claudio, per cambiare questo paese ormai serve una grande ’rivoluzione culturale’, al momento nessuno è in grado di generarla, ci mancano gli anticorpi.

  • Di paolo (---.---.---.176) 1 novembre 2010 09:30

    Una riflessione per tutti e che faccio a me stesso .


    Avete notato che , Alessandro Tantussi a parte che ha il coraggio di esprimere le proprie opinioni e che apprezzo particolarmente , dalla cosiddetta "area culturale di destra " non arriva un commento che uno ma soltanto qualche rara ed occasionale sparata fatta di volgarita’ ed insulti . Che a parte qualche bonobio che si esprime in modo becero e sgrammaticato , non arriva nulla di nulla .
    Sara’ mica come sostiene Gian Carlo Zanon che piu’ che di politica dovremmo cominciare a discutere di psicologia o psichiatria .
    Uomini e donne di destra ( ammesso che abbia ancora significato destra e sinistra ) dove siete? , che fate? Non avete nulla da dire ? Non venitemi a dire che non avete tempo da perdere perche’ siete tutti formichine laboriose come il vostro presidente copulatore ; forza , coraggio uscite allo scoperto , diteci cosa pensate .
    E tu Fabio ti stupisci del TG1 di Minzolini o del TG4 di Fede . Hai capito a chi parlano ? 

    paolo
     
  • Di pv21 (---.---.---.86) 1 novembre 2010 12:25

    Come cambiano i tempi!! Una volta al Grand Hotel potevi incontrare la "nipote" del "Cumenda". Oggi per conoscere la "nipote" del Presidente Egiziano devi andare in Questura.
    Per farla uscire occorre la telefonata di affidamento di un "Cavaliere" di buon cuore.
    Non serve la firma sul "verbale" del Dossier Arroganza ...

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