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 Home page > Attualità > Economia > Alitalia fa utili: levate il vino a Bonanni

Alitalia fa utili: levate il vino a Bonanni

Probabilmente mosso dal desiderio di competere con i politici nel gioco di società su chi spara l’idiozia più grossa, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni (quello moderato e ragionevole, ricordate?), ha ieri dichiarato, nel corso della trasmissione dall’adattissimo titolo “Effetto domino“, su la7:

Oggi Alitalia fa utili, se dovessimo andare ad allearci con i francesi ci andremmo non con il cappello in mano, ma da grande Paese, parleremmo da Paese a Paese. Preferisco che Alitalia resti italiana, se c’è da allearsi preferisco i tedeschi, certo è che se dovessimo andare dai francesi, ci andremmo oggi da grande Paese

Prego? Alitalia fa utili? E in che universo parallelo? Di quali sostanze fanno uso i nostri politici e sindacalisti, per pronunciare simili svarioni?

Alitalia ha un utile netto nel terzo trimestre, ma ce l’aveva (ohibò) anche nello stesso trimestre del 2009, perché esiste una cosa chiamata stagionalità che ai nostri politici e sindacalisti proprio non riesce a conficcarsi in mente, ma già nel quarto trimestre prevede di tornare al rosso per 30 milioni, e chiudere il 2010 con una perdita operativa di 100 milioni di euro e netta di 160 milioni. Altre compagnie hanno un utile cumulativo sui primi nove mesi dell’anno, ma evidentemente questi sono dettagli per la propaganda di Bonanni.

Alitalia è una macchina da soldi, e quando andremo alla fusione con qualche compagnia straniera potremo contare su un concambio galattico, che porterà l’italianità ai vertici del sistema europeo del trasporto aereo. E ora intonate l’inno di Mameli, sta arrivando il bicchiere della staffa.

Commenti all'articolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.74) 16 novembre 2010 19:47
    alessandro tantussi

    FORSE BONANNI DOVRà POSARE IL FIASCO,
    l’espressione mi sembra inutilmente offensiva, ma comunque:
    1) controlliamo i conti Aitalia di quando era di proprietà pubblica, 
    2) verifichiamo se i risultati di oggi sono gli stessi di allora, 
    3) non dimentichiamoci chi fosse, prima, a ripagare il deficit...

    • Di Il Gufo (---.---.---.165) 21 novembre 2010 11:57

      Sarà offensivo parlare di ubriachezza ma ogni volta che sento parlare Bonanni mi chiedo in quale altro paese una persona dall’intelligenza così mediocre possa guidare un sindacato nazionale.
      Su Alitalia:
      1) I conti erano a posto finchè non è diventata una discarica di politici.
      2) Alitalia, qualunque cosa ne pensi Bonanni, è in rosso nonostante goda del monopolio su redditizie tratte interne (ha infatti assorbito i concorrenti). Non proprio un risultato degno di menzione.
      3) Il deficit lo ripaghiamo ugualmente con le tasse, la celebre bad company, solo il nuovo deficit (forse) non graverà sui contribuenti.

  • Di pv21 (---.---.---.192) 16 novembre 2010 20:15

    E’ sempre un problema di memoria corta.
    Qualcuno (molto noto), in nome della "italianità", fece saltare quell’accordo con Air France che avrebbe fatto risparmiare ai contribuenti una montagna di euro. Marchionne sta pensando di vendere l’Alfa alla Volkswagen? Lo stesso qualcuno (molto noto) non grida al delitto contro la "italianità".
    Sono i misteriosi meccanismi del Consenso Surrogato di chi si affida alla fascinazione mediatica ... 

    • Di alessandro tantussi (---.---.---.237) 16 novembre 2010 21:11
      alessandro tantussi

      per pv21: questo cosa c’entra con Bonanni, con il fatto che lui sia all’alcool (che ripeto esssere una gratuita accusa infamante) e con i risultati attuali di Alitalia? ed inoltre: cosa c’entrano Marchionne l’Alfa e la Wolksvagen con il bilancio Alitalia? cosa c’entrano il consenso surrogato e la fascinazione mediatica? si stava parlando del bilancio Alitalia o si cercano occasioni per parlare d’altro?

  • Di Claudio Cilli (---.---.---.162) 21 novembre 2010 16:28
    Claudio Cilli

    Personalmente non riterrei di offendermi per quella battuta sul vino, chiaramente allegorica, ma ogni persona ha la sua sensibilità e suscettibilità.


    Cercherei invece di chiarire agli italiani i termini degli accordi consentendo loro le opportune comparazioni e deduzioni, prima illustrando quello fatto fallire per motivi di propaganda elettorale e quindi il prossimo, o almeno le premesse e i termini non essendo ancora stato stipulato. A cose fatte sarei ancora più chiaro mostrando gli effetti sul bilancio e sui cittadini oltre a consentire la comparazione precisa.

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