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 Home page > Tribuna Libera > Cernobbio: anche Monti ha paura di Grillo

Cernobbio: anche Monti ha paura di Grillo

E mentre il leader dell'UdC, Casini, "consacra" Monti al ruolo di alto futuro protettore del centro italiano, anche Supermario medesimo mostra di sentire il fiato sul collo di quelli che potrebbero guastargli la festa, dichiarandolo, seppur velatamente. La dichiarazione e la proposta del Premier, che hanno avuto luogo a Cernobbio, al Forum Ambrosetti, hanno subito trovato il plauso e il consenso del Presidente del Consiglio d'Europa. È chiaro ormai che l'Europa degli Stati, gestiti dalle politiche finanziarie ed economiche delle loro Lobby nazionali, ha paura dei populismi, ma anche dei movimenti che fanno eco a forti richieste di democrazia partecipativa provenienti dal basso. Alcuni tra questi vorrebbero una vera “Europa dei Popoli”, cosa che si auspicavano i padri fondatori, ma che ormai è sempre più lontana quasi come il sapore del miele da quello del fiele.

Sabato 8 settembre. L'ANSA ha dato la notizia che Mario Monti si auspicherebbe “un vertice europeo straordinario” - e l'ultimo aggettivo dice tutto – per combattere il populismo, che, a detta del premier, sta rigettando l'integrazione europea mirando sempre più alla disintegrazione dello spirito dell'Unione. Il “console straordinario” ha definito questa ondata di “populismo” un “virus”, che sta sempre più trasmettendo la sua aura pestifera su tutti i paesi dell'UE.

Quindi, sembra che il nuovo nemico di questo sistema, non sia più la crisi ma il populismo, ossia tutti quei movimenti politici socialistoidi, diretti all'esaltazione demagogica delle qualità e capacità delle classi popolari. Ma si tratta davvero di movimenti del genere? Beh, il pericolo populismo e simili non è da escludere, specie quando si guarda alla Grecia e al sorgere di un partito di nazistoidi sub-acculturati e trogloditi come “Alba Dorata”.

Tuttavia, che il riferimento di Monti sia chiaramente indirizzato al grande partito popolare che si avvia a dare una sonora lezione a tutti i partiti della casta, ossia il Movimento 5 Stelle, è chiaro come il sole. E' anche altresì ultra-evidente che ciò indica come agli uomini della casta tout court “il cul fa lappe lappe!”

Mario Monti, una personalità politica che personifica de facto una grande anomalia di sistema, e che ricopre la più alta carica del Parlamento, non perché sia stato eletto ma perché, ad un certo punto la politica, incapace, non solo di governare, ma anche di gestire le più semplici emergenze, ha optato per la non-politica, cioè negando se stessa, chiamando un “podestà straniero”.

Perché è avvenuto ciò? Beh, le motivazioni sono principalmente due: la prima è che il Paese non poteva esser pronto per delle elezioni subitanee nella situazione di crisi in cui giaceva l'Italia in tale momento rischiando di mandare tutto il mondo sottosopra, e quindi urgeva l'uomo del “ripristino di sistema”, quasi fosse un “Matrix Reloaded”; la seconda è che la classe politica al governo, ergo, parte della casta, in caso di nuove subitanee elezioni, avrebbe subìto una tale debacle da perdere molte posizioni fin qui conquistate!

E l'Europa delle Lobby, non quella dei popoli, come ha risposto alla voce del dictator?

Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, non poteva che appoggiare l'idea. Un uomo che ha definito le riforme del governo italiano “impressionanti” non poteva non essere d'accordo con una proposta del genere!

Impressionanti? A detta dell' ultime ruote del carro, alle quali io ascrivo la mia appartenenza, davvero impressionante sarebbe stata la messa in fuorilegge delle società off-shore e dei paradisi fiscali in Italia così come su tutta la zona euro, questo è un orecchio da dove sia Monti che Van Rompuy non ci sentono, per nulla; impressionante sarebbe l'andare a beccare i grandi evasori con conti milionari in Svizzera, prima che se ne vadano altrove; impressionante sarebbe stato defiscalizzare aree depresse come il Sud per impedire che grandi aziende continuino a delocalizzare all'estero, togliendo PIL e tasse al Paese; e la lista delle cose impressionanti che si potevano fare, ma che Monti non ha fatto, potrebbe continuare... a lungo.

Ad ogni modo il sentimento del Professore non è del tutto sbagliato: è vero che l'Eurozona con la sua Crisi ha fatto aumentare la diffidenza nelle varie opinioni pubbliche europee portando anche al ritorno di un certo “antagonismo” e di “vecchi stereotipi” dei popoli del Nord Europa verso quelli del Sud, e altrettanto di quelli del Sud verso il Nord. Sono aumentati gli euroscettici dunque, e questo è vero. Tuttavia, anche nel M5S si parla spesso di Europa, e l'enfasi su questa si sposta sempre su una formula: “Sì all'Europa dei popoli”.

La domanda che sto per fare è retorica: l'UE è l'Europa dei popoli o quella dei paesi membri gestiti ed influenzati dalle lobby nazionali e multinazionali?

Il premier Monti, insieme al suo compare, il presidente Van Rompuy, vorrebbe tenere nel Campidoglio a Roma il suddetto vertice, proprio lì dove nel 1957, il 25 aprile, si firmarono i trattati che ratificarono la nascita di una delle più grandi istituzioni che la storia europea ricordi.

 

Facciamo un salto nel futuro remoto, quando nuove forze e nuove linfe vitali gestiranno quello che sarà rimasto della cosa pubblica e una targa a quel tempo campeggerà nel Campidoglio medesimo ricordando l'evento.

"In questo vetusto luogo nell'anno 2013 si svolse il vertice che sancì il definitivo naufragio del sogno dei Padri fondatori della UE di fondare un'Europa mazziniana, dei popoli, democratica, partecipativa dei popoli medesimi e plurale, perfettamente integrata in leggi e doveri comuni; in tal modo si sancì altresì la definitiva affermazione de facto dell'Europa dei più disparati e particolari poteri finanziari ed economici, nazionali e multinazionali, che determinarono la mancata integrazione e interazione sinergica dei popoli del continente europeo con grande danno della Comunità Europea tutta, che nel breve futuro vide la sua fine, nonché il definitivo crepuscolo di tutta la sua imperante cultura.

Il 1° febbraio 2080, a perenne rimpianto, la comunità megalopolitana di Roma congiuntamente al governo della Confederazione questa targa posero."

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.144) 10 settembre 2012 16:47

    Evidentemente, Lei, la Costituzione italiana, a quanto sembra, data l’erudita materia che ha messo su in questo commento, la conosce benissimo! ... francamente non capisco cosa abbia letto Lei! ... Che sono i "poloi" ? ... Di che target parla? Sicuramente non si riferiva al Suo, esimio Signore! ... E dato che conosce bene la Costituzione ( Complimenti vivissimi!) le farebbe altresì un gran bene leggersi due testi: 1° una SINTASSI Italiana per migliorare la sua capacità espressiva, perché francamente non si capisce neanche lontanamente quello che vuole dire; 2° un buon testo di COMPRESIONE al testo scritto le potrebbe esser molto, molto utile! Penso che l’autore volesse esprimere un’opinione, e penso ci è sia riuscito discretamente! ... Poi ,finita questa operazione potrebbe tornare a rileggersela, la Costituzione dico. 


    Buona giornata

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.37) 10 settembre 2012 16:21

    che in europa ci siano i poloi lo sanno tutti quelli che conoscono più di 400 parole (quindi non il target a cui è rivolto questo articolo, evidentemente) ma, per essere esatti, cosa dovrebbero fare sti popoli? cooperare tra loro o farsi guerra andando ognuno dietro alle proprie spinte nazionalistiche?

    per il resto consiglio all’autore di questo coso di studiarsi la costituzione italiana, in modo che possa farsi una ragione che in italia si eleggono i parlamentari, che poi nominano un presidente, non siamo negli usa e il fatto che berlusconi abbia scritto il suo nome nella scheda non significa che siamo diventati presidenzialisti.

    • Di (---.---.---.144) 10 settembre 2012 16:47

      Evidentemente, Lei, la Costituzione italiana, a quanto sembra, data l’erudita materia che ha messo su in questo commento, la conosce benissimo! ... francamente non capisco cosa abbia letto Lei! ... Che sono i "poloi" ? ... Di che target parla? Sicuramente non si riferiva al Suo, esimio Signore! ... E dato che conosce bene la Costituzione ( Complimenti vivissimi!) le farebbe altresì un gran bene leggersi due testi: 1° una SINTASSI Italiana per migliorare la sua capacità espressiva, perché francamente non si capisce neanche lontanamente quello che vuole dire; 2° un buon testo di COMPRESIONE al testo scritto le potrebbe esser molto, molto utile! Penso che l’autore volesse esprimere un’opinione, e penso ci è sia riuscito discretamente! ... Poi ,finita questa operazione potrebbe tornare a rileggersela, la Costituzione dico. 


      Buona giornata
    • Di (---.---.---.144) 10 settembre 2012 16:53

      OPS !!! ... "Penso che l’autore volesse esprimere un’opinione, e penso ci SIA riuscito discretamente! "

  • Di pv21 (---.---.---.3) 10 settembre 2012 20:15

    Tempismo >

    Dopo 10 mesi Monti “scopre” che, fatte le leggi di riforma, ci vuole del tempo per attuarle. Ancor di più per “vedere” dei risultati.

    Per certo con il compleanno del suo governo “festeggeremo” il record di 2000 miliardi di Debito. Debito cresciuto in un anno più del 5%.
    Con un Pil calato di oltre il 2% non mancheranno nuovi “aggiustamenti”.
    A Monti però basta che Draghi tenga il tasso dei Btp sul 5% per “vedere” avvicinarsi l’uscita. Uscita? Da cosa e di chi?

    Il 2013 sarà l’anno dei bilanci.
    Non varrà più il “salva-Monti”. Non ci sarà più, come ora, una maggioranza “coesa” nel votare la fiducia su tagli e tasse e concorde nel “tirare avanti” in attesa che passi la tempesta.
    Per contro tra appena 4 mesi Monti potrà passare il “cerino” ai partiti in lizza per l’elezioni.
    Se il nuovo governo riuscirà a risalire la china, sarà comunque di Monti il merito di aver evitato il “baratro”.
    Se la crisi continuerà a mordere, Monti sarà “prosciolto” avendo lasciato ad altri il compito di dare “attuazione” alle sue riforme per la crescita.

    E’ meglio fermarsi in tempo. Perché correre dei “rischi”?
    Il rischio “avvitamento” non svanisce con i teoremi ed i pronostici “paludati” di un Dossier Arroganza

  • Di Renzo Riva (---.---.---.78) 11 settembre 2012 01:10
    Renzo Riva

    Il partito-movimento grilliano?
    È retto col centralismo democratico come la fu LNP.


    Mandi,
    Renzo Riva

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